~CAPITOLO UNDICI~

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Passò un anno e mezzo ed era quasi arrivato il mio diciassettesimo compleanno. Ancora non ero riuscita ad andare a un concerto dei miei idoli. In quei giorni il rapporto con i miei era pessimo: litigavamo in continuazione anche per le minime cose. Così passavo quasi tutti i giorni con Mel in un appartamento che i suoi avevano comprato non lontano dalla loro casa. La convivenza con quella ragazza era una passeggiata, eravamo come sorelle quindi ci trovavamo bene.

"Mel vado a danza" -Io

Indossavo sempre quel nastro celeste per coprire le mie ferite, non volevo nessun tipo di domande. Misi le cuffiette e mi incamminai verso la palestra.

"Ragazze, un attimo di attenzione per favore" -Insegnante

Ero appena entrata in tempo per sentire cosa aveva da dirci.

"Ci sono due di voi che potranno continuare la danza a Londra" -Insegnante

"Chi saranno le fortunate?" -X

"Ho già qualche idea ma per togliermi ogni dubbio faremo dei provini giudicati da tre insegnanti di danza" -Insegnante

Iniziò a distribuire dei fogli a ognuna.

"Qui c'è scritto il giorno e l'ora di ogni vostro provino, ognuna naturalmente con un orario diverso dall'altra" -Insegnante

Guardai il foglio: tra 5 giorni avrei dovuto fare il provino che mi avrebbe potuto cambiare la vita. Tra cinque giorni alle ore 6pm. Ero al tempo stesso emozionata e spaventata. Sarei stata all'altezza di tutto ciò? Ecco la mia domanda continua.

"Se possono farlo gli altri perché non puoi farlo tu?" -Mi disse Mel appena gli raccontai tutto

"Ho troppa paura. E se sbaglio?" -Io

"Dana, sai ballare, sei bravissima, te lo disse anche Danielle, ricordi? Ora sei migliorata. Se non dovessero prenderti continuerai lo stesso danza qui a Brighton,no?" -Mel

"Si, hai ragione. Mi hai tranquillizzato un po'" -Io

Tra cinque giorni avrei dovuto interpretare la Bella Addormentata davanti a tre giudici. Avevamo provato già qualcosa con l'insegnante ma ora toccava a me metterle insieme e crearne un balletto che potesse piacere. La casa dove stavamo aveva un grande salone con un divano e due poltrone arancioni. Davanti a essi c'era un tavolinetto coperto da una sottile tovaglia di pizzo bianco dove c'erano sempre le chiavi del motorino di Mel, i nostri cellulari e un piccolo vaso con tre fiori. Una televisione gigante ci rapiva l'attenzione tutte le sere.

Dato che non avevo una palestra, decisi di prepararmi lì per il provino. Mi feci aiutare da Mel per spostare il divano, le poltrone, il piccolo tavolo, il tappeto e le altre cose che mi avrebbero dato fastidio. Sarebbe rimasto tutto così fino a quando avrei fatto il provino. Quel salone era ancora più grande senza l'arredamento; avrei potuto farci di tutto. Iniziai dall'ascolto della musica. Già mi immaginavo ballare su quella meravigliosa melodia. Mi alzai e provai qualche passo. Mel era seduta a gambe incrociate vicino alla televisione a guardarmi. In quel primo giorno provai solo i passi che avrei usato, giusto per memorizzarli e pensare a come metterli insieme.

Passarono due giorni e il balletto era in fase di conclusione. Dovevo solo trovare un modo per chiudere in bellezza e poi i giorni che mi rimanevano lo avrei provato tutto.

"Visto! Sei brava, non mi sembra che ti ci è voluto molto. Ora provalo giorno e notte e sono sicura che andrai a Londra" -Mel

"Mel, se dovessero prendermi, non ci vedremo più.." -Io

"..suppongo di si. Io devo stare qui.." -Mel

"Ma io non voglio lasciarti." -Io

"Il modo di vederci lo troviamo, tranquilla. Ora pensa a questo santo provino" -Mel

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