Prologo

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Ognuno di noi ha un'armatura, più o meno resistente. Ci protegge, ci rende distanti dalla vita, dalle emozioni. Le emozioni si tutte proprio tutte. Di emozioni ne esistono tante, la vita è un'emozione continua direbbero i filosofi di altri tempi, ma oggi? Oggi di emozioni ce ne sono poche e quelle poche che ci sono sono tristi. Oggi governa la tristezza, il disagio, l'orrore.

Sono cambiate, noi siamo cambiati nel tempo. Anticamente i poeti dedicavano poesie alle loro muse piene d'emozioni, oggi i poeti contemporanei dedicano le canzoni piene d'odio. Un odio contro la vita.

Non sono state dimenticate, sono solo considerate scontate. I ragazzini di oggi vogliono essere grandi, vogliono comportarsi da grandi. Grandi si diventa vivendo, emozionandosi. E' una malattia. La gente ha smesso di pensare, di provare emozioni, di interessarsi alle cose; nessuno che si appassioni o creda in qualcosa che non sia la sua piccola, dannata, comoda mediocrità. Non è giusto, non si può credere che non servino. I ricordi forgiati sulle emozioni creano la vita, crea la felicità.

Molte spesso ci dimentichiamo come siamo fatti, che abbiamo una logica, che abbiamo emozioni. Ogni persona con cui ci confrontiamo è più simile a noi di quello che pensiamo. Anche lei è fatta di emozioni.

L'emozione più pura è l'amore. Esistono diversi tipi di amore, l'amore per un animale, l'amore verso un'amica e poi c'e quel tipo di amore. Quell'amore che si scombussola la vita, quello che ti prende e ti rompe tutta l'armatura che ti sei creato. Questa è la mia storia, una storia d'amore, uno di quelli amori dolci, creato da sguardi, carezze e viaggi. Creato da messaggi condivisi, pieni di emozioni.

Crepe d'armaturaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora