Strani tagli

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Durante tutto il pasto, io e Theo continuammo a interrogarci su cosa volesse fare Sondra con quella maschera, e perché se la fosse portata via in modo tanto furtivo.

Ma soprattutto, alimentó la nostra curiosità ciò che successe dopo. Io e Theo savamo giocando ad un videogioco, seduti sul divano, ed ecco che sentimmo qualcuno che bussava alla porta come un disperato.

Andammo ad aprire: era ancora Sondra zoppicante.

Entró in casa, e fatto un passo rovinó per terra.

"Cos' é successo?" Chiese Theo, spaventato, chinandosi su di lei

"Aiutatemi!" Pianse la sorella.

Notammo che c'era uno squarcio lungo i pantaloni, ed una grossa ferita sulla gamba.

"Vado a prendere l'acqua ossigenata ed una garza" Ansimò uno spaventatissimo Theo, correndo di sopra "Tu mettila sul divano"

Obbedii, presi tra le braccia il piccolo corpo e lo posai delicatamente sul sofá.

"Sondra, che ti é successo?"

"A..." iniziò a dire e si interruppe

"Cosa?"

Non capivo, era molto spaventata

"Nulla, mi é caduto il coltello mentre cucinavo" sussurrò con lo sguardo basso.

Non ci credetti: quello squarcio era molto profondo, e lungo almeno 15 centimetri, non poteva essere stato procurato da un coltello caduto.

"Forza, dimmi che ti è successo"

Non rispose e continuó a piangere.

Finalmente, arrivó Theo con il necessario per curare la sorella.

"Dice che gli é caduto un coltello mentre cucinava" Riferii

"Sondra" la quardó lui, serio "non avresti un taglio del genere"

"É successo cosí" Pianse lei.

"Aspetta" dissi io "Mentre tu la curi, io vado a parlare con Alvin"

"Nooo!" Gridó Sondra, Ma Theo la ignoró.

"Daccordo" rispose "credo che sia in casa"

Percosi velocemente la strada di ritorno da casa Huxtable a casa mia ed in meno di un minuto suonai a casa di Sondra.

"Chi è?" Rispose la voce di Alvin dal citofono.

"Sono Mario, fammi salire"

"Ciao Mario! Scusa ma ora non posso"

"Ma é importante! Sondra si é fatta male!"

Aspettai una risposta, ma nulla. Non rispose piú. Provai a citofonare di nuovo, e di nuovo. Nulla, invano.

Era abbastanza preoccupato, quella storia era veramente poco chiara.

Ad Alvin non importava niente se sua moglie si era fatta male? E soprattutto, come aveva fatto lei a procurarsi quel taglio? E, ah, giusto, perché non voleva dirlo?

C'erano un po' domande a cui non c'era alcuna risposta, e tutto cio era molto strano.

Tornai a casa Huxtable e notai che il problema di Sondra era stato risolto e ora la ragazza sedeva con la gamba fasciata, piú tranquilla.

"Theo, ti devo parlare"

Lui annuì e mi seguì in cucina.

"Alvin non voleva aprirmi"

"C'é qualcosa sotto che noi non sappiamo" commentò Theo

"Questo é chiaro"

Pensavo a cosa avrei potuto fare, ma era una strana situazione.

"Le possibilità sono due" esposi "riusciamo a far dire la verità a Sondra oppure dobbiamo farci un giretto a casa sua"

"Ma non possiamo!"

Capivo il senso di discrezione di Theo, ma non era una situazione in cui si poteva essere schizzinosi, forse c'era un pericolo.

"Si, Theo, non sappiamo se sotto c'è qualcosa di pericoloso"

"Bhe non sappiamo se c'è sotto qualcosa di pericoloso"

"Bhe hai anche ragione..."

"E poi Sondra e Alvin sono i miei due vicini di casa, sarebbe anche semplice"

"Ma una volta entrati in casa cosa ti aspetti di trovare?"

"... Se lo sapessi non ci sarebbe bisogno di andare a controllare"

La famiglia HuxtableDove le storie prendono vita. Scoprilo ora