Mentre procedeva verso il suo appuntamento, una signora gli bloccò il passaggio restando ad osservarlo, rimase interdetto non capendo questo gesto inoltre la gente lo evitava perlopiù ma doveva ammettere di non averla mai vista da quelle parti. Doveva essere una turista che si era persa si avvicinò con l’intenzione di aiutarla ma la signora pronunciò un nome che lo inchiodò immediatamente. Continuava a guardarlo e a chiamarlo Alessandro come aspettando una risposta, non l’aveva mai vista come fosse possibile che lo stesse chiamando con la versione italiana del suo nome non riusciva a comprenderlo, Alessandro era il nome di suo nonno almeno questo era quello emerso dai documenti trovati mentre cercava informazioni sulla sua vera famiglia, e comunque la gente del posto lo chiamava con il nome con il quale si era presentato Alex, diminuito di Alexander quindi era impossibile che tutto d’un tratto se ne uscisse chiamandolo così. Come intuendo il suo stato d’animo la signora gli si avvicinò e solo allora notò i suoi occhi quasi bianchi segno evidente della sua cecità, rimase ancora più sbalordito non riusciva a spiegarsi tutto questo, non che da quando era arrivato gli fosse successo qualcosa di normale, perfino osservare il cielo appariva del tutto diverso. Rimase imbambolato, a cercare una soluzione a ciò che ovviamente non arrivava, mentre la signora l’oltrepasso e si dileguò tra la folla. Si scosse voltandosi per cercare di fermarla e chiederle spiegazioni ma di lei non vi era traccia, il guai era che dallo shock non aveva fatto attenzione ai dettagli, i vestiti, i capelli non aveva osservato niente di lei, se non quei occhi azzurri sbiaditi diventando quasi bianchi, che l’osservavano. Cercò di non pensarci, mentre esaminava con David le tre opzioni di lavoro, dal lavorare dal falegname visto la sua abilità nel lavorare il legno, al dividersi il lavoro tra la casa di riposo e la scuola cercando di distrarre un po’ gli anziani dalla solita monotonia e far apprendere qualcosa ai ragazzi sulla geografia, oppure lavorare in erboristeria dove sarebbe utile la sua conoscenza di erba mediche facili da ricavare.
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Riflesso dell'anima
FantasyNon ci sono segreti meglio custoditi di quelli che tutti conoscono. George Bernard Shaw "Le delusioni ormai facevano parte di lui, si era sempre illuso, era sempre stato ottimista e ogni volta un pezzo di cielo gli cadeva addosso a ricordargli di st...