22.

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"Quindi in sintesi la tua famiglia ha aiutato per centinaia di anni vampiri come me ma ora l'unico discendente sei tu e quindi addio, in più, tu come me quando ero umano hai qualcosa di angelico che ti scorre nelle vene e Namjoon è un tuo antenato, wow" disse Yoongi girandosi verso di me.

"Dimentichi la parte dei ciondoli che sono stati creati insieme" risposi io osservandolo attentamente.

"Oh giusto, ma c'è ancora una cosa che non ho capito" fece lui pensieroso.

Mi sistemai più comodamente ed iniziai a parlare.

"Non so di preciso come, le pagine di diario scritte da mia madre sono abbastanza confuse, ma da quello che ho letto credo che ognuno di voi vampiri uhm...buoni? abbia un ciondolo o comunque qualcosa che lo leghi ad un umano che fa parte di questa congrega, ma sono...cioè sono praticamente tutti morti tranne me e...uh, sono confuso" sospirai frustrato.

"Lo sono anche io, sono su questo mondo da centinaia di anni e ho scoperto questa cosa solo ora, mi sento uno stupido a non aver capito almeno qualcosa prima" si lamentò Yoongi.

"Non sei stupido, è una cosa talmente complicata, questa" ribattei io poggiando la testa contro la sua spalla.

"Sì, lo so Jimin, siamo legati dai ciondoli, ma c'è dell'altro, voglio dire, ora non li abbiamo addosso, eppure sono stato attaccato a te per un'ora buona, sotto la luce diretta del sole e non bruciava" disse lui portando una mano dietro la mia schiena. "Dovremmo tornare da Namjoon al più presto, forse saprà dirci qualcosa"

In quell'istante annuii solamente, troppo concentrato a godermi il suo tocco sulla mia pelle.

Quello che era appena successo era qualcosa che nessuno dei due avrebbe potuto descrivere.

Era come se il lato maledetto di Yoongi fosse scomparso non appena la mia mano era entrata in contatto con la sua e quest'ultima aveva smesso di bruciare.

Mi aveva guardato con intensità, mi aveva baciato.

Sì, mi aveva baciato.

Tante, forse troppe volte, lo aveva già fatto, ma quel bacio era stato differente da tutti gli altri.

Quel bacio era stato puramente e semplicemente dolce ed intenso.

Non vi era rabbia, non vi era lussuria, non era stato nulla del genere, e quella non era solo una sensazione.

Non mi stavo facendo film mentali, no.

Era stato così per entrambi, era inutile negarlo.

E per la prima volta in più di tre mesi che ero suo prigioniero, lui era stato delicato con me.

Ero stato io a chiedergli di andare in camera e lui aveva accettato.

Non era mai stato così delicato nel farmi suo, e in quel momento, mi aveva fatto sentire bene davvero.

Non solo fisicamente, mi aveva fatto sentire bene nella mia testa, mi aveva donato sensazioni mai provate prima di allora, o almeno non con lui.

Lo avevo sentito vicino a me.

Eravamo stati uniti da qualcosa di molto più profondo dalla semplice unione fisica e sessuale; nessuno dei due capiva bene cosa fosse, ma entrambi sapevamo che fosse qualcosa di bello.

Qualcosa di talmente intenso che anche il cuore di Yoongi avrebbe potuto ricominciare a battere.

Era stato bello, bellissimo.

Per la seconda volta in pochi giorni lo avevo stretto così forte a me da volermi quasi fondere con lui nonostante fossimo già uniti nei corpi.

Ogni singolo momento, ogni nostro gemito, ogni parola, ogni bacio,era stato tutto un miscuglio perfetto di emozioni e sensazioni meravigliose e piene di dolcezza.

𝔅𝔩𝔬𝔬𝔡𝔶𝔪𝔬𝔬𝔫 𝔗𝔬𝔴𝔫 [𝔪.𝔶𝔤+𝔭.𝔧𝔪]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora