26."Insegnami a fare l'amore"

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Note dell'autrice
Ho dovuto pubblicare una seconda volta il capitolo, quindi chiedo scusa a chi lo avesse già letto.

Love you.

-mrsmraxiai

"Don't say you miss me when you don't call
And don't say you're hurtin' without the scars
Don't promise me tonight without tomorrow, too
Don't say you love me unless you do, unless you do."
Fifth Harmony - Don't  say you love me

Il bacio. Di nuovo quel bacio.

Il suo tocco così delicati mi era mancato così tanto, come l'inconfondibile morbidezza delle sue labbra che erano premute sulle mie.

Camila aveva le gambe strette intorno ai miei fianchi e io la tenevo in alto con le mani che avevo portato in automatico sotto il suo sedere, godendomi il calore del suo corpo stretto col mio.

Chiusi la porta con un piede e camminai con lei ancora aggrappata a me, e non abbandonai mai le sue labbra portandola verso la mia camera, salendo anche le scale e stupendomi di quanto fosse leggera, molto più di qualche tempo prima.

La liberai del cappotto lasciandolo nel corridoio, entrando subito dopo nella mia stanza. Le mie mani andarono immediatamente alla zip del suo vestito blu, abbassandola, poi la lasciai scendere dal mio corpo con attenzione.

Appena i suoi piedi toccarono terra afferrai la stoffa morbida che la copriva e la sollevai sopra la sua testa, liberandola di quell'indumento. I miei occhi si fermarono ad osservare il suo corpo seminudo, sui suoi seni lasciati nudi dall'assenza del reggiseno e dai suoi slip rossi che spiccavano sulla sua pelle naturalmente ambrata, ma notando nel suo corpo il segno della perdita di peso che avevo già percepito.

La spinsi piano verso il letto, facendola sdraiare sulle lenzuola bianche, e mi fermai ad analizzare la visione perfetta che avevo davanti agli occhi: non avevo mai visto niente che fosse bello quanto lei.

In fretta mi spogliai di tutti i miei vestiti, rimanendo completamente nuda, con la necessità di sentirla senza alcun impedimento. Guardai il piccolo pezzo di tela che ancora copriva il suo sesso e allungai le dita fino a quell'ultimo indumento. Sentii i suoi occhi scuri guardarmi, e quando li incontrai ci lessi tutta la sua decisione e il sentimento che la sua bocca non aveva ancora espresso.

Lentamente abbassai i suoi slip, fino a farli passare per i suoi piedi delicati e portai il mio corpo sul suo osservandola: i suoi seni si sollevavano e si abbassavano ritmicamente, la sua bocca gonfia portava i segni dei nostri baci appassionati. La sua respirazione era agitata e le sue guance arrossate, e non resistetti all'istinto di avvicinare le mie labbra, baciandole una per volta, lasciando alla fine un piccolo morso sulla destra, facendo scappare un gemito basso dalle labbra di Camila.

La mia lingua passò sul suo labbro inferiore e le sue mani prima calme andarono sul mio costato e le sue unghie graffiarono la mia pelle quando spinsi la mia lingua nella sua bocca causandomi un brivido. Feci scivolare una mia coscia tra le sue gambe e passai una mano sotto il suo corpo facendo sollevare il suo bacino e così dettai il ritmo con cui il suo sesso si strofinò contro la mia gamba.

Lasciai dei baci umidi sul suo collo, i miei denti sempre incontrollabili morsero la sua pelle dal sapore inconfondibile. Con un gemito inarcò il suo magnifico corpo verso il mio e sentii il suo sesso bagnato contro la mia pelle, troppo caldo e tentatore perché il mio desiderio non crescesse.

Camila aumentò il suo ritmo, i movimenti prima dettati da me adesso erano controllati solo da lei, e io lasciai scendere una mano fino al suo sedere, afferrandolo e stringendolo, e ancora una volta le sue unghie graffiarono il mio corpo, facendomi gemere per il dolore e per la scarica di eccitazione che il suo gesto provocò.

Lezioni di seduzione per CamilaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora