2.I want.

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Se mi trovo qui in Inghilterra,lontano centinaia di chilometri da tutto ciò che amo e da dove vorrei essere,è colpa della mia severissima madre e delle sue idee circa l'educazione di una ragazza della mia età. Il mio destino è stato deciso un mese fa,la sera in cui avevo intenzione di parlare delle vacanze estive con i miei genitori:una di quelle situazioni che nella famiglia spesso si trasformano in autentiche tragedie,per la sottoscritta.

-No,Azzurra,non se ne parla proprio!-ha dichiarato lapidaria mia madre,appena ho accennato alla possibilità di viaggiare con la mia super zia Emy,per una vacanza al mare.Non ha nemmeno alzato la testa dal tagliere su cui stava affettando i pomodori per l'insalata.Brutto segno,quando mi chiama per nome,rinunciando ai mille diminutivi che s'inventa di continuo:significa che è entrata nella modalità “educatrice implacabile”.

-Però non è giusto,io non posso mai fare nulla!Che male c'è,passare qualche giorno in Sardegna con la zia?-ho insistito.Sapevo già che le possibilità che mi lasciasse libera durante le quattro settimane di luglio in cui lei e papà ancora lavoravano erano scarse.Per questo genere di cose mia madre mi considera ancora una bambina di cinque anni:si aspetta che accetti con gratitudine tutti di organizzarmi la vita,e si stupisce quando dimostro di avere volontà mia in proposito.

Eppure mi ero illusa di avere almeno un minuscolo spazio di trattativa,mi rr

ero aggrappata alla vaghissima speranza di riuscire a spiegarle quanto fosse importante per me partire con la zia.

-Non è una vacanza adatta ad una ragazza della tua età-ha ribattuto lei,che non si lascia impressionare dalle mie suppliche.Il solo fatto che andasse avanti a grattuggiare carote me tre io la imploravo dà un'idea della scarsa considerazione di cui godo in questa casa.

-Mamma,forse non te ne sei accorta,ma non sono più una bambina!Figurati che Federica e Silvana vanno in campeggio da sole,quest'estate...-ho ribattuto,scegliendo di giocarmi il mio asso nella manica.Le mie migliori amiche se ne andavano in vacanza da sole.Un'argomentazione che avrebbe dovuto-nelle mie fantasie-farla capitolare.Poi,realizzando che mia mamma non si sarebbe mai e poi mai fatta convincere dai programmi estivi delle mie amiche,ho aggiunto:-...e comunque sarei sempre con zia Emy-

-Non mi sembra una garanzia sufficiente-ha detto sciacquandosi le mani e guardandomi in faccia per la prima volta da quando era cominciata la discussione.

Era una serata tiepida di inizio estate,dalla finestra aperta entravano gli ultimi raggi del sole che ormai tramontava.

Benché mia madre-preside di un liceo noto per la severità del corpo docente-si dimostri spesso scettica nei confronti del suo stile di vita,per me zia Emy resta sempre un mito!Praticamente tutte le mie amiche mi invidiano a morte,per questa zia.

E hanno ragione!Quasi mi invidio da sola!

La sorella di mio padre lavora in una famosa rivista di moda e la sua vita è un turbine di sfilate,cene mondane,presentazioni.Viaggia continuamente tra Parigi e New York e,ogni volta che la incontro ha storie divertentissime da raccontarmi,regali pazzeschi e un'energia contagiosa;ma stavolta si era proprio superata.

Il sabato precedente siamo andate al cinema insieme.Dopo lo spettacolo mi ha proposto di fare merenda in un bar molto alla moda e,davanti a una tazza di tè freddo mi raccontava dei suoi programmi per le vacanze:un famoso stilista l'aveva invitata a trascorrere tutto il mese di luglio nella sua villa mentre lui avrebbe girato il Mediterraneo in barca a vela.

-Ha detto che era era sa inutile lasciare la casa vuota!-ha spiegato,mentre sgranocchiava un biscotto alla carota.

Per pensare alla sua prossima collezione ha bisogno di tranquillità,e il suo vicino di casa è un discografico:d'estate invita centinaia di persone nell'enorme giardino e feste che durano fino a mattina! In estate,in effetti,se si vuole stare in pace è meglio spostarsi in alto mare...

Stupid Love.❤||Michael Clifford.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora