71 💢

1.1K 129 3
                                    

Mackenzie tirò nuovamente su col naso poi con la manica della sua felpa, si asciugò il viso arrossato dalle lacrime e fece dei profondi respiri per calmarsi. Guardò per alcuni secondi l'insegna dell'Hotel poi ispirando ed espirando velocemente, uscì dalla sua macchina, prese la sua valigia e sforzandosi di sorridere, entrò nell'albero.

Entrò velocemente nell'ascensore poi pigiò sul numero cinque e mentre aspettava che le porte si chiudessero davanti a lei, prese a pensare a qualcosa da dirle prima di presentarsi davanti alla sua stanza.

Aveva il cuore pesantissimo e una forte acidità ad impastarle la bocca mentre una sua mano era attanagliata al suo stomaco dove stava crescendo suo figlio.

Tutto quello a cui riusciva a pensare in quel momento, era Ethan in compagnia di Camilla e a tutte le volte in cui l'aveva sicuramente tradita con quella stronza. Quella cosa non faceva altro che farla stare ancora più male, tanto che si piegò in due dal dolore allo stomaco e una mano venne prontamente portata davanti alla bocca. Non poteva vomitare nell'ascensore di un hotel di lusso.

Strizzò con forza gli occhi, mugugnando contro la sua mano quando il bruciore nella sua gola si intensificò poi le gambe tremarono e cedettero sotto al suo peso, facendole cozzare le ginocchia contro il pavimento di metallo dell'ascensore e gemere per il dolore.

L'ascensore si fermò, facendo un leggero sobbalzo poi le porte si aprirono sul piano desiderato da Mackenzie e nel giro di pochi secondi, la ragazza si trovò nel corridoio in cerca di un vaso in cui rimettere perché non ce la faceva più.

«Signorina si sente male?», domandò una voce femminile e leggermente preoccupata alle spalle di Mackenzie.

Quando la ragazza si voltò verso quella voce, vi trovò davanti un'addetta alle pulizie del Hotel quindi si sforzò di sorridere, ma tutto quello che riuscì a mostrarle, fu le labbra increspate forzatamente, su cui vi era una smorfia di dolore. Scosse il capo, emettendo un gemito di dolore e stringendo un pugno sul suo stomaco.

«S-sto per v-vomitare», farfugliò a denti stretti. La signora sulla mezza età nella sua divisa azzurra, sgranò gli occhi poi con passi veloci la raggiunse e le appoggiò una mano sulla schiena.

«Venga con me. L'accompagno al bagno del personale», la donna la trascinò fino alla fine del corridoio poi fece passare il badge sul rivelatore e quando si illuminò una piccola spia verde, aprì la porta e ci spinse dentro la ragazza, «Faccia pure con comodo.»

Mackenzie abbozzò un sorriso, «G-grazie», mormorò con un filo di voce poi si piegò sul water e rigettò nuovamente, sentendo immediatamente le guance bagnate dalle lacrime e la gola bruciarle per l'acidità.

Rumors - Sequel di Hater [Youth Series ~ Book #14]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora