Sorelle nell'anima

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SOFIA

Sono ormai le cinque e mezza, abbiamo girato in lungo e in largo tutto il parco e penso che sia arrivata finalmente l'ora di andare verso il mare.

Guardo il mio uomo, e indicandogli l'orologio, gli faccio capire che è giunto il momento di mettere in pratica la seconda parte di questa giornata speciale. Mi risponde con un occhiolino, infine, attira l'attenzione di tutti con un annuncio: «Forza ragazzi, la festa per oggi è finita, ci conviene andare. Vi ricordo che alle sei qui chiude tutto.»

Torniamo verso le nostre auto, stavolta nello stesso ordine in cui dovevamo partire, mentre Alex continua a elogiare l'Audi di Federico. I ragazzi e le automobili, davvero non capisco cosa ci trovino di così interessante da parlarne per ore.

Parcheggiamo in una via che costeggia la spiaggia. Anche se siamo solo a Maggio c'è molto movimento in giro e ci sono un sacco di persone che giocano a racchettoni e beach volley. Ci riuniamo per fare una passeggiata lungo il bagnasciuga, mano nella mano coi nostri ragazzi. Sono quasi le sei e mezza quindi niente bagno per stasera. Inoltre ci aspettano al ristorante per le otto e mezza, bisogna che ci diamo una mossa.

Federico abbraccia Teresa e Giulio tiene Elena per mano. Wow, il ragazzo fa progressi.

Anche se la mia amica non me ne ha parlato apertamente, credo proprio che si siano raccontati il loro passato, li vedo rilassati, felici e lei mi sembra serena, in pace.

Chissà se avrà preso una decisione. Non riesco a credere che se ne possa andare, proprio ora poi, che le cose tra di noi... ah, ma che importa. È sempre stato il suo sogno, ed è giusto così.

«Tesoro.» La voce di Enrico mi riporta alla realtà. È fermo davanti a me, mi scosta una ciocca dietro l'orecchio, il suo solito sorriso dolcissimo in viso. «Sei sempre pensierosa ultimamente. C'è qualcosa che non va di cui non mi hai parlato?»

Scuoto la testa, gustandomi la sua carezza. Prendo la mano nella mia e la bacio, come per ringraziarlo di essere la persona migliore del mondo, di essere mio.

«No, sono solo stressata per la fine della scuola. Nulla di più, nulla che tu non sappia» rispondo mentre lo abbraccio. A lui racconto sempre tutto, non esistono segreti tra di noi, non potrei mai. Enrico mi completa, mi fa sentire al sicuro, più forte.

Passeggiamo sulla riva bagnandoci i piedi, e subito ringrazio il cielo di non aver avuto voglia di fare un bagno, l'acqua è gelata, sarei potuta morire ibernata! Chiacchieriamo allegramente su come potremmo concludere la serata, ascoltando divertiti le idee di Elena e Terry, che ignare continuano a fare programmi.

Giulio ha già organizzato tutto, stupendoci come non mai: ha uno zio qui che possiede un ristorante con qualche camera che tra poco sfutteremo per cambiarci prima di cena. Quando ce l'ha proposto l'altro giorno sono rimasta letteralmente a bocca aperta. Si vede proprio quanto ci tiene a rendere il compleanno di Elena indimenticabile, e non potrei essere più felice di così. Alex si ferma un attimo, rivolto verso il mare aperto abbracciando Andrea, scrutando l'orizzonte. Restiamo imbambolati come lui a osservare il tramonto. Ammirare il sole che si tuffa tra le onde è una delle cose che preferisco al mondo. La natura è meravigliosa e sempre nuova, incantevole. Il cielo ha delle tonalità pastello che farebbero invidia al più bravo dei pittori, il rumore dei flutti è così rilassante da proiettarti per un po' in un sogno. Mentre Enrico mi sussurra all'orecchio quanti tramonti come questo potremmo vedere quest'estate in vacanza, Elena mi distrae poco più avanti di me, stringendosi a Giulio, guardandolo con un'aria sognante che non le vedevo in viso da un mucchio di tempo.

«Tu di sicuro sapresti riprodurre alla perfezione questo momento» dice facendolo voltare verso di lei. Il sorriso con cui le risponde e la stretta che le riserva non hanno bisogno di spiegazioni. Giulio è la scelta giusta, ovunque andranno, qualunque cosa vorranno fare.