2 CAP.
Camminavo a braccetto con Jessie per le vie di New York per fare un po' di shopping.
Ho sempre desiderato abitare qui, era uno dei miei sogni nel cassetto e si è realizzato...'Charlie guarda quell'edicola!' Mi girai verso il punto che indicava Jessie con il dito
'Che ha di strano? Vende dei banali giornali.' Dissi tranquillamente e continuando a camminare
'Si dia il caso, che su quei giornali c'è il tuo migliore amico!' Disse Jessie.
Non ero del tutto meravigliata, dove mi giravo lo vedevo con il suo sorriso perfetto che sembrava il paradiso..
Ahh quant'era bello quando sorrideva..Ci sedemmo in una delle tante panchine di Central Park. Mentre mi guardavo intorno per ammirare la bellezza di quell'immenso parco, i miei occhi si soffermarono su due ragazzini che si stavano rincorrendo a vicenda...
INIZIO FLASHBACK
'Non riuscirai mai a prendermi Charlie, guardami sono più veloce di te.' Disse Justin sorpassandomi di corsa e iniziando a ridere.
'Non ne sarei così sicuro Bieber.' Dissi cercando di raggiungerlo, ma non ce la facevo più e le gambe mi stavano per cedere.
'Allora muovi il tuo bel culetto e prendimi, perchè non ho mai aspettato così tanto per un tuo abbraccio.'
Stavamo tornando a casa, e lui mi lanciò una sfida, se lui arrivava per primo a casa sua dovevo dargli un abbraccio, se arrivavo io per prima lui doveva fare la stessa cosa.
Cercai di andare più veloce, ma le gambe, stanche, mi cedettero e io cascai a terra.'Charlie!' Sentì Justin chiamarmi e venirmi incontro.
'Tutto bene? Ti fa male qualcosa? Ti accompagno a casa?' Disse Justin con tono disperato, mentre mi aiutava ad alzarmi.
'Hey hey hey, tranquillo... Mi fa male la gamba e il braccio, appena rientro a casa mi metto un po' di ghiaccio, non ti preoccupare è tutto apposto..' Dissi facendolo rassicurare il più possibile. Era sempre stato protettivo con me, sin dai tempi delle elementari, quando un bambino mi tirava le treccine.
Era come un fratello...'Dai appoggiati a me che ti accompagno a casa, e non replicare Charlie.' Disse prendendo il mio braccio sinistro per poi metterlo intorno al suo collo.
'Ma mancano pochi metri posso farcela..' Dissi replicando.
'Sei proprio testarda lo sai?' Disse lui guardandomi e facendo una risata.
Ahh la sua risata.'Grazie' Gli dissi non appena varcai la porta di casa.
'Non ti preoccupare, ci vediamo dopo a casa mia alla stessa ora va bene? E ricordati di mettere del ghiaccio sulla gamba e sul braccio.' Si avvicinò e mi lasciò un dolce bacio sulla guancia.
'A dopo, va bene papà.' Sorrise e se ne andò.
Era bellissimo.FINE FLASHBACK
Mi manca, mi manca come l'aria.
Mi manca ogni fottuto momento che passavo con lui a scherzare, a ridere, ad abbracciarci, ad inventarci scuse su scuse per farci uscire dai nostri genitori, a raccontarci i segreti e prometterci tante cose..
Manca, il che è diverso da 'Mi manca' perchè manca ad ogni parte di me...
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Justin Bieber, il mio migliore amico...
Fiksi Penggemar"Mi manca tanto. Troppo. Ma se n'è andato e non posso farci nulla"