Sophie, a suo malincuore, chiamò Ethan e lo avvisò di quanto successo, dicendogli di presentarsi in ospedale, dove Mackenzie era stata ricoverata dopo essere svenuta nella sua camera d'Hotel.
Dopo neanche dieci minuti, i fratelli Emerson si trovavano già in ospedale, con i cuori a mille e l'ansia a divorar loro le budella mente cercavano impazientemente la stanza di Mackenzie.
Fu Sophie a sbucare da una stanza, identica a tutte le altre, per poi sventolare forzatamente una mano per aria per attirare l'attenzione di Ethan e Rebecca, i quali appena la videro, corsero verso di lei e chiesero subito di Mackenzie e delle sue condizioni.
La corvina lanciò un'occhiataccia glaciale a Ethan che ispirò bruscamente, stringendo con forza i pugni lungo i fianchi poiché non era in vena di ascoltare una sfuriata da parte sua, soprattutto perché non aveva tradito sua moglie.
«Non ho fatto niente di quello che stanno dicendo in rete. Non ho tradito Mackenzie. È stato tutto un fottuto piano di Camilla per farmi lasciare con lei», spiegò duramente il cantante, dilatando le narici per il nervoso.
Camilla aveva cercato di rovinare la sua relazione con Mackenzie e poi per cosa? Per gelosia?
Camilla era davvero così sicura che lui sarebbe corso a braccia aperte da lei, dicendole che l'amava? No, perché era una cosa che non avrebbe mai fatto poiché era già tanto se provava simpatia per lei e, be', ora neanche più quella. Non dopo quello che gli aveva fatto.
Ethan mostrò velocemente a Sophie il messaggio che gli era arrivato da quel numero privato che gli aveva raccontato tutta la verità e la faccia che fece fu indescrivibile. Era un misto tra ira e indignazione. Le labbra carnose tese in una linea retta, le sopracciglia aggrottate furiosamente e gli occhi ridotti a due sottili fessure.
«Quella lurida p—»
«Ethan!», una voce femminile chiamò il cantante che si girò velocemente verso di essa e abbozzò un sorriso quando vide Yvonne e Johnney col fiatone e vestiti coi i primi abiti pescati alla cieca.
La modella indossava dei leggings neri, una maglietta probabilmente appartenuta al rapper poiché era il doppio di lei e due scarpe di due colori diversi.
Il rapper invece sembrava essere ancora in pigiama perché i pantaloni blu scuro avevano delle stampe con su delle paperelle gialle mentre la maglietta era grigia e bucherellata un po' dappertutto e ai piedi indossava delle ciabatte pelose nere.
«Ragazzi», esclamò Rebecca andandogli incontro per abbracciarli e per ringraziarli per essere precipitati immediatamente in ospedale.
Sophie puntò il suo sguardo in quello di Ethan e arricciò innervosita le labbra, «Posso avere uno screenshot di quel messaggio?», gli chiese.
Il ragazzo annuì, anche se visibilmente confuso per via di quella richiesta, «Cosa vuoi farci con esso?», le domandò a bassa voce mentre sua sorella e i suoi più cari amici si avvicinavano a loro.
«Oh, quello che non farai tu perché sei troppo gentile: sputtanerò una volta per tutte quella stupida cantante che non vale un penny», Sophie gli mostrò un ghigno perfido poi scrollando le spalle, gli diede il permesso di entrare nella camera di Mackenzie, la quale stava dormendo beatamente sul lettino.
«È svenuta per colpa dell'anemia e della stanchezza. Ora sta riposando, ma appena si sveglia potrà tornare a casa. Questo me lo ha detto il dottore che l'ha visitata quindi, grazia a Dio, non è nulla di preoccupante e i bambini stanno benone.»
Ethan strabuzzò gli occhi mentre la mascella gli calò verso il basso per lo stupore, «Bambini??», domandò con un tono di voce fin troppo alto.
Sophie annuì poi scrollò le spalle, «Sì, bambini. Ora smettila di fare quella faccia e va a vedere come sta tua moglie.»
«Grazie per averla aiutata, Sophie.»
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Rumors - Sequel di Hater [Youth Series ~ Book #14]
Teen FictionQUATTORDICESIMO LIBRO DELLA SERIE "YOUTH" Due anni dopo. Mackenzie ed Ethan sono più uniti che mai, ma se un rumor mettesse in crisi la loro relazione e la loro quotidianetà? #17 in Storie Brevi 09.12.17 #8 in Storie Brevi 05.01.18 #3 in Storie Brev...