La musica ha sempre fatto parte di me. Cominciai a suonare il violino all'età di 7 anni. Non è facile suonarlo e non mi reputo una persona che è capace a suonarlo, ma qualcosina so suonare. La musica è diventata la mia valvola di sfogo, come la scrittura. Ti aiuta a liberarti, ti aiuta a pensare. Crea rapporti di tutti i generi. Soprattutto se si è in un orchestra come lo sono io. Mi piace sentirmi leggere mentre suono, ma allo stesso tempo la musica ti crea un'armatura. La mia si stava cominciando a rompere, stavo cominciando scrutare il mondo al di fuori della mia habitué. Stranamente la musica stava assecondando il mio modo di vivere di quel periodo. Probabilmente la musica, come gli occhi riescono a capirti senza dire una parola.
Quel giorno era iniziato bene. Era bello svegliarsi con un buongiorno seguo da un bel cuore rosso. Quella domenica non dovevano vederci perché avevo delle prove, ma nonostante ciò mi ero svegliato bene. La mattina la occupai suonando, mentre il pomeriggio mi potevo decidere pienamente a lei. Dopo pranzo mi domando se ero tranquillo perché mi doveva dire una cosa importante.
«Si»
Io di si ne ho detti tanti, talmente tanti che non me ne ricordo. Però questo me lo ricorderò per tutta la vita. Dopo settimane aveva cambiato idea, si era concessa a me. Eravamo diversi, eravamo uniti. Eravamo fidanzati adesso. Non ci potevo credere, il mio sogno più profondo si era avverato.
Era cambiato, e non sapevo come comportarmi. Nessuno mi avevo detto di si ed era la mia prima esperienza. Adesso potevo vantare il mio essere completo, il mio essere forte. Perché alla fine la forza, quella vera, si ha quando si è in due. Si ha quando una persona ti sprona e per quanto ti possono spronare gli amici, non basta. Non bisogna avere degli amici, ma una persona che è sia un amico e un qualcosa di diverso.
Sapevo che era gelosa, che era gelosa di tutto. Io avevo tante amiche, questo la spaventava e spaventava anche me. Non mi interessava di ferire le mie amiche, anche perché loro hanno ferito me ogni volta che mi davano buca per uscire con i loro Lui. Ecco adesso potevo farlo anche io, e io preferivo uscire mille volta con Lei che con loro.
I miei occhi cambiarono radicalmente, cominciarono a spendere con una luce molto brillante. Ogni occhio ha una lucina bianca che splende, una luce che si manifesta quando si è leggeri. Io adesso avevo il dovere e il diritto di renderla così. Lei aveva esaudito un mio grande desiderio, mi aveva studiato e aveva capito la mia vera essenza. Un'essenza semplice ma nascosta. Io la sua la stavo ancora studiando. Era ben protetta, ma piano piano la stavo scoprendo.
Si dice che non si smette mai di imparare, soprattutto se si parla di persone. Non sono molto d'accodo o meglio sono d'accordo in parte. Attraverso il tempo le persone si mostrano, mostrano la loro vera essenza. Lei mi aveva scoperto con uno sguardo, a me ci volveva più di uno sguardo per scoprirla.
Quel che so di certo è che nelle nostre armature la terza crepa arrivò con un messaggio e con un invio.
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Crepe d'armatura
ChickLitQuesta è la mia storia, la storia del mio amore. Ognuno di noi ha delle armature, dei muri che impediscono il passaggio delle emozioni. Queste armature però si possono abbattere, attraverso il battito, le emozioni. Semplicemente grazie all'amore.