CAPITOLO 55

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ALEX

Riattacco il telefono scioccata dalla voce che ho sentito, il mio cuore batte a mille ed è difficile stare calmi, devo sedermi. Mi appoggio al divano li vicino mantenendo la pancia <<Tranquillo amore>> sussurro al mio bambino, respirando profondamente chiudendo gli occhi, non ci posso credere, Justin , era proprio lui. Sospiro ancora quando entra Jaxon dal giardino
Jaxon<<Mamma questo è per te!>> dice porgendomi un fiorellino appena raccolto,
Alex<<Grazie amore>> gli sorrido baciandogli la guancia.
Jaxon<<E questo è per la tua pancia>> sorride porgendomi un altro fiorellino
Alex<<Grazie da parte sua>> prendo tutti e due i fiori e li sistemo nei capelli.
Alex<<Amore>> dico diventando seria di colpo <<Puoi chiamare tua sorella e Sam, devo parlarvi di una cosa>>
Jaxon<<Di cosa>> si gratta il mento.
Alex<<Falli venire qui e ve ne parlerò>> dico facendogli un occhiolino.
Senza dire altro corre fuori e in poco tempo tutti sono in salone seduti a terra.
Li guardo uno ad uno mentre si mordicchiano le dita,
Alex<<Beh… Volevo dirvi che...>> mi bagno le labbra <<Ha chiamato Justin>>
Jazmyn si alza in piedi di botto <<Davvero? Cosa ha detto?>>
Alex<<Vuole che andiamo lì a trovarlo.>>
Jazmyn<<E tu cosa gli hai detto?>> domanda di fretta.
Alex<<Gli ho detto di si.>>
Jazmyn<<Che bello!>> fa una piroetta saltellando qua e là
Jaxon<<Quando andiamo? Quando? Quando?>>
Rido <<Non lo so, devono arrivarmi i biglietti>>
Jaxon<<Speriamo presto.>> sorride mentre si alza per prendere un cioccolatino dalla scatola sul tavolo.
Annuisco alzandomi anche io è facendo la sua stessa cosa.
Quando tornò per risedermi il cellulare squilla nuovamente.
Sospiro ed il cuore inizia a battere come un tamburo.
Sblocco lo schermo portando il telefono all'orecchio.
Alex<<Pronto?>> dico strofinando le  mani tra loro .
Justin<<Alex sono io>> 
Alex<<Dimmi>> dico cercando di mantenere un tono moderato.
Justin<<La partenza è prevista per domani mattina>>
Mi siedo Ah... Devo preparare un po’ di roba>> sorrido
Justin<<Passerò a prendervi all’aeroporto, in macchina ho anche la sedia per Sam, sai... per il gesso.
Aspetto un attimo prima di rispondere <<Sam ha tolto il gesso da due mesi.>>
Rispondo rendendo i conto che il padre del mio bambino è stato così lontano da me..per così lungo tempo.
Justin<<Ah..che stupido>>
Alex<<Stai tranquillo.>>
Justin<<Beh..ora ti lascio andare, che dovrai preparare le valige immagino… però prima puoi passarmi Sam, o uno dei tre?>>
Sposto i miei capelli di lato <<Certo, aspetta>>
Alex<<Piccolo c'è Justin a telefono>> porgo il telefono a Jaxon che sussulta.
Lascio il cellulare a loro e vado in camera a preparare le valigie.

Tutto quello che riuscivo a pensare al momento era come avrei reagito quando ,o avrei visto per la prima volta dopo mesi, sembra tutto un incubo, questa non sono io, leccandomi le labbra decido ti tirare fuori il coraggio nonostante la paura. Dovrei essere felice,ma perché non mi sento così neanche un poco? Perché invece mi sento spaventata e disorientata? Mordendomi l'interno della guancia, mi alzai lentamente da letto per prendere la borsa che non ho più toccato da allora. Mi ritornano in mente tutti i ricordi. chiudo gli occhi..
^FLASHBACK^
Alex“io vado via” mi volto per entrare in salone ma la sua mano afferra il mio braccio 
Justin”Dove vai?”
Alex”Dai miei parenti, in Italia>>
I suoi occhi si irrorano di lacrime, ma io non riesco nemmeno a piangere 
Justin“In Italia?” 
Alex“Si Justin, porto via Sam.”
Justin”Oh mio Dio e quando cazzo vi rivedrò?”
Alex”Quando questa storia sarà finita.”
Justin”Alex io ti amo” spinge la mia testa sul suo petto
Alex”Anche io ti amo..” guardo in alto per trattenere le lacrime “Perché non andiamo tutti in Italia?” dico speranzosa 
Si stacca dall’abbraccio “Lo sai che non posso muovermi o Kan mi ammazza” dice baciandomi la mano.
Sospiro lasciando cadere una lacrima.
Alex”Io devo andare”
Justin”Ti prego Alex, non andartene, ti supplicò cazzo te lo chiedo in ginocchio”
Cerco di non guardarlo e di mantenere la mia decisione.
Alex“Devo”
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Riapro gli occhi scacciando via i ricordi, dire che ero ferita è poco, sono stata completamente distrutta, non sapevo come comportarsi o cosa fare fino a che pian piano, col passare del tempo ho iniziato a calmarmi. Ho ripreso in mano la mia vita ed a poco a poco ho ricominciato a vivere illudendomi di lasciarmi tutto questo alle spalle. Fino a quando Justin non mi ha chiamata.
Prendendo un respiro profondo, mi sentii come nauseata, mi veniva da vomitare a causa di tutte le emozioni che mi stavano attraversando.
Sistemo per bene tutto nelle borse, insieme ai piccoli vestiti dei bambini e alle cose che ho comprato per mio figlio, chiudo tutto e posò a terra accanto al letto.
Alex<<Vorrei tanto che tutto questo fosse solo un brutto sogno>> sussurro a me stessa.
Eppure sapevo che prima o poi avrei fatto i conti con la realtà, il problema è che sapevo benissimo che comunque Justin fa parte della mia vita, ma per molto ho fatto finta di nulla. Qualcosa dentro di me mi spinge a non voler più stare lì, in America, dove giacciono i vecchi ricordi brutti e belli insieme. Qui in Italia mi trovo bene, è imposto tranquillo lontano da tutto, e lontano da Justin.

Justin
Sono in aeroporto almeno in un ora di anticipo, giro in cerchio nervosamente, il mio stomaco è sotto sopra, non mangio e non bevo. Mi siedo per la terza volta sulla mia auto in attesa che arrivi l'aereo, respiro piano calciando una pietra immaginaria, non mi stupirei affatto se da un momento all'altro mi venisse un infarto.
Riguardo l'orologio e manca poco, 20 minuti... I 20 minuti più lunghi della mia vita, cazzo... Sembrano un eternità, mi mordicchio il labbro nervosamente, non ne posso più di aspettare!!! Dopo qualche minuto che sembra eterno, annunciamo l'atterraggio di un aereo, quell’aereo. Mi mordo l'interno della guancia e mi avvio dentro aspettando che le persone iniziassero a scendere dalle scale mobili. Ad un tratto vedo tante persone camminare con le loro valigie frettolosamente verso l'uscita, guardandomi in tornò aggrottai la fronte <<dov' è?>> 
Un sospiro uscì dalle mie labbra mentre i miei occhi erano spalancati, la mia mano tramante coprì la mia bocca... Eccola. La vidi alzare lo sguardo mentre era intenta a tenere i piccoli in ordine... Era bellissima... E’ cambiata da morire, cazzo, sembra una donna. 
I suoi lunghi capelli ora sono più chiari, tendono al biondo e sono leggermente mossi cadendo morbidi sulla sua schiena, la sua figura alta e snella che cammina sui lunghi tacchi in un vestito bianco abbastanza attillato, quando i miei occhi cadono sulla sua pancia, un groppo alla gola mi blocca il respiro. Si passa nervosamente una mano tra i capelli portandoli indietro prima di prendere la mano a Jaxon, avanzando lentamente alza lo sguardo verso di me, i suoi occhi erano fissi suoi miei, e sentii il mio corpo irrigidirsi non essendo capace di muovermi. I suoi occhi si ammorbidirono e sapevo che probabilmente sarebbe scoppiata a piangere.
Justin<<Alex…>> dico sussurrando, e fu a quel punto che tutto svanì nel nulla: la rabbia, il rancore e le sofferenze passate… scomparvero. Sospirando mi guardai intorno da destra a sinistra prima di riportare il mio sguardo su di lei. Non essendo più capace di controllarmi lasciai che le lacrime cominciassero a cadere sul mio viso, e senza accorgermene mi ritrovai a correre. Arrivai a lei aprendo le braccia e lasciando fuoriuscire un singhiozzo, le sue braccia strette attorno al mio collo ed il profumo sulla mia pelle. <<Mi sei mancata tanto…>> sussurro al suo orecchio, mi accovaccio per baciarle la pancia commosso. Si stacca dall' abbraccio e noto le sue labbra rosse muoversi lentamente <<Anche tu ci sei mancato.>>
Ad un certo punto Sam mi salta addosso <<Ciao!!!>> dicono in coro, mi inginocchiò abbracciandolo tutti e tre <<Quanto mi siete mancati>> li bacio sulle guance mentre Alex rimane a guardare con uno sguardo dolce.
Justin<<Mi siete mancati tantissimo sapete?>> ripeto baciandoli ancora, girandomi noto che Sam cammina senza gesso, gli accarezzo la testa <<Che ometto che sei>> mi asciugai le lacrime che mi rigavano il volto, mi alzo da terra ed incontro di nuovo i suoi meravigliosi occhi verdi, stavolta truccati, il suo naso, le sue labbra così perfettamente scolpite di rosso, non riuscii a contenermi ancora, gli presi il viso tra le mani e poggiai le mie labbra sulle sue. Presa alla sprovvista dal mio gesto Alex cominciò a muovere le sue labbra in contemporanea alle mie, mi teneva la testa con una mano, così che fossimo ancora più vicini. Dopo pochi secondi Alex si staccò, gli sposto i capelli che gli sono caduti sul viso mettendoglieli dietro l'orecchio -<<Sei bellissima... Davvero un angelo>> poggiai la mia fronte contro la sua.
Alex si bagna le labbra chiudendo gli occhi.
Si stacca da me <<Andiamo?>> finge un sorriso.
Justin<<Andiamo>> rispondo prendendo le sue borse, il cuore mi batte ancora a mille, respiro affannosamente guardando avanti a me.
Alex<<Date la mano a me>> la sento parlare dietro di me, la sua voce mi è mancata da morire, mi sono illuso di aver dimenticato tutto… Beh, in realtà dal mio cuore non se ne è mai andata. Arriviamo alla macchina ed Alex sospira 
Justin<<Sei stanca?>> le chiedo mentre poso le borse in auto
Alex<<n po’>> sorride mentre si passa una mano tra i lunghi capelli.
Justin<<Su, entrate dai>> aggiunge indicando l'auto ai bambini.
Senza farselo ripetere tutti e tre entrarono in auto. Alex Rimase fuori appoggiata alla portiera, ne approfittai per parlarle.
Justin<<Per tutto il tempo in cui sono stato solo, l'unica cosa a cui riuscivo a pensare eri tu…>> mi avvicino a lei prendendole una mano.
Alex abbassa lo sguardo quando noto che l'anello che le avevo regalato non è più li.
Justin<<Alex…>> alzo il viso guardandola negli occhi
Alex<<Ho sofferto tanto…>> non voleva parlare di quell’argomento ora.
Gli alzai il mento forzandola di guardarmi <<E’ passato tutto.>>
Alex tira su col naso <<Ne possiamo parlare a casa?>>
Justin<<Va bene>> mi volto per fare il giro della macchina, per poi entrare 
Mi sistemo al volante ed Alex accanto a me, metto in moto sospirando, giro le chiavi e l'auto parte, mi morsi il labbro guardando la strada, Alex accavalla le gambe senza fiatare.

Alex.
Avevo completamente perso la testa, lo guardai come se fosse la prima volta che lo vedevo, il suo mento perfetto, la piccola cicatrice sulle labbra e le sue labbra... lasciai fuoriuscire un respiro, che stavo trattenendo, chiusi gli occhi cercando disperatamente di reprimere le lacrime. Respirando il suo profumo lasciai che i miei occhi si chiusero ancora una volta.
Justin<<Siamo arrivati>> disse rompendo il silenzio, facendomi sussultare.
Scesi dall’auto e la vista di quella casa mi fece venire i brividi.
Aprendo la porta Justin entrò mantenendoci la porta aperta.
Justin<<E’ cambiata un pochino>>
Mi guardo intorno spostando il mio sguardo da destra a sinistra incuriosita da ogni dettaglio.
Alex<<E’ carina>> sorrido
Justin<<Si>> disse appoggiandosi al muro 
Posa le borse all’angolo della stanza mentre i bambini corrono per casa. Mi volto cercando di evitare il suo sguardo... Ma lui mi precede
Justin<<Ora vuoi parlare?>>
Sospirai guardando da un altra parte, sapendo che era ora di affrontare la realtà. Non potevo più continuare a rimandare, anche se lo avessi voluto. Anche se cercavo di nascondere in tutti i modi che stavo soffrendo, si capiva.
Annuii mordendomi il labbro <<Okay>>
Justin<<Vieni qua>>disse indicando il posto vuoto accanto a lui sul divano
Alex<<No>> sussurrai
Aggrottò la fronte <<Perché no?>>
Mi guardai le punte dei piedi poiché non riuscivo a sostenere il suo sguardo
Alex<<Perché non voglio>>
Justin sospira <<Eppure prima mi hai baciato…>>
Alex<<Ero solo... Confusa.>>
Justin<<Che significa?>>
Alex<<Che non doveva succedere>> risposi 
Justin<<Perché?>> disse irritato 
Alex<<Perché non voglio più stare con te>> dissi, ed in quel momento cadde un grande silenzio tra di noi.
Guardai Justin ed i suoi occhi vuoti fissare i miei.
Justin<<Cosa?>> disse in confusione 
Alex<<Come hai sentito>> dissi fissando una mattonella a terra.
Justin<<Non posso crederci... cosa vuol dire che non vuoi stare con me?>> mi chiese con voce tremante 
Alex<<Mi dispiace…>>
Justin scosse la testa <<No... Tutto questo non sta succedendo davvero>>
Alex<<Molte cose sono cambiate >>
Justin<<Continui a dirlo cazzo, ma non capisco dove vuoi arrivare!>> disse impaziente <<Cos’è cambiato?>>
Alex<<Molte cose>>sospirai.
Justin si leccò le labbra poggiando i gomiti sulle sue ginocchia ed intrecciando le dita.
Justin<<Alex, tu sei la madre di mio figlio... quello che è nella tua pancia...è mio figlio capisci?>> alza la testa verso di me <<Quattro fottuti mesi non hanno cambiato ciò che provo per te e penso neanche tutti i sentimenti che provavi per me siano spariti nel nulla giusto?>> alzò le sopracciglia,
Rimasi in silenzio e lui continuò <<Ho sbagliato, lo riconosco, tu sei partita per proteggere nostro figlio, hai fatto la cosa migliore...>> si lecca le labbra <<Ma se volevo tenerti con me, anche se in pericolo, stai certa che lo facevo solo perché non volevo separarmi da te.>> 
Abbasso lo sguardo stringendo i pugni, respiro piano <<Nulla potrà restituirmi quelle notti vuote e quel senso di solitudine Justin, ho passato mesi infernali, ho pianto, ho temuto di non farcela, e quando tutto finalmente era passato, sei ripiombato nella mia vita>>
Justin si alza in piedi <<E cosa credevi? Che ti avrei lasciata con mio figlio in Italia, no cara>>
Alex<<Io non voglio più soffrire, capisci?>> alzo lo sguardo su di lui è la mia bocca trema.
La mano di Justin cadde lungo il suo fianco, sapeva che non avrebbe vinto questa battaglia con me.
Justin<<Sei la mia vita>> mormorò distrutto <<Sei il mio tutto, senza di te... non sono nulla>>
Alex<<Sono sicura che mi rimpiazzerai>> mormorai
Justin<<Nessuna è come te...>> disse guardandomi mentre piano cedevo. <<Potrei frequentare altre ragazze, ma tu sei unica cazzo!>> strinse i pugni <<Io voglio te, ti desidero.>>
Alex<<Non dire cose del genere Justin>> i suoi occhi fissi su di me bruciavano, mordendomi un labbro guardai altrove non potendo più sopportare la situazione.
Rimanemmo in silenzio per un po’ fino a che Justin non camminò verso di me.
Il mio respiro si fermò.. Mi accarezzò il viso...
Justin<<Da quando te ne sei andata sei ancora più bella... sei una donna, sei cambiata tantissimo in soli quattro mesi, adoro ogni tratto di te, le tue labbra, i tuoi occhi sembrano più profondi, amo tutto di te, ma soprattutto questa>> si morde le labbra accarezzando la mia pancia rotonda.
Alex<<Justin…>>dissi 
Justin<<Guardami…>>
Mi prese il mento alzandomi il volto per fare in modo che lo guardassi, l'altra sua mano mi prendeva il fianco per avvicinarmi a lui. Abbassandosi poggiò lentamente le sue labbra sulle mie,dopo un breve bacio si stacca Justin<<Io ti amo…>>
Gli sfiorai la mano poggiata sul mio viso non staccando il mio sguardo dal suo
Alex<<Anch’io>> dissi di un colpo, ad un tratto di nuovo trovai le sue labbra sulle mie in un lungo bacio.
Mi strinsi a lui per un tempo che sembrava un eternità, amando la sensazione delle sue braccia attorno a me, quella sensazione che non provavo da tantissimo e di cui avevo dimenticato il sapore, le sue mani scesero lungo i miei fianchi e le mie esploravano le sue larghe spalle <<Mi sei mancata>> mi sussurra all’orecchio.
Alex<<Anche tu, tantissimo>> un sospiro provenne dalla sua bocca, intrecciò le sue dita con le mie baciandomi ancora. La sua lingua nella mia bocca mi fece venire i brividi, amavo il fatto che lui era mio e di nessun altro, desideravo di essere ancora tra le sue lenzuola, i nostri corpi vicini e le nostre gambe legate insieme.
Nonostante tutto qualcosa dentro di me lottava contro questi sentimenti, ma non riuscivo a pensare ad altro,volevo ascoltare solo il mio cuore. Persi nel momento Justin mi spinse piano fino in camera da letto, chiudendo la porta a chiave.
Justin<<Mi sei mancata così tanto>> mormorò abbassando le il vestito dalle mie spalle per poi baciare la pelle appena sotto il mio collo. Gli tolsi la maglietta e notai subito una differenza, anzi due. I suoi addominali erano più gonfi e scolpiti, e riesco a vedere più di un tatuaggio, prima di chiedermi quando l'avrebbe fatti, mi pervase una scarica di adrenalina, era troppo sexy..chiudendo gli occhi ci passai una mano sopra sentendo il suo corpo tonico su di me. <<Mi è mancato il tuo tocco Alex>> sussurrò guardandomi negli occhi. Poi mi spogliò lentamente facendo cadere il mio vestito dalle spalle, scopre il reggiseno,alzando la testa catturai le sue labbra in un dolce bacio, poi poggiò la sua fronte sulla mia <<Ti amo>> sussurrò ancora
Alex<<Ti amo anche io>> dissi mentre le lacrime offuscavano la mia vista. Il suo pollice mi accarezzava le guance, continuò a spogliarmi scoprendo la pancia, a quella vista anche gli occhi di Justin si bagnarono di lacrime, ed strano vedere una persona così forte e grossa emozionarsi così, sfiorò la mia pancia baciandola in più punti poi mi sfilò il vestito. Abbracciandomi stretta per i fianchi Justin lasciò scivolare la sua testa nell’incavo del mio collo, mordendomi il labbro feci passare le mie dita tra i suoi capelli morbidi accarezzando la sua schiena su di me. Gemetti quando Justin si mise in ginocchio cosicché gli fossi in braccio, posai la mia testa sul suo petto iniziai a piangere sulla sua spalla così da liberarsi finalmente da tutte le emozioni negative.
Justin<<Per favore non piangere>> tenendomi ancora più stretta <<Lo odio>> mi accarezzò la nuca poi scorrendo le dita tra i miei capelli.
Annuii e Justin mi stese sul letto di nuovo,mi osservò per un attimo con uno sguardo dolce,uno sguardo mai visto prima di allora <<Sei bellissima Alex, non ho parole>> 
Mi asciugo le lacrime e mi ritrovai Justin sopra di me. Il desiderio prese possesso dei suoi meravigliosi occhi, mi baciò ancora, le nostre lingue legate insieme, avvolgendo le mie gambe intorno ai suoi fianchi, fece attenzione alla mia pancia, si sbottonò i pantaloni. Gemendo contro la mia bocca, prese un respiro profondo e dopo pochi secondi entrò dentro di me, ma lentamente per non farmi male. Era sopra di me, le nostre mani intrecciate ai lati della mia testa, ci guardavamo dritto negli occhi senza distaccare lo sguardo per un secondo, senza uscire da me, mi prese per la schiena e si sedette sul letto, io seduta su di lui, con i visi vicini,mi accarezzò la pancia me tre piano sospirava dal piacere, la lingua di Justin cercò la mia e le nostre mani sul mio grembo. Circa un ora dopo sentii il mio corpo tremare quando ogni nervo del mio corpo si tese, rimanendo concentrato Justin trattenne il respiro mentre spingeva dentro di me ed un ultima volta prima di abbracciami esausto.

ALEXIS&JUSTINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora