29.Ricompensa

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Aprii gli occhi lentamente, infastidita dalla luce che entrava nella stanza.

Il mio corpo doleva in una maniera piacevole e guardando al mio fianco vidi ciocche castane che occupavano metà del mio cuscino e la bocca di Camila leggermente socchiusa, mentre il suo petto saliva e scendeva lentamente col suo rispiro. Accarezzai il suo viso con la punta delle dita, sentendo le mie labbra stendersi in un sorriso, finché i suoi occhi non si aprirono rivelando quelle immense pozze di cioccolato che avevano il potere di bloccare il mio respiro e far accelerare il mio battito cardiaco.

- Ciao- disse con voce roca aprendosi in un sorriso.

- Buongiorno- risposi semplicemente, con la paura che aprendo per troppo tempo la bocca potessi iniziare a sbavare di fronte a lei, per la sua bellezza vista di primo mattino.

- Perché mi guardi così?- mi chiese con voce divertita.

- Così come?- aggrottai le sopracciglia, fermando la mia mano sulla sua guancia.

- Non lo so.. come mi stai guardando in questo momento.

- Ho la faccia da idiota innamorata?

- Forse- sorrisi, e lei insieme a me.

Passai le dita sul suo viso un'altra volta.- Penso di avere la faccia di qualcuno tremendamente felice di svegliarsi al tuo fianco.-

- Un giorno finirai per arrabbiarti con me- disse sicura sedendosi sul letto.

- Non mi arrabbierei mai con te. Da dove ti è uscito questo pensiero?- la osservai passarsi una mano tra i capelli.

- Grazie- mi sorrise- Adesso ho bisogno di farmi una doccia, ho molto lavoro da fare oggi.-

- Posso accompagnarti?

- A lavoro?- mi guardò con sguardo innocente.

- No, in bagno- le mostrai un sorriso sghembo e lei scosse la testa.

- A prescindere dal fatto che sia una proposta davvero allettante, devo rinunciare perché non voglio fare tardi- mi rispose.

- Allora potresti almeno darmi un bacio- le mostrai la faccia più innocente che riuscii a trovare.

- Ok, però uno solo- sollevò il dito per sottolineare il concetto.

- Uno solo.

Camila si avvicinò e mi diede un bacio a fior di labbra che mi fece ridere. Davvero pensava che mi bastasse?

Prima che le sue labbra si separassero dalle mie approfondii il bacio, afferrandola e facendola sdraiare sotto di me, con le mie mani pronte a sollevare la maglietta che copriva il suo corpo, ma Camila sfortunatamente invertì immediatamente le nostre posizioni separandosi poi da me.
- Sei terribile- la sua respirazione era agitata e io dovetti reprimere un sorriso per la reazione che il suo corpo aveva ad ogni mio contatto.

- Ti stavo solo dando il bacio del buongiorno- risposi innocentemente, passando la mano sul suo fianco e sentendola rabbrividire.

Lei rise.- Dubito molto delle tue buone intenzioni.

- Lo ammetto, avrei voluto fare anche altre belle cose, come per esempio..

- Lauren!- mi sgridò, ma il suo tono divertito tolse credibilità alle sue intenzioni.

- Sono solo sincera- mi giustificai e lei scosse di nuovo la testa alzandosi dal letto.

- Perché non ti comporti come se fossi una ragazza modello e mi prepari un caffè?- mi chiese.

- Va bene, però voglio solo che tu sappia una cosa- dissi alzandomi e andai verso di lei.

- Che cosa?- mi chiese, lasciandosi accarezzare il viso.

Lezioni di seduzione per CamilaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora