CAP 8
Era passato già un mese, tra cinque giorni sarebbe arrivato il mio diciannovesimo compleanno yeah e per regalo andrò a vedere il mio migliore amico esibirsi al Madison Square Garden, non posso chiedere di più è già troppo.
POV JESSIE
'Charlie usciamo?'. Chiesi annoiata a Charlie.
'dove vuoi andare alle nove di mattina..?'. Mi disse lei tra uno sbadiglio e l'altro.
'Miami!'. Dissi saltando dal divano in cui ero seduta e vidi Charlie sussultare.
'si ti amo, ma dimmi dove vuoi andare'. Risi, era davvero stupida.
'certo che sei proprio stupida, andiamo a visitare Miami'. Dissi con voce entusiasmante.
'ma arriveremo alle due..'. Disse Charlie.
'ti prego ti prego!'. Dissi con voce supplichevole e occhi dolci.
'va bene va bene'. Disse gesticolando per poi andare in camera sua a prepararsi.
'porta parecchi vestiti babe che ci fermeremo là per un po' di giorni!'. Dissi urlando, cercando di farmi sentire fin dal piano superiore.
POV CHARLIE
Eravamo in macchina da più di tre ore e tra poco saremmo arrivate a Miami, la città dai mille ragazzi palestrati e dai mille tatuatori migliori dell'America.
Ero pronta a farmi il terzo tatuaggio.
Già, non vi avevo detto che avevo anche dei tatuaggi: il primo che ho fatto è stato simile a quello di Rihanna, le stelline che partono dalla scapola e arrivano fino al collo e dentro di esse ho fatto scrivere l'iniziali delle persone che amo e tra quelle c'è una J; il secondo è stato tatuarmi lungo il braccio una scritta 'I admit, as soon as he started to smile I started to live' (lo ammetto, non appena ha iniziato a sorridere io ho iniziato a vivere) credo che sia una delle frasi che amo di più, mi ricordo lui e tutti i suoi sorrisI che mi rivolgeva.
POV JESSIE
'Miami!'. Dissi urlando scendendo dalla macchina.
'Jessie, non per dirti niente ma, ti stanno guardando male parecchie persone...'. Mi fece notare Charlie.
'mi guardano perchè sono così sexy, non perchè ho fatto una figuraccia'. Dissi modestamente e Charlie mi diede una pacca sulla spalla per poi ridere.
Decidemmo di andare a fare un giro per le bellissime spiagge e a trovare un albergo visto che ci saremmo rimaste fino al compleanno di Charlie, deve godersi il suo diciannovesimo compleanno al meglio voglio che sia felice dopo tanti anni.
POV CHARLIE
Passeggiavamo lungo la spiaggia e c'erano tantissimi ragazzi che facevano il bagno, a novembre voi fate il bagno!?. Ma cosa si saranno fumati?.
Dove ti giravi vedevi qualche ragazzo che ti guardava, forse perché non ti avevano mai vista da queste parti oppure perché eri bellissima, ma io scelgo la prima opzione, non mi sentivo e non mi sentirò bellissima in tutta la mia vita.
Dopo un po' di giri trovammo un bellissimo albergo a quattro stelle, era immenso.
Prendemmo le chiavi della nostra camera in reception. Salimmo con l'ascensore, e non appena aprimmo la camera un profumo dolcissimo mi entrò perfino nel cervello. Era bellissima c'era un letto matrimoniale grande, un bagno immenso con la vasca idromassaggio, un armadio cabina.
Ma la cosa più bella era la vista della nostra finestra. Si vedeva tutto, le spiagge e l'orizzonte, era davvero bellissimo.
Si era ormai fatta sera, e decidemmo di andare per le vie bellissime di Miami.
La sera si rivoluziona tutto!
Le vie sono tutte illuminate, le discoteche iniziano ad aprirsi, i ragazzi a cercare qualche bella ragazza da portarsi a letto e le ragazze si fanno notare.
C'era una folla immensa, la gente ti spingeva per cercare di passare, l'educazione sotto le scarpe.
'Bellezza, ti sposti?'. Una voce dietro di me mi stava parlando.
'come faccio a spostarmi se a mala pena posso passare io?'. Dissi innervosita.
'scusami tanto dolcezza'. Disse il ragazzo.
'con me non attacca bello'. Dissi girandomi verso di lui per vedere chi era.
Aveva una bandana che gli copriva il sorriso, si vedevano solo gli occhi. Ma che razza di gente si vestirebbe così?. Bha!.
'non volevo provarci dolcezza, sei acida dio santo, ho chiesto solo se ti spostavi..'. Disse continuando a spingermi contro altre persone.
'non sono acida okkey!?'. Dissi.
'sisi dolcezza..'. Disse con disinvoltura.
'CHARLIEE! CHARLIEE!'. Sentì Jessie urlare il mio nome dall'altra parte della strada, chissà dove si era cacciata.
'ciao ragazzo con la bandana'. Dissi salutandolo mentre mi allontanavo.
'ciao Charlie!'. Disse urlando in modo da poter sentire.
'Charlie chi era quel ragazzo con cui stavi parlando?'. Mi chiese Jessie facendo su e giù con le sopracciglia.
'un lecca culo che ci voleva provare con me. Bah che gente... Dai torniamo in hotel che ho mal di testa con questa musica rimbombante'. Dissi sorvolando il discorso. Jessie annuì e ci incamminammo verso l'hotel.
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Justin Bieber, il mio migliore amico...
Fanfiction"Mi manca tanto. Troppo. Ma se n'è andato e non posso farci nulla"