Psycho Love {Yandere! Reader x Singer! Levi} (Pt.3)

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«Che cosa stai facendo?»

Si voltò all'improvviso e la vide. Aveva i capelli legati in uno chignon, con alcuni ciuffi [c/c] che le ricadevano sulle spalle. A coprire la pallida pelle c'era solo un asciugamano color neve, arrotolato ad altezza seno e che si teneva ben saldo con una mano per non farlo cadere. Le gambe, lisce e perfette, erano lucide e stavano immobili davanti a lui.
Levi alzò lo sguardo dopo quell'attimo di distrazione e le guardò il volto. Le labbra carnose e rosse erano socchiuse dallo stupore. Le guance erano scarlatte a causa dell'acqua calda e del repentino cambio di temperatura. Gli occhi invece, [c/o] e profondi, in quel momento erano fissi su quelli di Levi, non muovendosi nemmeno di un millimetro. Erano vuoti, freddi, magnetici. Nemmeno il corvino riusciva a distogliere lo sguardo, sia per la sorpresa nel trovarla davanti a lui che per una strana attrazione.

«Perché sei lì?- Gli pose un'altra domanda. -Stai forse cercando di scappare via... Da me?»

La sua voce non lasciava trasparire nulla. Stupore, rabbia, tristezza. Niente.
Levi continuò a guardarla senza proferire parola. Ora cosa sarebbe successo? Cosa gli avrebbe fatto? L'avrebbe ucciso?
Impossibile. Non avrebbe avuto la forza talmente era innamorata, secondo Levi.

A quel pensiero, decise di approfittare di questo suo punto debole. Avrebbe puntato sulla propria astuzia nell'utilizzarlo.

«Fammi andare via. Hai detto di amarmi, no? Allora, significa che per me vorresti solo il meglio. E non è di certo facendo così, rapendomi e imprigionandomi, che risolverai le cose. Io non mi innamorerò mai di te se mi tieni chiuso qua dentro. Quindi fammi uscire. Ti prometto che non racconterò a nessuno di te e di quel che mi hai fatto!»

[T/n] lo continuò a fissare imperturbabile, in silenzio. Il corvino non riusciva a capire a cosa stava pensando. Forse l'avrebbe finalmente liberato.

«No.- Rispose brusca. -Mi dispiace, ma non posso lasciarti andare.»

Levi, scosso, cercò di ribattere ma venne immediatamente fermato.

«Tu non capisci? Io ti amo, ti voglio proteggere.»

«PROTEGGERMI DA COSA?! DA CHI?!- Sbottò urlando. -Qui l'unica persona per cui io debba essere protetto, sei tu!»

«TI SBAGLI!» Gridò anche lei. Finalmente il suo sguardo aveva smesso di essere vuoto. Ora però, sembrava sull'orlo delle lacrime mentre con forza stringeva l'asciugamano sul seno. «Io devo proteggerti da tutte loro! Solo io posso farlo!»

«LORO CHI?!»

«DALLE ALTRE TUE FAN!- Ammise la ragazza. -Dalle altre ragazze innamorate di te!»

Levi sussultò, non riuscendo a crederci.

[T/n] cadde sulle ginocchia e appoggiò una mano sul pavimento freddo, iniziando a singhiozzare. Il corvino vide alcune gocce cadere dal suo viso.

«Quelle ragazze però non ti meritano! Molte di loro ti vogliono soli per i soldi o per il tuo l'aspetto fisico! Io invece no! Sono l'unica ad amarti per quel che sei e non per la fama!» Oramai gridava dalla disperazione.

«Come fai a sapere come sono veramente?- Chiese dopo qualche attimo d'esitazione. -Non mi conosci. E se mi conoscessi, cambieresti sicuramente opinione.» Aggiunse quell'ultima frase sovrappensiero.

«No invece! So come sei!» Negò lei alzando improvvisamente la testa verso Levi. I suoi occhi erano lucidi e calde lacrime solcavano ancora il suo bel viso.

«E come lo sai?»

«Perché... Anche io una volta ero come te... Lo capisco da come ti comporti sempre davanti alle telecamere.» Disse con un fil di voce.

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