38 CAP
'L'aereo è pronto per il decollo, si prega di allacciare le cinture di sicurezza, grazie'. la voce metallica dell'altoparlante, mi costrinse a levare le cuffiette per sentire cosa diceva.
Il giorno della partenza era arrivato.
Ero sull'areo con Jessie, alla mia destra, e Fabio alla mia sinistra, mamma e papà dietro.
i,Fabio aveva convinto i suoi genitori a farlo venire con noi.
Quando gli ho detto che gli facevo visitare le città più belle, mi ha stritolato dentro le sue braccia, era davvero felice e so che non si pentirà di questo viaggio....
18:00
'America mi sei mancata!'. Dissi scendendo dall'aereo.
'Ragazzi noi due ci avviamo, ci aspettiamo a casa'. Disse mia madre non appena tutti eravamo scesi.
Annuimmo.
'Pronto per questa avventura Fabio?'. Dissi sorridendogli.
'Non vedo l'ora di vedere New York, grazie per avermi fatto venire..'. Disse contento.
'Di niente, andate a prendere le valigie io intanto chiamo un taxi'. Dissi prendendo il telefono dalla tasca dei miei jeans per poi comporre il numero.
'Mamma siamo arrivati!'. Dissi urlando, con la speranza che mi sentisse.
Feci vedere a Fabio tutta la casa, per poi portarlo nella sua camera.
'Muoviti che dopo ti porto a far vedere il mio parco preferito'. Dissi mentre uscivo dalla sua stanza.
Lo lascia lì, così poteva sistemarsi i vestiti e altre cose.
'Charlie..'. Mi chiamò Jessie mentre era a pancia in su sul letto.
Mi girai verso di lei e gli feci un cenno con la testa, in segno che poteva continuare la frase.
'Non dovresti dirgli quella cosa a Fabio?. Su chi sei veramente?'. Continuò lei.
'Stavo pensando di dirglielo dopo al parco... Ho paura della sua reazione...'. Dissi mettendomi a gambe incrociate sul letto.
L'aprirsi della porta ci fece interrupere la nostra conversazione, era Fabio.
'Ho interrotto qualcosa?'. Disse lui con tono dispiaciuto e toccandosi i capelli con la mano in sengo di imbarazzo.
Era la tenerezza quel ragazzo.
'Nono, non ti preoccupare, sei pronto?'. Dissi io tranquillizzandolo.
Annuì.
'Jessie noi andiamo, avvisa la mamma e digli che tra mezz'ora saremo a casa, ciao'. La salutammo e uscimmo di casa.
Destinazione parco.
Eravamo seduti su una delle tante panchine del parco a raccontarci un po' di noi.
'Charlie, perchè la gente che passa ci guarda e parla con quelli vicino a loro?'. Mi chiese Fabio arrossendo leggermente sentendosi un po' in soggezione. Era davvero la dolcezza quel ragazzo.
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Justin Bieber, il mio migliore amico...
Fanfiction"Mi manca tanto. Troppo. Ma se n'è andato e non posso farci nulla"