Sorelle nell'anima

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JEAN

L'aria fresca della notte mi pizzica il viso. Cammino al fianco di Teresa per prendermi un attimo di pausa da Giorgia che mi sta mettendo davvero in difficoltà. Appena il fratello si allontana le sue avance si fanno più pressanti. Mi fa piacere tutto questo, devo ammetterlo, ma lei è la sorellina di Enrico e io, dopo questa vacanza, me ne tornerò in Francia a inseguire i miei sogni. Per quanto sia tentato, non posso spezzarle il cuore. Non posso e non voglio. Voglio bene a questi ragazzi e l'ultima cosa che desidero è deludere le loro aspettative o lasciare un brutto ricordo di me.

Teresa non me lo perdonerebbe mai. E per me, lei è importante.

Voglio far parte della sua vita, poter correre in suo soccorso quando ha bisogno, avere una nuova occasione per confrontarmi con lei, lavorare al suo fianco. Lei è come una musa, un motivo per migliorarmi e puntare sempre più in alto. La sua determinazione nel raggiungere i suoi obiettivi è una delle cose che ho apprezzato fin da subito, insieme alla sua sincerità e alla sua dolcezza.

Non dice una parola, lo sguardo fisso davanti a sé. Procede a passo svelto come se avesse fretta.

Un fischio proveniente dall'altro lato della strada mi fa voltare. Alcuni ragazzi ci osservano curiosi. Mi avvicino a lei e le cingo le spalle con un braccio, rivendicandone il possesso, sperando di far capire a quegli stolti che si devono fare i fatti loro. Non permetterò a nessuno di rovinare questa serata.

«Grazie. Sei gentile.»

Teresa appoggia la sua mano sopra la mia e la stringe leggermente. In uno slancio di tenerezza l'avvicino di più e le lascio un bacio sulla tempia.

«Non voglio che qualcuno ti turbi. Devi pensare a una cosa sola stasera e io sarò qui per aiutarti, come i tuoi amici.» Un'affermazione che pare una promessa. Le voglio bene. Ormai è inopinabile.

«Guarda che Giorgia potrebbe rimanerci male se mi coccoli di nuovo» dice sottovoce. Il suo sorriso è di ammonizione e la dice lunga su ciò che vorrebbe dirmi.

«Lo sa benissimo che per me ci sei prima tu. E la tua felicità mi sta a cuore più di ogni altra cosa.» Non posso nasconderlo. Se dovessi scegliere tra mille persone a cui affidare la mia vita, sceglierei sempre lei.

«Jean.» La sua mano stringe di più la mia.

«Chérì, ti prego ascoltami bene. So cosa ti lega a quel biondino e ho capito che è ciò che desidero anche per me. Nulla toglie che il nostro legame sia speciale e che per me resterai sempre una persona importante. Confesso che tutte le attenzioni di Giorgia mi fanno piacere, non posso negarlo. Non mi ero mai trovato in una situazione simile e devo ammettere che la trovo affascinante. Ma non credo sia il momento adatto. Tanto meno credo che Enrico approvi.» Alzo le spalle per concludere e per strapparle un sorriso.

«Prometti che farai sempre il gentiluomo con lei?», chiede sollevando il mignolo. Sorrido a quel gesto, come ho sempre fatto ogni volta che abbiamo sigillato un accordo.

«Promesso.» Stringo il suo dito nel mio e mi gusto la sua risata.

«Sai, sei sempre così dolce che a volte... ho paura che tu...»

«Io cosa? Che possa soffrire perché spero ancora di far breccia nel tuo cuore? Davvero mi credi così sciocco e sconsiderato?» Esprimo il mio pensiero d'un fiato non perché sia arrabbiato, ma perché deve capire e prenderla in contropiede mi dà un certo vantaggio. «Te lo ripeto di nuovo, nel caso non ti fidassi di me. Non sono nato ieri e comprendo perfettamente la situazione. Ma nulla toglie che mi sia affezionato a te e che la tua presenza nella mia vita sia...»

«Speciale.» Finisce lei al mio posto. «Lo è stato e lo sarà sempre. So che posso contare su di te, e tu su di me.»

Annuisco e le sorrido. Qualunque cosa accada, avrà sempre un posto di riguardo nel mio cuore.