Sorelle nell'anima

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TERESA

Ballo felice accanto a mia cugina e alla coordinatrice, che non toglie gli occhi da dosso all'insegnante spagnolo. Quella donna è fantastica. Il mio uomo balla nella sua postazione accanto al suo amico. Se possibile è ancora più bello questa sera e quando mi ha dato la coppa per poco non svenivo. Ce l'ho fatta! Ho vinto, tutto! La gioia è incontenibile, per una volta grido anche più di mia cugina. Jean viene al mio fianco e balliamo insieme mentre Andrea balla con Michelle sulle note di Uptownfunk. Quanti ricordi mi porta questa canzone, ma stasera voglio solo divertirmi. Qualcuno improvvisa dei passi di break dance e presto ci allarghiamo per far spazio. Ormai sono tutti scatenati e fanno richieste a Steve e Federico che li accontentano in tutto. Ben presto Penelope e Carmen iniziano a ballare a loro modo sulle note di El mismo sol sono così belle da vedere, un incanto, e ovviamente Jean sa ballare anche quello. È davvero incredibile.

All'improvviso mi viene in mente una cosa... cavolo sono capace anch'io di ballare il latino. Vado in consolle e chiedo una cosa a Steve che mi risponde col pollice in su, poi prendo Federico per mano e lo porto in mezzo alla pista mentre partono le note di Bailamos. Lui si blocca quando mi avvicino e prendo posizione.

«No piccola, questo no» protesta. Ma io sono già al ritornello " te qiuero amor mio" e inizio a condurre. Mi guarda con un sorriso stupido ma mi segue, sapevo che se lo ricordava. Finisce la canzone e mi stringe tra le sue braccia strofinando il naso contro il mio.

«Sei tremenda. C'è qualcosa che non sai fare?», chiede mentre riprendiamo fiato. Inclino la testa di lato facendogli un'espressione furba.

«A essere onesta dovrei ringraziare la tua Chiara per le lezioni di ballo. Sapevo che ne eri capace, anche se fingevi che non ti piacesse» lo canzono, ricordando che litigavano sempre perché si pestavano i piedi.

«Era una vera frana, non faceva altro che pestarmi. Tu invece eri bravissima» ricorda con un sorriso.

«Solo perché Davide stava attento, altrimenti la sorella avrebbe sgridato anche lui» ribatto scoppiando a ridere. Il ricordo di quell'arpia oggi ci fa sorridere, ma all'epoca era proprio una spina nel fianco. Per fortuna è tutto finito. Guardo gli occhi del mio amore e capisco che sta pensando alla stessa cosa. Appoggio la fronte alla sua, assaporando i brividi che il toccarlo mi provoca.

«Credo proprio che l'unica cosa che non sapevo fare me l'abbia insegnata tu» sussurro col più dolce dei sorrisi. Basta pensare a Chiara e Davide, anche se forse senza di loro non saremmo qui. Fede sorride e vedo che ha capito.

Mi lancia in una giravolta e appena ripresa tra le sue braccia mi fa inarcare la schiena all'indietro, proprio come durante le lezioni di ballo. Mentre mi fa risalire per appoggiarmi al suo petto, mi segue sfiorando la mia pelle con le sue labbra.  La prima volta che lo ha fatto sono rimasta ammaliata, senza fiato. Quasi un anno dopo non è cambiato nulla. Sono rapita dal suo sorriso, da come si morde il labbro mentre mi fissa. Mi legge dentro, lo so, è sempre stato così.

«Dovrei insegnarti ancora un pochino, mi sa» dice un secondo prima di appoggiare le sue labbra alle mie. Lo amo, punto.

FEDERICO

Quella maledetta sveglia continua a suonare, ma decido di ignorarla.  Resto immobile col mio amore tra le braccia. È arrivato il momento di lasciarla tornare a casa, e non voglio. Dorme profondamente, nuda, al mio fianco. Pare un angelo. Lei che è così timida, riservata, speciale. Si fida completamente di me, e me lo prova ogni volta che si lascia toccare. La amo così tanto. Tengo la testa appoggiata sul suo petto che si muove sereno, regalandomi il battito del suo cuore. Penso che appena alzati da qui, non la rivedrò per un paio di mesi e subito un nodo mi si forma in gola. La stringo un po' di più facendola muovere mentre la sveglia suona di nuovo e questa volta la sente. Cerca di spostarsi per spegnerla, ma con me addosso non ci riesce. La sento sbuffare.