XIV

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Quella vacanza mi ha fatto aprire gli occhi, mi ha reso più felice. Si era creata una sintonia tra noi, tra i nostri sguardi molto intensa. C'era tensione nell'aria e non spettavamo altro di essere da soli. Però era finita, dovevamo tornare a casa. Io ero però già a casa, lei era diventata la mia casa. Non mi ero mai sentito così. Per il ritorno è stato traumatico, mi mancava terribilmente. Mi mancava svegliarmi con lei, abbracciarla da dietro e stringerla a me. Mi mancavano i baci appena svegliati e i mancavano i suoi occhi pieni di gioia. Non mi basta più vederla di pomeriggio, io dovevo vederla tutti il giorno.

«Buonanotte amore mio bello, grazie per questi giorni perfetti e per avermi fatto star bene sempre..ti amo immensamente e sì, sto perdendo la testa per te ogni giorno di più e sono tua completamente..non mi sono pentita di nulla di ciò che abbiamo fatto, anzi mi manca e tu sei perfetto anche il quel lato lì..delicato, ma sei in grado di far perdere il controllo ugualmente..grazie ancora amore mio, ti sognerò ed immaginerò accanto a me, a domani cicci ti amo da morire»

I giorni perfetti non li avevo creati io, ma li aveva creati lei coni suoi modi di fare, con i suoi occhi. Lei semplicemente perfetta per me, ma cerano ancora troppe crepe sia sulla mia sia sulla sua armatura.

I mesi passarono, il tempo scorreva, ma noi eravamo immobili, uniti come non mai. Una cosa che non ho mai sopportato sono i commenti, commenti esterni. Molte persone mi hanno considerato stupido a non essermi "approfittato" di lei. È una cosa che non capisco dei giovani di oggi. Si è popolari se dopo due giorni di frequentazione o di fidanzamento si fa l'amore, si è popolari se si fa lo stronzo. Tutti dicono che il ragazzo stronzo attira. Molte persone mi hanno detto che dovevo comportarmi da tale, ma non ne capivo il senso. Perché far stare male la persona che ami? Se la ami la devi proteggere da tutti, devi viziarla e devi amarla.

Io non sono stronzo, io sono buono con tutti e molto spesso ci rimetto io. Veniamo sfruttati da tutti, nessuno ci rispetta, ma tutti ci vogliono per passare da confidenti. Però se incontri le persone giuste ti puoi sentire al settimo cielo. Io per mia fortuna avevo incontrato la persona adatta a me. Lei. Mi rispettava e mi chiedeva sempre come stavo. Non è una domanda scontata il semplice "come stai?". Viene chiesto con superficialità giusto per gentilezza. E la risposta il 90% delle volte non è sentita. Ecco con lei non mi succedeva, ogni "come stai" e ogni risposta era sincera. Non avevo paura di confidarmi con lei. Lei era l'unica persona con cui mi potevo confidarmi, potevo aprire tutti i lucchetti che avevo chiuso in questi anni e buttarli quando parlavo con lei. Le nostre conversazioni toccavano tutti gli argomenti, da quelli più stupidi a quelli più seri. Erano sempre diverse, ma c'erano sempre i suoi occhi che mi penetravano.

«Sai a volte davvero mi chiedo cosa ti ha fatto avvicinare a me, cosa ti piace così tanto..nessuno sembra mai interessato a ciò che dico o a ciò che provo e penso, a nessuno è mai importato di me»

A me importava di me, non so bene cosa mi ha fatto avvicinare a lei. È nata quasi per gioco, ma abbiamo fin da subito avuto una gran sintonia. Ogni singola parola, ogni singolo pensione, ogni singolo ricordo per me era importante e me lo imprimevo nella mia anima. Non c'è una cosa che mi ha fatto avvicinare a lei, ma c'erano tante. Lo sempre reputata sexy, anche se lei si reputa una camionista (senza nulla da togliere ai camionisti ovviamente). Si sentiva a disagio quando si comportava in maniera più seducente, ma io quel disagio lo reputavo eccitante. La consideravo esperta su quel lato li, ma mi confesso che aver già fatto l'amore o altro non significa essere esperti. La cosa importante è che entrambi eravamo inesperti, che entrambi eravamo uniti e che ci volevamo concederci.

Per era giunto un passo importante, era il momento di farla conoscere alla mia famiglia.

Crepe d'armaturaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora