Positive?! || Markson [ITA]

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Mark:

Mi svegliai con la faccia seppellita nel morbido cuscino su cui avevo dormito, e tirai la coperta più vicino al mio corpo. Tutto era così caldo e sperai che non mi sarei mai dovuto alzare, ma sfortunatamente dovevo.

Aprii lentamente gli occhi e sorrisi quando sentii la mano calda di Jackson posata ancora sulla mia pancia. Il suo pollice stava dolcemente accarezzando la pancia sotto la mia maglietta. Respirava con calma e probabilmente stava dormendo.

Spinsi con attenzione la coperta dal mio corpo e scesi dal suo letto molto comodo. Il calore lentamente lasciò il mio corpo e rabbrividii quando i miei piedi incontrarono il freddo pavimento della sua stanza.

Uscii silenziosamente dalla stanza e mi assicurai di non svegliare Jackson. In realtà volevo stare nel letto, ma il bambino si era sdraiato in un posto sfavorevole, cosa che mi disturbava per andare al bagno.

Camminai velocemente sul corridoio del bagno e chiusi a chiave la porta. Per fortuna ero l'unico sveglio e nessuno era lì dentro, cosa che mi dava la possibilità di occuparmi dei miei affari.

Mi lavai le mani quando finii e mi guardai allo specchio e rimasi piuttosto sorpreso. I miei capelli erano quasi neri, perché non potevo tingerli a causa del bambino.

Mi lavai la faccia con l'acqua fredda e i denti, la solita routine mattutina. Sapevo che avevo ancora tempo prima di prepararmi, ma chi sapeva quando Jackson e la sua famiglia avrebbero avuto bisogno del bagno.

Mi asciugai la faccia con un asciugamano prima di lasciare il bagno per tornare nella stanza di Jackson. In realtà potevo anche andare nella mia stanza, ma dovevo ammettere che volevo stare con lui ancora per un po' di tempo.

Ritornai in camera e nel letto di Jackson. Era decisamente troppo presto per prepararmi per la scuola, così decisi che sarei rimasto qui in questo comodo letto e mi sarei goduto il calore attorno a me.

Stavo per sdraiarmi di nuovo quando vidi qualcosa fuori da sotto il materasso. Sembrava un pezzo di carta o qualcosa del genere. Cosa potrebbe essere? E cosa ci faceva sotto il materasso?

Lo estrassi con attenzione. C'era qualcosa che Jackson voleva nascondere? Dubitavo che avrebbe messo qualcosa sotto il suo materasso se non era qualcosa che nessuno avrebbe dovuto vedere.

Girai il foglio e fui più che sorpreso di vedere un'immagine di un'ecografia, la mia per la precisione. Era quella che gli avevo dato nella speranza che avrebbe iniziato a provare sentimenti per il nostro bambino.

Un sorriso crebbe sulla mia faccia. Non l'aveva buttata via. Invece l'aveva nascosto sotto il materasso. Non saprei dire esattamente perché, ma il fatto che ce l'avesse ancora mi rese felice e mi diede speranza per la nostra piccola famiglia.

Il suono di una coperta gettata da parte mi fece guardare Jackson, che doveva essersi svegliato durante gli ultimi minuti. Sembrava ancora un po' assonnato e i suoi capelli erano estremamente disordinati.

Sbadigliò rumorosamente e si stiracchiò la schiena. "Buongiorno." Dissi felicemente, cosa che gli fece alzare gli occhi. "Giorno." Mormorò stancamente. Sorrisi un po' e mi sedetti dall'altra parte del letto.

Il biondo mi guardò silenziosamente per un momento quando l'immagine tra le mie mani catturarono i suoi occhi. "Dove l'hai trovata?" Mi chiese nervosamente e improvvisamente sembrò completamente sveglio.

"L'ho trovata sotto il materasso quando sono tornato dal bagno. Perché l'hai nascosta lì? A causa dei tuoi genitori?" Gli dissi, lui mi guardò e annuì lentamente, un lieve rossore apparvero sulle sue guance.

"Principalmente sì. Ma anche a causa dei ragazzi. Sanno del bambino, ma non volevo che nessuno sapesse che stavo iniziando ad interessarmi al bambino. Mi avrebbero messo sotto pressione." Sospirò.

"Non è che non volessi dirti che voglio prendermi cura del tuo bambino. Volevo solo essere pronto, da solo." Spiegò. Capivo perfettamente di cosa stesse parlando.

Ero stato in una situazione simile. All'inizio non l'avevo detto a nessuno perché volevo chiarire le cose da solo, sebbene Jinyoung lo avesse già scoperto.

"Ti capisco ed è meglio che tu abbia aspettato fino a quando non fossi pronto per tutto. Siamo sicuri di quello che vogliamo fare e possiamo lavorare insieme". Sorrisi e posai la mia mano sulla sua.

Il più giovane mi guardò per qualche istante prima che prendesse la mia mano tra le sue e mi sorridesse. Sapevo che ci sarebbero stati momenti difficili in futuro, ma sapevo anche che eravamo su una buona strada per diventare amici.