Capitolo 8

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Se saprai starmi vicino
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi"
in mezzo al mondo
e insieme al mondo piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo.
Se il tuo corpo canterà con il mio
perché insieme è gioia.
Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.
****

<<Questa è di Giulia>> afferma Jessica sorridendomi. Le sorrido di rimando e afferro lo scatolone della mia pizza sedendomi accanto a Derek al tavolo mentre James e Jessica prendono posto di fronte a noi. Un profumo squisito ha invaso la nostra piccola cucina e sono felice che la sensazione di nausea si sia affievolita così da poter mangiare con appetito.

<<Che gusto è la tua pizza?>> chiede Derek curioso sbirciando all'interno del contenuto del mio scatolone. Ma non mi concede il tempo di rispondere perché non appena la vede aggrotta le sopracciglia confuso e al contempo schifato.
<<Perché a Giulia avete preso questa pizza?>> chiede con voce schifata saettando il suo sguardo da James ai vari ortaggi e verdure che sovrastano la mia pizza.
Tento di mascherare un risolino portando alle labbra il mio bicchiere di coca-cola mentre James fa spallucce.
<<Perché Giulia è vegetariana>> risponde con ovvietà Jessica regalando un lieve sorriso a Derek, il quale per tutta risposta mi rivolge uno sguardo sbalordito.
<<Sul serio?>> mi chiede confuso e io mi limito semplicemente ad annuire. Mi poggia un leggero bacio sul naso schiudendo le labbra in un sorriso. Rimango sorpresa da questa tenera dimostrazione d'affetto in pubblico e mi sento leggermente imbarazzata costatando che abbiamo gli occhi di James puntati addosso con un sorriso sghembo stampato sul volto.

È contento per il suo migliore amico. Glielo leggo in quello sguardo furbo e nella sincerità che attraversa i suoi occhi quando si sofferma a guardare Derek o quando lo definisce fratello. Ricordo ancora quando mi ha raccontato come si sono conosciuti all'asilo e ho immaginato un Derek bambino impacciato portare una scatola di colori al suo compagno, una scena che mi ha fatto sorridere ma che è stata in grado di commuovermi. So che James starà sempre dalla sua parte, so che se è necessario lo difenderà con i denti e con le unghie, so che farebbe di tutto per vedere il suo amico felice.

Continuiamo a mangiare mentre scherziamo insieme e io non perdo occasione di smarrirmi nella risata di Derek che ho sempre trovato adorabile. Anche Jessica ride ed è strano pensare che nonostante sia così timida questa sera sia comunque molto socievole. Ovviamente le sue guance si dipingono di mille tonalità di rosso quando James la osserva con insistenza ma lei non esita a regalargli un sorriso gentile.

James invece non tarda a punzecchiare Derek e lui puntualmente non esita a sbuffare incessantemente mentre viene preso in giro per la sconfitta della sua squadra di calcio.
Non pensavo fosse un tifoso così appassionato e mi piace scoprire nuove cose di lui.

<<Quindi tifi Arsenal?>> chiedo curiosa. Sono completamente ignorante per quanto riguarda la questione calcio e non ho mai capito cosa ci trovassero di così affascinante nell'osservare quattro sciocchi rincorrere una palla. Ma conosco le più importanti squadre della capitale inglese perché anche mio padre e mio fratello sono molto fanatici di calcio, di conseguenza la nostra televisione trasmetteva costantemente partite accompagnate dai loro imprechi e dalle loro urla. Tutto ciò accadeva ovviamente quando abitavamo ancora tutti insieme, prima che i miei genitori divorziassero.

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