31

68 2 0
                                    

FEDERICO

Scendo la scaletta dell'aereo quasi di corsa. Non vedo l'ora di rivederla, di sprofondare il viso tra i suoi capelli morbidi. Finalmente è tutto finito, ora potrò stare con lei senza più problemi. Ho già dei contatti per un nuovo lavoro, un nuovo inizio insieme, ma la cosa che più mi preme ora è stringere la mia ragazza tra le braccia. Arrivo nella sala d'attesa e la vedo cercarmi tra la folla, in trepidazione, con le mani nelle tasche posteriori dei jeans, quelli aderenti che adoro. Indossa la maglietta con la bandiera dell' Inghilterra, la stessa che portava quando l'ho conosciuta. Quanta strada abbiamo fatto, era destino che ci incontrassimo, che le nostre vite si intrecciassero. È passato un anno da quando le nostre strade si sono incrociate, ma la nostra unione è sempre più forte, me la sento nelle vene, impossibile vivere senza. Si morde il labbro guardandosi attorno, è stupenda e l'aria preoccupata la rende adorabile. Mi sento proprio il ragazzo più fortunato del mondo. Allungo il passo e vado da lei. Vedo il suo viso illuminarsi quando si accorge della mia presenza, il suo sguardo mi tiene incollato a sé, sono perso nella marea di sensazioni che provo passo dopo passo. Resta immobile, in attesa. Mi fermo davanti a lei, occhi negli occhi, col fiato corto.

«È finita?», chiede con un filo di voce. L'emozione che traspare dal suo tono.

«Finita! Sono a casa.» Si rilassa all'istante e mi abbraccia forte come se potessi scappare. Appoggia la testa sul mio petto mentre la stringo a me, il volto tra i suoi capelli ad abbeverarmi del suo profumo dolcissimo. Non desideravo altro che questo istante di pace. Io e lei, insieme. Sposta il viso e mi guarda con gli occhi umidi, sfiorando la mia guancia con la mano. Le sollevo il mento e mi sporgo verso le sue labbra. È il momento più bello che potessi immaginare. Mi manca quasi la terra sotto i piedi. Il mio sogno più bello è divenuto realtà.

«Dovremmo andare a casa. Sono io quella che deve partire stavolta, ma solo per una settimana, ce la farai?» chiede sorridendomi dopo aver spostato appena la sua bocca dalla mia. Annuisco ma non mi muovo da questa posizione, il suo corpo contro il mio è la cosa più bella ed eccitante del mondo. Torno a baciarla senza curarmi del via vai di gente che ci schiva, fregandomene di dare spettacolo, gustando appieno questo istante di puro pace.

Dopo un po' si scosta da me e prendendomi per mano usciamo dall'aeroporto. Il sole picchia forte e fa caldo, tanto caldo. Mamma mia, da quanto non sentivo un calore del genere? I raggi mi bruciano gli occhi, e in questo istante maledico il fatto di non essermi tenuto a portata di mano gli occhiali da sole. Ci inoltriamo nel parcheggio gremito, fino a un'auto rossa fiammante. Terry punta il telecomando e quella si apre. Non ci credo, la mia ragazza con la sua macchina. Com'è che riesce sempre a fare ciò che dice? Sorrido come uno stupido mentre mi lascio scappare un fischio di approvazione. Apre il bagagliaio inclinando il capo da un lato, lo sguardo furbetto di chi la sa lunga.

«Ti piace? È il regalo dei miei per il mio compleanno, anche se in anticipo. È usata, ma del mio colore preferito: rosso, come la passione» spiega orgogliosa.

«E la sai anche usare?», la prendo in giro. Per tutta risposta si mette le mani sui fianchi. «E tu vuoi tornare a piedi?», chiede trattenendo una risata.

«No, grazie, sprecherei un sacco di tempo prezioso, mentre non voglio più stare nemmeno un minuto lontano da te» ribatto depositandole un bacio sulle labbra. I suoi occhi brillano di gioia, una vera meraviglia. Metto il mio bagaglio nel baule notando un trolley blu. «E questa valigia?» chiedo curioso chiudendo il portellone.

«È mia. Devo partire domattina per Parma, ti ricordi della fiera? Stasera pensavo di dormire da Andrea per far prima» mi spiega mentre saliamo in auto.

«Se vuoi vi posso accompagnare io.» In questo istante farei qualunque cosa per passare dell'altro tempo con lei e poi sono curioso di vedere cosa le aspetta in fiera. E chi.

Sorelle nell'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora