~CAPITOLO SEDICI~

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Tornai all'accademia. Entrai dalla grande porta d'ingresso cercando di farmi vedere il meno possibile. Salii le scale e aprii la porta della camera.

"Devi raccontarmi ogni cosa, voglio sapere tutto!" -Jane

Stava seduta sul mio letto ma appena entrai si alzò di scatto.

"È stato tutto bellissimo Jane, grazie mille" -Io riprendendo fiato

"Ora mi racconti ogni singola cosa" -Jane prendendo una bottiglietta d'acqua sulla scrivania.

Le raccontai tutto anche le emozioni e le lacrime. Lei aveva un grande sorriso mentre mi ascoltava.

"Non mi sembra vero, non so come ringraziarti Jane, davvero" -Io abbracciandola

"La finisci? Non devi ringraziarmi, basta" -Jane

Ero così contenta che avrei voluto gridare. Tornai alla realtà e al piano messo in atto da Edward riguardo il mio malessere.

"Dov'è Edward?" -Io

"È sceso a prenderti un tè caldo" -Jane- "è riuscito a coprirti benissimo da solo. Vado da Alexia che mi sta aspettando, tu resta qui"

E uscii. Mi lasciai cadere sul mio letto con la faccia soddisfatta. Il prossimo venerdì sarebbe stato il mio compleanno e questo era stato il miglior regalo che potessi ricevere. Mel non sarebbe stata con me e non sapevo quando le avrei dato quel foglio. La porta si aprì ed entrò Edward. Aveva una tazza di tè bollente in mano.

"Ah sei tornata, com'è andata?" -Edward posando il tè sulla scrivania

Lo guardai sorridendo e poi mi alzai per abbracciarlo. Mi strinse a sé.

"Immagino bene" -Edward

"Qui com'è andata?" -Io

"Benissimo. Una volta è entrata Elisabeth e quando mi ha chiesto dove fossi le ho detto in bagno. Ha aspettato qualche minuto per vederti ma alla fine se n'è andata" -Edward

Mi staccai da lui e gli sorrisi.

"Andiamo a mangiare qualcosa, sto morendo di fame" -Io mettendo una mano sulla maniglia della porta.

Venni bloccata.. Dalle sue labbra contro le mie. Non me ne accorsi neanche. Le aveva semplicemente poggiate sulle mie, in un secondo. Con una mano mi teneva il braccio e l'altra era sulla mia guancia. Non sapevo che fare, non me lo sarei mai aspettato. Rimasi immobile, letteralmente. Era stato un breve bacio a stampo, durato qualche secondo. Staccò le sue labbra ma mi rimase vicino. Lo guardavo cercando qualche spiegazione.

"Perdonami, sono uno stupido, sto rovinando tutto" -Edward uscendo

Lo seguii e lo fermai.

"Dana stammi lontana!" -Edward prendendomi il viso tra le mani- "So che non avrei dovuto farlo, ma era da un po' che questo pensiero mi tormentava e adesso ho rovinato tutto"

"La nostra amicizia non è rovinata" -Io

"Appunto.. La nostra amicizia.. Tu mi piaci, perché non lo capisci?" -Edward

Mi superò e continuò per la sua strada.

"Fermati Ed, dobbiamo chiarire" -Io mettendomi ancora davanti a lui- "Io non avrei mai pensato che potesse succedere questo, perché non lo voglio. Ti voglio solo come amico ma non per questo devi starci male.. Mi dispiace"

"Va bene, tranquilla. Amici come sempre" -Edward abbracciandomi

O stava mentendo oppure era sincero, questo non lo capii. Tornai in camera perché avevo lasciato la porta aperta. Presi la chiave e scesi in mensa. Mi misi al tavolo con Jane e Alexia. Edward non c'era. Quando finii mi alzai e chiamai Mel, le raccontai il M&G ma non le dissi del foglio.

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