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Oggi non è stata una bella giornata, al dire è vero non ho una bella giornata da molto tempo. Forse non l'ho mai avuta o le mie belle giornate non hanno intaccato il mio giovane cuore energico. Sono un ragazzo che sta per dare una svolta alla sua vita o meglio vuole dare una svolta. Tutti mi miei amici mi considerano il "buono" colui che ama aiutare gli altri, ma purtroppo per loro io sono ben lontano da quel mondo, sono diverso. Come ogni ragazzo della Terra ho un mondo tutto mio e nel mio mondo decido io come van le cose ma cosa succede se il mondo fittizio e il mondo reale si fondono? Esatto è quel che è successo a me in una semplice giornata di Ottobre.

-"Pezzo di merda, sei un poverino" le parole risuonavano nell'aria del parcheggio del centro commerciale.

-"Ciao"

Camminando verso la macchina mi venivano alla mente tutti i momenti dal primo incontro, dalla prima serata fino ad arrivare a quel momento di rottura. Lei aveva preferito chiudere i rapporti con la persona più importante della sua vita ma perché? Perché aveva preferito chiudere i rapporti in modo così brusco? Ormai non aveva più importanza quel che era capitato e successo non si poteva cambiare. Presi il telefono e chiamai Giorgia. Con una voce dolce e tenera mi rispose e mi fece sfogare commentando con frasi scontate ma utili per sentirsi sollevati.

Finita la chiamata salii in macchina e con molta fretta arrivai a casa, mi spogliai e con molta no-chalange mi rifugiai tra i miei pensieri in particolare nel mio mondo costruito da "se" e da "ma". Ovviamente un mondo dove puntualmente rivivevo le litigate e dove potevo rispondere a modo, difendendomi e portandomi alla ragione. Come routine incominciai a rivivere la scesa, dall'incontro alla conclusione, ma questa volta, con un risultato molto scontato, la ragione ha baciato le mie labbra e non le sue come sempre.

Mi svegliai verso le otto di sera, grazie alle urla di mia madre che mi diceva che era pronto. Finalmente ero appagato, ero felice di aver ragione anche nella finzione. Ma quella giornata segnò un varco tra la realtà e la finzione o meglio tra le due facce delle medaglie. Ho sempre pensato che durante la vita si può aver ragione o torto, si può far il passo avanti o andar sempre indietro. Nella normalità va così ma quanto pare il destino mi ha riservato una vita anormale o come piace definirla a me spinta.

La sera stessa ho potuto sperimentare l'ebrezza di poter aver sia ragione che torto. Mia madre aveva iniziato a discutere sulla mia mancanza di serietà nei confronti della scuola e dell'anno scolastico appena iniziato. Molto spesso quando ci sono queste discussioni, io mi rintano in me stesso e mi limito ad annuire ma non quella volta. Nutro molto rispetto per mia madre, è una giovane donna indipendente che lavora e nonostante i mille problemi va avanti. Oltre ai pregi, come tutti, ha dei difetti che possono farla passare molto antipatica ai nostri occhi. Innanzitutto è molto insicura, una insicurezza nata in giovane età nei confronti di mio padre e mantenuta in tutto questo tempo. Mio padre a differenza di mia madre non è per niente insicuro ma non riesce a trasmettere, o meglio non riesce a trasmettermi, quel senso di sicurezza che mi servirebbe per affrontare la vita a testa alta. Nonostante i difetti sono degli ottimi genitori, sia per me sia per mia sorella. Mia sorella non assomiglia per niente a me. Bellissima ragazza, piena di amici e con un carattere forte ma le manca quella visione e quel senso di umiltà che la vita richiede.

Appena mia madre disse: "Sei un parassita, solamente una cosa devi fare: studiare" io non ci vidi più.

Mi alzai e me ne andai a dormire, come mio solito fare. Può sembrare un atteggiamento da perdente, ma proprio qua sta il segreto di una vittoria. Passare sopra le parole, passare sopra i fatti e perdonare. Nonostante questa "superiorità" le parole fanno male e rimangono tatuate nella memoria. Questa scrittura indelebile non si interessa solamente delle parole ma si occupa anche dei fatti, atteggiamenti... Molte persone non se ne rendono conto, anche la più piccola svista può far crollare una persona ormai piena.

Crepe d'armaturaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora