XV.

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'Mi vuoi sposare?'

Ed io che pensavo che mi stesse tradendo, che si fosse stancato di me.

-Tu... Tu!- lo faccio alzare in piedi e lo prendo a pugni.

Decisamente, a volte ritornano.

-Per giorni, giorni!.. Mi hai fatto preoccupare, mi hai fatto impazzire.-

Mi lascia sfogare, facendo cenno ad Albus di non intervenire.

Continuo così, finché non mi stanco, e rimango con le mani sul suo petto.

Lui ci poggia sopra le sue.

-Pensavi che... Dio, Rose. MAI.-

Le lacrime non si fermano. Non so se siano di gioia, di rabbia, o di sollievo.

Lo abbraccio, senza pensarci. Mi è mancato più di quanto pensassi.

Sono sette anni che il suo profumo è casa. È vita.

E la prospettiva di altri anni insieme a lui non sembra per niente spiacevole.

Ho imparato a conoscere ogni suo movimento, ogni sua smorfia, ogni suo comportamento. E lui conosce me.

Mi conosce meglio di quanto mi piaccia ammettere. Forse, tanto quanto mi conosce Al.

Sto ancora tremando e lui mi accarezza la schiena, calmandomi all'istante.

-Sì.- sussurro.

Mi tiene per le spalle, esaminandomi attentamente.

-Sì, mi vuoi sposare? O..?- mi chiede cauto.

Scoppio a ridere. È così bello che starei a guardarlo per sempre.

-Sì, sì. Ti voglio sposare.-

Mi prende per la vita e mi solleva da terra, facendomi volteggiare per aria.

Ridiamo insieme, ed ho una fugace visione di Albus che alza gli occhi al cielo, ma io lo so che sta sorridendo anche lui.

Mi bacia, ed io davvero non aspettavo altro.

Finalmente torno coi piedi per terra, e gli butto le braccia al collo, baciandolo con trasporto.

-Se mi baci così, non arriviamo nemmeno a casa.- mi sussurra lascivo sulle labbra.

Sorrido.

-Ehm ehm...-  ci giriamo ed Albus ci guarda -Prendetevi una cavolo di stanza.-

Vado da lui e gli stampi un bacio sulla guancia.

-Grazie.- gli dico, prendendogli la mano.

-Per te, questo ed altro, lo sai.- dice.

Torno da Scorpius.

-Ci vediamo alla Tana dopodomani, allora?- chiede Albus.

-Si, anche perché devo visitare Anna.- gli dico.

Lui sbuffa.

-Si.. Con quel pancione è un po' irascibile. Non vedo l'ora che nasca.-

Si guarda intorno, ormai il sole è quasi del tutto tramontato, e non c'è nessuno in giro.

Ci saluta con la mano e si smaterializza.

Alzo lo sguardo su Scorpius.

-Torniamo a casa.- mi dice.

E sembra la cosa più bella del mondo.

*


-Scorpius..- lo ammonisco -Non riesco a cucinare se fai così.-

Mi sta baciando il collo in un modo davvero mozzafiato, e per un attimo inclino la testa di lato, lasciandolo fare.

-Allora non cucinare.-

Spegne il fornello e continua a baciarmi mentre con le mani mi accarezza il ventre da sotto la maglietta.

Mugugno qualcosa che assomiglia tanto ad un gemito, e lascio il mestolo nella pentola.

Continua ad accarezzarmi, ed io sento il suo petto grande e caldo contro la mia schiena.

Vorrei girarmi, ma non me lo permette.

-Lasciami fare piccola.- Mi sussurra roco.

Dio.

Inarco la schiena, tendendomi al suo tocco.

Indosso solo una delle sue magliette, senza nulla sotto, e solo un paio di mutande striminzite dell'epoca di Dominique ed i suoi pazzi acquisti, mentre lui, come al solito gira in boxer.

La sua mano destra scende più giù, arrivando ad accarezzare la mia intimità.

Mi sfugge un gemito anche stavolta.

Con l'altra invece mi stuzzica il seno, mentre continua a baciarmi come se da questo dipendesse la sua vita.

Mi spinge verso il tavolo, e mi fa togliere la maglietta.

Adesso siamo davvero pelle contro pelle.

Poggio le mani sul tavolo e lui percorre la mia schiena a ritmo di baci, fino ad arrivare alla nuca, sciogliendo i capelli.

Allontana la mano dalla mia intimità, e non posso fare a meno di gemere frustrata.

-Calma, piccola.-

Si abbassa per togliermi le mutandine, e ne approfitta per sfiorarmi le gambe e farmi fremere sotto il suo tocco.

Sadico.

Risale, e mi ricopre di baci di nuovo tutta la schiena.

Poggia la mano sinistra accanto alla mia, poi con quella destra mi gira il capo e mi bacia.

Proprio in quel momento entra dentro me.

Ed io mi sento completa.

Ci muoviamo seguendo un ritmo tutto nostro, veloce, lento, e poi ancora lento e veloce.

-Ti amo.- dice, tra un gemito e l'altro.

Ed insieme, raggiungiamo l'apice.

Crolliamo sul pavimento, e lui mi sistema sulle sue ginocchia, stringendomi al petto.

-Ti amo anch'io.- gli dico.

E lui mi sorride, e mi accarezza piano la guancia.

-Sei bellissima, sei fantastica. Ed io non vedo l'ora di essere tuo marito e dirtelo per tutta la vita.-

Oh, Scorpius. Tu sei bellissimo.
(Ed il post coito ti dona parecchio.)

Arrossisco e lo bacio.

Si alza e mi porta in braccio fino alla nostra camera.

Chiude la porta.

Stasera siamo solo io e lui.

Meant to Be.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora