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Un fortissimo odore di disinfettante penetrò con forza le narici della ragazza, facendole storcere il naso per il fastidio poi con lentezza, sbatté le ciglia per poter aprire gli occhi e quando vide il viso di Ethan, stravolto dalle lacrime, a pochi centimetri dal suo, capì di trovarsi in ospedale.

«Kenzie, piccola mia...», farfugliò lui singhiozzando, dopo averla vista aprire lentamente gli occhi e fissarlo con un'espressione confusa.

«S-sei svenuta e Sophie ti ha portata qui. M-mi hai fatto morire di paura, pensavo avessi tentano nuovamente di farti del male, ma grazie a Dio non è stato così», continuò Ethan, accarezzandole con due dita una guancia pallida che ben presto prese colore e venne bagnata dalle lacrime.

«V-vattene», singhiozzò lei, scuotendo con furia il capo e stringendo fortemente i pugni lungo ai fianchi. Non voleva vederlo. Non ce la faceva.

Ethan scosse il capo mentre le lacrime continuavano a scendere copiosamente, «No», biascicò con la bocca impastata dalla saliva e le labbra turgide e rosse poi le appoggiò sulla fronte di Mackenzie, la quale sembrò rilassarsi sotto al suo tocco.

«Amore mio, ti scongiuro lasciami parlare. Lasciami raccontare come sono andati veramente i fatti», il ragazzo le accarezzò con titubanza e delicatezza la pancia dal piccolo rigonfiamento, dove a quanto pare stavano crescendo i suoi due gemelli e non un solo bambino, e sorrise con le lacrime agli occhi.

«Sai... Diventeremo genitori di due gemelli», confessò infine, facendo spalancare gli occhi per l'incredulità a Mackenzie, la quale andò immediatamente a toccarsi la pancia, appoggiando la sua mano su quella di lui e percependo i suoi bambini muoversi leggermente al suo interno.

Mackenzie singhiozzò con il cuore in gola in un misto di emozioni: felicità perché portava in grembo due bambini, rabbia nei confronti di Camilla e delusione per Ethan, ma le occhiate che gli lanciarono i suoi amici, le fecero capire che doveva davvero ascoltare quello che aveva da dire quindi sospirò nervosamente poi annuì, «Parla. Racconta.»

Ethan inspirò bruscamente poi schiarendosi la voce, le raccontò come stavano realmente i fatti. Le mostrò il messaggio che aveva ricevuto da un numero privato —secondo Sophie non era altri che un giornalista —, dove per l'appunto c'era scritto che era stata Camilla ad ingaggiarlo per rovinare la loro relazione. Le fece leggere anche i veri messaggi che si era scambiato con la cantante, i quali finivano esattamente un mese prima, appena pochi giorni dopo averla incontrata sul set della serie televisiva poi aggiunse di essersi stancato di venir tartassato da lei quindi proprio per quello, aveva bloccato il suo numero e dall'allora non aveva più ricevuto niente, nemmeno una chiamata.

Mackenzie scoppiò in un pianto disperato, sembrava un fiume in piena mentre con forza si aggrappava alle spalle di Ethan per poi conficcargli il viso nell'incavo e singhiozzare con amarezza. Il ragazzo avvolse le sue braccia intorno alla vita di sua moglie e la strinse fortemente a sé, avendo persino paura di lasciarla andare per il terrore di perderla nuovamente.

«M-mi dispiace. M-mi d-dispiace non essermi f-fidata, ma q-quelle f-foto mi hanno distrutto il cuore. L'ho sentito f-frantumarsi in mille pezzi», la voce di Mackenzie era tremolante e incrinata dal dolore mentre le lacrime continuavano ad inzupparle le guance arrossate.

«Sono io che devo scusarmi. Mi dispiace davvero tantissimo non averti parlato della mia uscita con Camilla, ma ti giuro che non ti terrò nascosto più niente. Be', solamente i regali che ti farò ad ogni compleanno e ad ogni festa importante... Di quelli non posso proprio parlartene», Mackenzie ridacchiò, sentendosi leggermente meglio, cosa che tolse almeno in parte il pesante macigno che Ethan aveva avuto sul cuore fino a quel momento.

Il ragazzo le baciò la punta del naso arrossato dal pianto, «Non ho mai pensato nemmeno una volta di tradirti e poi perché dovrei farlo? Sei tutto ciò di cui ho bisogno. Sei più importante di qualsiasi cosa, persino della mia carriera quindi perché avrei dovuto farlo? Non potrei mai desiderare un'altra donna al mio fianco che non sia tu perché ti amo con tutto il mio cuore, Mackenzie Isabelle O'neil.»

«Ti amo anche io Ethan Thomas Emerson, e mi dispiace, mi dispiace da morire non averti dato la possibilità di raccontarmi la tua versione dei fatti e di essere subito fuggita fino ad arrivare nuovamente a questo. A me in ospedale», biascicò lei con amarezza per poi stringere fortemente una sua mano in quella di Ethan, «Ti amo tantissimo.»

«Anche io ti amo tantissimo. No, vi amo tantissimo», Ethan avvicinò le sue labbra a quelle di sua moglie e finalmente, dopo due giorni e mezzo senza di lei, poté riassaporarla. Poté sentire nuovamente il suo calore per poi venirne inebriato e rassicurato.

Finalmente erano di nuovo insieme e, questa volta non avrebbe permesso a nessuno di dividerli, di provare a separarli di nuovo perché senza Mackenzie non poteva starci.

Rumors - Sequel di Hater [Youth Series ~ Book #14]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora