2.

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Dischiusi lentamente gli occhi, trovandomi nella penombra di chissà quale luogo.

Sentivo il mio corpo, totalmente privo di forze, essere sostenuto da due forti braccia e quasi mi godetti il momento.

Questo fino a quando non focalizzai meglio il luogo e ricordai ciò che era successo. Solo il pensiero mi fece rabbrividire, ed ebbi uno spasmo, che mi fece cadere dalle braccia di quel ragazzo.

Ragazzo? Ma quale ragazzo. Mostro. Vampiro. Non ragazzo.

Sbattei la testa sul terreno freddo ed imprecai tirandomi a sedere.

Alzai lo sguardo su di lui, tenendomi la parte dolorante della nuca con una mano.

Egli rise tranquillamente: "Cosa era quello?" mi derise. "Alzati dai"

"Non...non ce la faccio, mi fa male la testa" dissi piano.

Lui sbuffò sonoramente. "Diamine, voi umani siete così deboli e patetici " disse tirandomi su per il braccio in meno di un secondo.

Urlai quando le sue fredde mani si strinsero sulla ferita, facendo entrare il vetro ancora più in profondità nella mia carne.

La mia testa girò vorticosamente e stavo per cadere quando le sue braccia mi sorressero.

Esitai prima di scansarmi da lui.

"Tesoro, se non ti reggi in piedi dovrò per forza prenderti in braccio" disse alzando gli occhi al cielo.

"No" risposi io.

Lui mi prese per una spalla e mi avvicinò a sé.

"Prima regola: qui comando io, e tu devi fare tutto quello che dico, senza discutere. Mi sono spiegato?" bisbigliò rabbioso al mio orecchio.

Annuii sentendo gli occhi bruciare. Era ancora ricoperto di sangue, e mi faceva terribilmente paura.

Si abbassò leggermente per passare un braccio dietro le mie ginocchia, uno dietro la schiena, e sollevarmi, senza alcuno sforzo.

Ma certo, che ti aspettavi, sono vampiri no? mi dissi.

Automaticamente circondai le sue spalle con il braccio sinistro, per tenermi meglio, anche se non avrei mai voluto farlo.

Quello destro faceva terribilmente male, il sangue si era fermato, ma probabilmente ne avevo perso talmente tanto che ne rimaneva quel poco per farmi stare in vita.

In un attimo mi ritrovai in una piazza gremita di vampiri e di ostaggi.

Oltre me, vi erano come minimo altri duecento umani, di tutte le età.

Un bambino stava piangendo, chiamava la mamma disperatamente, senza successo.

Probabilmente era morta.

Un ragazzo si avvicinò a lui, gli disse qualcosa e lo abbracciò.

Sorrisi, credendo che fosse un suo parente, o un conoscente.

Ma il mio sorriso svanì quando vidi gli occhi del ragazzino spegnersi, e dalla sua bocca uscire sangue.

"Così smetti di frignare, stupido moccioso" disse prendendo in braccio il suo corpicino esamine. "Prendetevelo" aggiunse poi dandolo agli altri assetati di sangue.

Rimasi senza parole. Non avevano pietà per nessuno.

"Era un bambino..." mormorai. "Aveva solo paura..."

"E noi abbiamo solo fame" disse il ragazzo che mi portava in braccio.

Scossi la testa. "È terribile...siete dei mostri..." dissi scendendo da lui, che continuava a tenermi stretto.

𝔅𝔩𝔬𝔬𝔡𝔶𝔪𝔬𝔬𝔫 𝔗𝔬𝔴𝔫 [𝔪.𝔶𝔤+𝔭.𝔧𝔪]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora