Continuo a guardarmi attorno.
La musica assordante nelle orecchie, le persone che chiacchierano e ridono e ballano, le luci stroboscopiche, il cibo, tanto cibo, e tanto da bere.
Ed io. Che sono seduta a questo tavolo da una buona mezz'ora.
Josh Montgomery mi ha gentilmente invitata a ballare, ma ho lasciato che spiccasse il volo non appena ho constatato che fosse interessato soltanto al mio fondoschiena.
Maschi. Tutti uguali, tutti idioti.
Mi ritorna in mente quel libro che sta nella biblioteca di casa mia, 'Dei ed Eroi dell'olimpo', ed in particolare quella parte in cui si parla delle Amazzoni.
Saremmo andate molto d'accordo se fossi nata cinque mila anni fa, io e le Amazzoni.
Scorgo Albus ballare assieme ad Anna. E sembra che Albus abbia fatto dei passi avanti in merito perché la tiene delicatamente per la vita con un braccio, mentre l'altra è poggiata sulla schiena di lei fin dove arriva la stoffa.
E chi lo avrebbe detto che il mio cuginetto dongiovanni ne sarebbe stato in grado?
Mi sto annoiando. Questo vestito con le maniche a sbuffo è decisamente troppo per me. Tutto questo è troppo per me.
Decido di alzarmi ed uscire dalla Sala Grande, prima di sprofondare ancora di più nella noia mortale, portandomi dietro una bottiglia di burrobirra.
Fa molto freddo, ma continuo a girovagare per i corridoi senza una meta apparente.
So che Lily si arrabbierà molto non appena saprà che sono andata via così presto.
Ma sinceramente..
Non faccio mai nulla controvoglia. E non vedo perché dovrei cominciare adesso.
Quel ballo è una noia mortale se non hai qualcuno attorno con cui ballare o bere un bicchiere.
Ed io non avevo né l'uno né l'altro. Avevo solo il bicchiere.
Senza rendermene conto, i miei passi mi hanno portata al settimo piano.
Mi trovo davanti alle scale nascoste.
Le osservo per un po', sorseggiando la burrobirra rimasta, come se quelle fossero le scale per il paradiso.
Poi salgo.
All'inizio non vedo niente. Sento solo una brezza pungente che mi accarezza le spalle scoperte.
Man mano che mi avvicino all'inferriata, scorgo una figura seminascosta.Malfoy sta guardando la Luna.
I suoi capelli sembrano luminosi, quasi bainchi, sotto la luce soffusa del satellite.
Si accorge di me solo quando gli sono accanto.
Poi torna a guardare la Luna.
Si riflette ovunque, lei, nonostante non sia prepotente come il sole.
Lei illumina piano, quel poco che basta.
E Malfoy è davvero bello, di notte, così.
Rose! Ma che diamine..?
-Merda.-
L'ho pensato o l'ho detto?
-Scusa?- dice lui.
-Nulla.- mi affretto a rispondere.
Anche io guardo la Luna, ma mi viene difficile concentrarmi su di lei.
-Come mai sei qui?- chiedo.
Dannata Burrobirra!
-Non riesco a pensare in mezzo al casino.- mi dice, poggiandosi all'inferriata.
-E a cosa dovevi pensare di tanto importante per lasciare andare le tue belle incombenze?- gli dico.
Lui non mi risponde. Si gira e torna a guardare la Luna.
Decido che è meglio finire la mia burrobirra ed andare via.
Quassù si gela.
Finisco di bere, e faccio evanescere la bottiglia con un colpo di bacchetta.
Poi mi giro, e me ne vado.
Sono quasi arrivata alla botola aperta, quando sento afferrarmi per un braccio.
Malfoy mi guarda negli occhi.
Non posso fare a meno di notare quanto sia più torbida la tempesta scatenata in quelle due pupille in questo momento.
-Questo è quello a cui dovevo pensare.- mi sussurra.
-Malfoy, che cavolo...?-
Non la finisco nemmeno la frase.
Le sue labbra sono sulle mie.
Un contatto dolce, lento e bruciante, che mi si riverbera fino alla spina dorsale.Soltanto una piccola parte del mio cervello registra ciò che sta accadendo alla luce della ragione, e cioè che Malfoy mi sta baciando. E che io lo sto lasciando fare.
Perché il mio corpo si tende, e poi si rilassa in quel contatto.
Sembra durare un'eternità.
Malfoy si stacca.
-Perdonami.- mi dice.
Il mio cervello realizza appieno solo in questo momento ciò che è appena successo.
Ma non riesce a collegarsi alla mia bocca.
Lo guardo.
La notte, Malfoy, sembra davvero bello.
Ma l'unica cosa che riesco a fare è voltarmi e scendere per la botola.
Senza guardarmi indietro.
Ad un certo punto mi trovo perfino a correre.
Voglio mettere tutta la distanza possibile tra me e quel che è appena successo.
Mi fermo al terzo piano, per riprendere fiato.
Metto le mani sul cuore. Sembra che qualcuno gli abbia iniettato una scarica di adrenalina.
E non so se sia perché sto correndo da quattro piani, oppure per ciò che è successo
Le dita della mia mano destra si portano involontariamente alle mie labbra.
Non può essere successo per davvero.
No.
E invece sì
E ho come la sensazione che sarà, per me, il preambolo di una catastrofe.
Dopo aver girovagato ancora un po' per il castello, in un vano tentativo di dimenticare quello che è successo, varco il ritratto della Sala Comune deserta.
Il pendolo sulla parete batte le due del mattino.
Possibile sia passato così tanto tempo?
Non mi va di dormire da sola.
Busso alla porta del dormitorio di Anna, svegliando alcune delle sue compagne, ma non mi importa.
Lei mi guarda, un po' assonnata e mezza struccata.
La mia faccia le dice comunque tutto, perché lei capisce e si alza.
Mi segue nella mia stanza.
Dopo essermi cambiata e struccata, mi infilo nel letto a due piazze, e Anna mi segue.
Ha un occhio chiuso, l'altro quasi, ma penso sia sveglia.
Non ce la faccio. Non posso tenere tutto dentro, tutto nascosto.
-Malfoy mi ha baciata.- dico, in un sussurro, tutto d'un fiato.
Anna non dice nulla.
Però apre entrambi gli occhi.
-Albus mi ha baciata.-
Ci guardiamo.
Merlino e Morgana. Davvero. Parliamone!
-Buonanotte.- diciamo all'unisono, e ci giriamo di spalle.
Con un colpo di bacchetta spengo le luci ed il buio ci avvolge.
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Meant to Be.
Fanfiction~ REVISIONE COMPLETA ~ 'Because some ties are simply... Meant to Be.' Il destino è, nella maggior parte delle volte, quello che ti capita sulla strada che prendi per evitare il destino stesso. Alla fine... Càpita. #2 in 'scorose' • 6/1/2024