ENRICO
Il mio tesoro entra nella camera col sorriso più raggiante che le abbia mai visto. Ci sono anche i suoi stamattina, e come al solito mi baciano e abbracciano.
Suo padre tiene in mano un bicchiere di carta con della cioccolata calda. Viene dalle macchinette di servizio, e non è un granché, ma è un bel gesto che fa sempre quando mi viene a trovare, anche se non potrei berla. Sofia si siede sul mio letto, accanto ai piedi, si leva le scarpe e incrocia le gambe per stare comoda, nonostante le proteste della madre che le fa notare quanto sia poco educato. Fa spallucce rispondendo con un buffo "tanto sono di casa qui" e una linguaccia birichina.
Apre una cartella del telefono e mi mostra la bellissima giornata passata in montagna, profondendosi nel racconto nei minimi dettagli. Rimarcando il suo apprezzamento nei confronti di Alessandro e del suo stupore riguardo al comportamento di Giulio. Poi mi racconta con occhi tristi del fratello perso di Alex, del quale nemmeno io sapevo nulla. La sua espressione muta parecchio mentre me ne parla e il mio pensiero non può che andare al mio amico che, dal canto suo, quando non riesce a passare in ospedale, mi chiama o mi messaggia. Forse era anche questo il motivo che lo ha spinto a stare vicino alla mia Sofia facendole coraggio ed evitando di lasciarla sola. Dio, quel ragazzo è eccezionale.
Infine cerca di spiegarmi del bellissimo regalo fatto a Teresa e che, tempo permettendo, Federico sarebbe passato a trovarmi prima di tornare a Londra.
Rido così tanto dal suo racconto che sono costretto a tenermi le costole con le mani, immaginandole in mezzo alla neve come dei bimbi piccoli. Mi riprometto di tornare in quel luogo bellissimo appena ce ne sarà occasione, ripensando all'incontro con lo specialista e il fisioterapista. Tra una decina di giorni, potrò finalmente tornare a casa. Hanno già stabilito la cura da seguire e predisposto gli appuntamenti per la riabilitazione.
Il capitano della caserma è passato l'altro giorno, anche se lo ha sempre fatto da che sto qui, ma la sua notizia mi ha rincuorato come poche cose in questo periodo.
Mi aspettano a braccia aperte, e poco importa se ho perso un sacco di ore di corso. I risultati ottenuti prima di Natale hanno fatto sì che i dirigenti accogliessero la sua richiesta di farmi proseguire come se non fosse successo nulla. Qualche esame e prova di recupero e potrò ricominciare tutto da dove lo avevo lasciato.
Alla notizia, Sofia mi stringe forte, come se le avessi fatto il più bello dei regali.
In questo istante mi sento sollevato, forse questa brutta avventura, sta davvero volgendo al termine e potrò gettarmi tutto alle spalle.
FEDERICO
Ricontrollo la valigia e la chiudo, sperando che questa sia l'ultima volta.
«Allora? Non vuoi proprio raccontarmi nulla della creatura che ti ha rubato il cuore? Matilde ha avuto la fortuna di vederla, perché io no?», sbotta fingendosi offesa. La guardo con un sorriso sbilenco e lei mi sorride, comodamente seduta sul mio letto.
«Mammaaa, non credi che sia un po' cresciuto per raccontarti dei fatti miei? E poi Matilde è la proprietaria di quel posto, sarebbe stato impossibile non incontrarla. Inoltre mi avrebbe dato il tormento, proprio come te» rispondo alzando gli occhi al cielo, quando vuole sa essere proprio impicciona.
«Dai, tesoro, ti ho visto solo due secondi venerdì e poi ti vedo ora. Deve essere proprio fantastica per farti fare avanti e indietro solo per San Valentino. Prima non ti eri mai fatto molti problemi se non ci vedevamo, non sei tornato nemmeno per Natale.»
La vedo ridacchiare, capendo che non si è arrabbiata per la mia decisione, ma da come mi guarda, capisco che non ho scampo, devo per forza raccontarle qualcosa.
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Sorelle nell'anima
RomanceSorelle nell'anima racconta la storia di quattro ragazze diverse tra loro, unite da una profonda amicizia. Racconta dei loro sogni, delle loro difficoltà, delle loro paure, del modo di affrontare tutte le avversità che la vita può riservare. T...