Lei aveva passato un brutto periodo. Si era appena lasciata da una storia che durava da tre anni, ma che era già finita dopo un anno. Si erano messi insieme quando lui avevo 14 anni e lei 15. Erano dei bambini, ma erano innamorati. Soprattutto lei. Mi confesso che si sentiva a disagio sotto le feste, andava in crisi per i regali. Si sentiva obbligata a fargli dei regali costosi perché lui era abituato così. Non ho mai capito il senso di questa cosa. Per come sono fatto io, non conta la cifra del regalo, ma conta se è sentito. Molto spesso più un regalo costa di meno, più è profondo di conseguenza più bello.
Si vedevano solamente il venerdì, il venerdì era il loro giorno, le mura di casa era il loro rifugio e la monotonia era loro amica. Io sono l'opposto. Il mondo è la mia casa, la spensieratezza è nel mio carattere come la vivacità.
Hanno avuto numerosi alti e bassi, molte "pause". Le pause in una relazione non esistono, non possono esistere. Come si fa a prendere una pausa dalla persone che ami? È impossibile staccarti da un magnete, a meno che il magnete si rompi.
Però quando si rompe il magnete c'è possibilità che si genera un nuovo polo, un nuovo magnate. Certo la rottura c'è sempre e non sempre la forza di attrazione è della stessa intensità, ma nonostante ciò può essere più vera. Può essere più sentita.
Non mi bastava vederla solo di sabato pomeriggio, io dovevo viverla. Dovevo renderla vera e leggera e dovevo rincorrere la mia felicità. Cominciammo a vederci anche in settimana, cominciammo a uscire il pomeriggio. Mi piacevano i caffè nei bar numerosi all'apparenza, ma con solo noi all'interno con i discorsi che risuonavano all'interno del locale e i nostri sguardi che si intrecciavano.
Dopo numerose uscite mi confesso che non era più vergine. Non capisco il motivo perché me l'abbia detto, probabilmente voleva mettere le cose in chiaro per non fermarmi. Non mi importava, non mi è mai importato dell'aspetto sessuale. Viene sottovalutato, bisogna farlo perché se non passi per emarginato. Io ero vergine e lei no. Ero contento per lei, se lei si era concessa a lui significava che era innamorata di lui.
Era imbarazzata mentre lo diceva, aveva paura di una mia reazione. Aveva paura di un mio allontanamento. Come potevo allontanarmi per una cosa così stupida?
Per lei però stupida non era. Non fraintendetemi, io reputo l'amore importantissimo. L'amore è un passo importante da fare in una coppia, ma deve essere speciale. Bisogna essere convinti e bisogna essere entrambi, anche perché l'amore si fa in due.
Lei la pensava come me, ma il suo ex no. Il suo ex voleva Farlo per forza, voleva per forza.
La loro prima volta, mi ha raccontato, che non se la ricordava. Non mi piaceva. Erano parole triste, parole che rattristano.
Io lo rispetto, rispetto la storia che ha passato, ma alcune cose non le capito. Quello che sapevo era che anche io stavo per abbattere il mio grosso muro, che per anni mi ero impegnato a costruire. Lei era riuscita a farlo crepare con un sorrido.
Dopo che la sua storia si era conclusa definitivamente, lei cancello ogni prova dei tre anni. Ogni foto, ogni gesto, ogni lettera. Ci riuscì quasi, ma non potè cancellare la cosa più importante. I ricordi. Non ci si può dimenticare del proprio primo amore. Per questo io non mi dimenticherò mai di lei.
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Crepe d'armatura
ChickLitQuesta è la mia storia, la storia del mio amore. Ognuno di noi ha delle armature, dei muri che impediscono il passaggio delle emozioni. Queste armature però si possono abbattere, attraverso il battito, le emozioni. Semplicemente grazie all'amore.