I.

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-Non puoi farlo!-

La mia voce sale di diverse ottave mentre dico queste parole.

-Sì, che posso.- mi risponde sardonico.

Siamo nel bel mezzo del corridoio del Terzo Piano. Ed io sto per ammazzarlo.

Odio Scorpius Malfoy.
Lo odio con tutta me stessa.
Come si permette? Impicciarsi degli affari degli altri, specialmente i miei?

Oh, un giorno lo ammazzerò.
Dovessi farmi un'altra vita ad Azkaban, giuro che un giorno lo finisco.

-Mi spieghi che cosa ci guadagni?- urlo, piantando i piedi a terra.
Lui si ferma qualche passo avanti a me, poi si gira.

Lo prenderei a schiaffi, lui e il suo bel faccino da aristocratico.

Non so come facciano tutti i miei cugini ad andar d'accordo con lui. A dire il vero non so come tutti quanti facciano ad andare d'accordo con lui.

Si avvicina verso di me, con uno strano guizzo negli occhi grigi come la pietra.

-Dio, Weasley hai paura?-

Che razza di domande contorte sono.
Sento che la poca calma rimasta mi sta abbandonando.
Mi avvicino minacciosa.

-No, che non ho paura. Io non ho paura di niente Malfoy!- esclamo.

Lui ghigna, ed io vorrei tanto stenderlo con il mio gancio destro.

Ma non replica.
Anzi gira sui tacchi, e comincia ad allontanarsi.

-Hei, dove stai andando?! Non ho ancora finito!-

Pezzo di idiota.

-Io sì Weasley.-

Ora ho perso definitivamente la pazienza.

-Okay, Malfoy. Seriamente non puoi farlo!-

Lui scoppia a ridere.

-Certo che posso farlo!- dice, girandosi, e guardandomi ancora
-Certo che posso dire al mio migliore amico che sua cugina si è messa a pomiciare con RJ Harrington, il suo peggior nemico. Posso, e come!-

A quel punto non ci vedo davvero più dalla rabbia.

Prendo a pugni ogni centimetro del suo petto, ma lui non sembra farsi male. Mi guarda impassibile, e questo mi fa arrabbiare ancora di più.

-Non stavo baciando RJ Harrington. È lui che ha baciato me, e se tu avessi visto tutta la scena, avresti visto la mia mano destra aperta sulla sua faccia come un ventaglio.-

Lui mi blocca i polsi, e mi costringe a guardarlo negli occhi.

Per un attimo rimane così, come se stesse contemplando qualcosa di mai visto prima.

-Verrà a saperlo comunque, e tanto vale che glielo dica io.- dice, infine.

Mi libero con uno strattone dalla sua presa.
Sento lacrime di rabbia pungermi pericolosamente gli occhi, e per quanto di solito riesca, stavolta una lacrima sfugge al mio controllo.

Lui si avvicina. Ma io faccio un passo indietro.

-Vai a farti fottere!- gli dico, guardandolo con tutti il disprezzo di cui sono capace.

Sembra che voglia dirmi qualcosa.
Ma dopo un millisecondo ritorna in sé, assumendo quell'atteggiamento di merda che lo contraddistingue.

Si gira e va via, ed io rimango qui in questo corridoio deserto, ed anche proibito.

Mi avvicino al muro, mettendoci una mano sopra, per riprendermi.

Ma l'unica cosa che riesco a fare e sospirare pesantemente e lasciarmi cadere lungo la parete.

Meant to Be.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora