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Quel vuoto fu colmato da un messaggio. Un messaggio è bastato per farmi dimenticare tutti i miei problemi, tutti i miei complessi. L'ho sempre pensato che lei era magica, anche perché magica lo era per davvero.

Ero arrivato a sopravvivere per arrivare a sabato. Il sabato, quando la vedevo io non pensavo, non pensavo a nulla tranne che a lei. Volvevo premiarla, volevo farla sentire speciale , diversa. Decisi di prenderle una Sacher, visto che mi aveva confessato che amava i dolci. Appena scese da casa sua, gliela diedi. I suoi occhi aveva cominciato a sorridere, li ho amati. Erano teneri e mi hanno folgorato, sono entrati nella mia anima e si sono buttati.

Mi reputo un ragazzo romantico, un ragazzo a vecchio stampo. Quelli descritti nei romanzi d'amore. Sono buono, un ragazzo bravo. Oggi giorno si dice che attira di più il ragazzo stronzo, non ne capisco il senso. Bisogna essere masochisti per volere un qualcuno che ti faccia soffrire.

Dopo la sorpresa della Sacher siamo andati al cinema. Il cinema è un posto affascinante, se si trascura la puzza di popcorn e la sporcizia nei sedili. Ma vi siete mai chiesti perché le coppie vanno al cinema? Perché il cinema è un posto che permette il contatto, permette agli occhi di sbirciare, di unirci e di fondersi. Ero agitato, non sapevo come comportarmi. Penso di esserci esposto e di aver fatto grosse figuracce quel pomeriggio, ma non mi è importato. Con lei non mi importava se facevo lo stupido, se ero diverso, se ero me stesso.

L'esser se stessi oggi giorno è una cosa che non si fa mai. Nessuno vuole essere normali, ma tutti vogliono essere una persona diversa. Non c'è più valorizzazione, ci mettiamo troppe volte in secondo piano. Non è giusto, è una mancanza di rispetto nei nostri confronti. Ovviamente nessuno dovrebbe farlo, ma io voglio mettere lei nel mio primo piano.

I giorni seguenti entrambi ci siamo esposti. Un'esposizione diversa. Una esposizione "senza rischi" in quanto era via messaggio. Era bello messaggiare con lei, mi faceva sorridere. I suoi messaggi non erano per nulla scontati, sapeva dire la cosa giusta al momento giusto senza farsi condizionare dalle sue amiche, anzi dalla sua migliore amica.

La sua migliore amica la proteggeva in tutto. Si vedeva che erano molto legate, e si vedeva che erano completamente opposte di carattere, una faceva sempre il passo avanti, l'altra sempre il passo indietro.

Molte persone reputano chi fa il passo indietro come una persona debole, ma non è affatto così. Chi fa il passo indietro in realtà ha una forza devastante dentro di se, una forza che riesce ad abbattere le più grandi barriere che esistono, le proprie. Era proprio questo che mi ha attirato di lei, lei sapeva cosa era giusto per se e per gli altri e metteva sempre gli altri prima di lei. Io non potevo continuare a vederla così. Lei non poteva mettersi sempre in secondo piano, non se lo meritava.

Il primo messaggio importante, il primo e vero passo importante che ha fatto nei miei confronti fu questo:

«Tu mi hai aiutato il così poco tempo... mi sento più leggera da quando ci sei tu.

Sai prima mi venivano dei momenti in cui ero tristissima senza saperne il motivo, mi sentivo da sola anche se attorno avevo tante persone. Ora a volte mi capita di sorridere così dal nulla, di sentirmi davvero felice, di sentirmi quella di una volta, quella che se aveva di fare la stupida, di ridere lo faceva senza fingere che tutto andasse bene. Ora mi sento bene e mi sento davvero felice e questo perché tu mi hai aiutato molto.»

Fu il primo di tanti. Tanti ne ho inviati anche io, ma i suoi erano sempre più profondi e più belli. Amavo questi messaggi, amo tutt'ora leggerli. Mi fanno emozionare. Era la prima crepa del suo muro. Quella crepa l'avevo causata io, l'ho causata io senza far nulla. Forse non proprio nulla, ma di certo l'ho causata corteggiandola.

Crepe d'armaturaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora