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Mark:

Perché doveva essere lui? Di fronte a me c'era l'unico e solo Kim Namjoon che mi guardava come se fossi un alieno. Rapidamente tolsi la mia ecografia dalle sue mani e sperai che non corresse da Jackson.

C'erano così tanti ragazzi nella squadra di nuoto, ma ovviamente doveva essere uno degli amici più cari di Jackson ed ero abbastanza sicuro che gli avrebbe detto che aveva scoperto che ero incinto e Jackson avrebbe saputo che era suo figlio.

"È Jackson, giusto?" Namjoon mi chiese e si guardò attorno per assicurarsi che nessuno ci fosse intorno. Sospirai e annuii perché ero sicuro che lo sapesse. "Me lo aspettavo che Jackson mi avesse mentito, non sembri una troia." Disse.

"Per favore, non dirglielo, non è comunque necessario." Dissi silenziosamente. Il più alto alzò un sopracciglio e mi guardò interrogativo. "Sto per abortire" Risposi alla domanda inespressa. Sospirò.

"Dai vieni." Il più giovane mi fece segno di seguirlo. Ero un po' confuso, ma decisi di fare ciò che voleva. Si avvicinò a una delle panche vicino alla piscina e si sedette. Feci lo stesso e mi sedetti accanto a lui.

"Perché vuoi abortire?" Domandò e rimasi sorpreso dalla sua domanda. "È di Jackson. Non ci piacciamo l'un l'altro e mi ucciderà se lo scoprirà." Risposi con un profondo sospiro e chiusi gli occhi per un momento.

"So che pensi che Jackson sia un cattivo ragazzo." Non gli diedi il tempo di andare avanti. "So che è cattivo, mi bullizza ed è anche pronto a picchiarmi" Dissi, diventando un po' turbato, non poteva dirmi che Jackson era un bravo ragazzo o qualcosa del genere.

"Jackson è un idiota e credimi, come suo amico so davvero di cosa sto parlando." Cominciò e rise piano. "Ma..." il giovane ricominciò e io lo guardai. "Ma cosa?" Chiesi, in attesa di una risposta.

Namjoon mise la sua mano sul mio braccio. Lo guardai confuso. "Vuoi veramente incolpare tuo figlio per gli errori del padre?" Mi chiese in tono serio e potei fissarlo come un idiota.

Mi aspettavo molto, soprattutto da qualcuno come lui, ma non avrei mai pensato che potesse essere così serio. "Perché dici questo? Sei amico di Jackson, dovresti dirmi di abortire." Dissi ancora sorpreso.

"Sì, sono suo amico. Ma anche Jackson ha commesso un errore. Entrambi avete dimenticato di usare la protezione. Ora il bambino è lì e lo stai portando. Quindi se lo vuoi, puoi tenerlo, e Jackson deve assumersi la responsabilità di ciò che ha fatto." Il più alto spiegò.

Namjoon aveva ragione su tutto ciò che diceva. Ero io quello che era incinto, era il mio corpo e mia era la decisione. E Jackson non poteva infastidirmi per avere un aborto solo perché aveva paura delle responsabilità.

All'improvviso, sentii le lacrime che mi rigavano le guance e l'altro ragazzo mi guardò. "Ho fatto qualcosa di sbagliato? Mi dispiace." Si scusò rapidamente ma gli feci un sorriso. "Non preoccuparti, solo gli ormoni." Spiegai.

Sorrise e guardò in basso sullo stomaco. "So che non vuoi tenerlo perché hai paura di Jackson, ma non devi preoccuparti. È un idiota, un enorme idiota, ma non è un mostro." Si alzò.

"Pensa a quello che vuoi veramente." Mi diede un leggero strattone al braccio e mi lasciò solo. Presi un fazzoletto di carta e asciugai le lacrime via, ma sempre più spesso cadevano e non sapevo nemmeno perché.

Non ero triste. Le cose che Namjoon mi aveva detto erano esattamente quelle di cui sembrava ne avessi sempre avuto bisogno. Il bambino era innocente. Non aveva fatto nulla di sbagliato. No, Jackson e io avevamo commesso degli errori.

Eravamo quelli che avevano bevuto troppo, eravamo quelli a cui non importava ed eravamo quelli che avevano fatto sesso. A nessuno di noi due era permesso incolpare il nostro bambino non nato, per la nostra stupidità.

Presi una decisione e stavolta era assolutamente quella che volevo. Avrei tenuto il mio bambino, non importa cosa Jackson avrebbe detto quando l'avrebbe scoperto. Mio figlio non avrebbe pagato per i nostri errori. Avrebbe continuato a vivere.

Positive?! || Markson [ITA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora