CAPITOLO 1

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Oggi è una giornata afosa qui a Miami, sono appena uscita di casa per fare una passeggiata, il sole splende alto nel cielo, le persone mi passano accanto indifferenti, alcuni parlano tra di loro, altri al telefono messaggiano con amici oppure fidanzati, non facendo caso a ciò che c'e attorno a loro.

Mentre passeggio mi avvicino sempre di più alla spiaggia. Arrivata la trovo affollata, neanche uno spazio vuoto presente dove sdraiarsi e godersi l'aria del mare. Torno indietro e mi incammino verso un locale in fondo alla strada, entro e mi prendo un caffè per aiutarmi a svegliarmi. Ieri è stata una giornata difficile, non sono riuscita a dormire a causa dei miei soliti incubi.

Mi trovo sempre in un corridoio buio, di fronte a me ho un bivio con a destra una porta nera e a sinistra una bianca, ogni volta che provo ad avvicinarmi alla porta di sinistra, una persona mi si para davanti, o meglio una ragazza, occhi verdi con lunghi capelli neri, che cerca di afferrarmi. Conosco quella ragazza, è Lauren, l'unica persona che io sia mai riuscita ad amare.

Mi guardo attorno e scorgo la mia migliore amica, Leilani Williams, è una ragazza australiana di 17 anni. Ci conosciamo da quando ne avevamo 4, ci siamo incontrate per la prima volta all'asilo, lei era seduta in un angolino che giocava da sola, mi sono avvicinata a lei e con un tono di voce altezzoso le ho chiesto "Non dovresti giocare con le altre bambine?" lei mi ha guardato negli occhi, mi ha sorriso e poi mi ha risposto <Allora tu che ci fai qui?Non dovresti stare con le altre bambine a giocare piuttosto che qui con me?> da quel momento in poi siamo diventate inseparabili.

Alzo il braccio per attirare la sua attenzione,quando mi vede si avvicina a me correndo e mi abbraccia, appena mi guarda negli occhi capisce che c'e qualcosa che non va, basta che io cerchi di sorridere che intuisce cosa mi è successo.

"Hey Leilani" <Ciao Camila, neanche ieri sei riuscita a dormire?> "No, sempre gli stessi incubi, ogni volta che cerco di chiudere gli occhi vedo solo lei" le confesso, mi mette una mano sulla spalla per rassicurarmi, distoglie lo sguardo dal mio e dice <So dove si trovano> "Chi?" mi basta solo vedere I suoi occhi che si bagnano che capisco di chi sta parlando <Lauren e le altre ragazze>.

                                 ***

La vita molte volte ci presenta davanti sfide, alcune le quali riusciamo a passare altre le quali saranno più difficili delle precedenti ma che alla fine, con un po di sforzo riusciremo ad affrontare. La sfida che mi si e presentata davanti, è una di quelle difficili.

Guardo fuori dalla finestra, e solo a pensare a ciò che Leilani mi ha confessato mi sale un groppo in gola. Provo molte emozioni in questo momento dentro di me, tristezza, rabbia, delusione ma quella che predomina è l'amore ,l'amore che provo per lei ,un amore difficile da dimenticare anche dopo molto tempo.

Dopo quello che Leilani mi ha detto me ne sono andata, e ora mi trovo in camera mia, a pensare a tutti i ricordi avuti con Lauren, ricordi indimenticabili anche dopo quello che mi ha fatto.

Mi squilla il telefono, vado a prenderlo e vedo che è mia sorella maggiore Emily che mi chiama e rispondo alla telefonata "Ciao Emily" <Ciao bimba, come stai tutto bene? Ho sentito cosa è successo, tra poco torno a casa da lavoro e ne parliamo> "Sto bene Em non preoccuparti per me, non ce niente di cui parlare, non penso di incontrarla, forse si è anche dimenticata di me ed è andata avanti" guardo verso il comodino dove c'è la foto di noi due abbracciate <Ok Camila, ci vediamo dopo allora, e comunque non credo che lei si sia dimenticata di te e sia andata avanti, e anche se fosse successo, non sa cosa si è persa> "Ti voglio bene, sei la miglior sorella che si possa avere" <Be modestamente chi non mi vorrebbe come sorella, c'è guardami, sono bellissima> rido alla sua affermazione, "Ciao Em a dopo" <Ciao Camila>Dopo la telefonata scendo in cucina e prendo qualcosa da mangiare,mi guardo attorno, la casa è vuota ci sono solo io, appese alle pareti abbiamo foto dei nostri genitori. Sono morti in un incidente stradale quando io avevo 8 anni e mia sorella 18, da quel momento siamo state sempre sole. Era un periodo buio per me, ma avevo sempre accanto Lauren. Siamo diventate subito amiche quando all'età di 6 anni ci siamo incontrate alle elementari, mi è sempre stata vicina quando stavo male, andavamo a scuola insieme, uscivamo, facevamo I compiti, eravamo inseparabili. Lei era intersessuale, ma a me non faceva nessuna differenza, le volevo comunque bene. Con il passare del tempo iniziai a provare qualcosa per lei, ma non glielo dissi mai , era troppo difficile, avevo paura che si allontanasse da me e non mi volesse più, quindi non ho mai confessato ciò che provavo nei suoi confronti. Quando lei se ne andò, non mi aveva lasciato niente, neanche una lettera, un messaggio niente, si era allontana nello stesso modo in cui era entrata nella mia vita. L'unico problema è che nel andarsene, aveva preso una parte di me con sé, una parte che solo lei può ridarmi indietro. La stessa cosa è successa con le altre ragazze. Dinah, Normani e Ally, come Lauren se ne erano andate senza dire niente, ferendo in questo modo anche Leilani.

Con questi pensieri mi preparo ad andare a dormire presto, non volendo svegliarmi tardi per andare a scuola. Ho passato tutta la giornata chiusa in camera mia a scrivere e a usare il telefono annoiata, con Emily che entrava qualche volte in stanza per controllare se fosse tutto a posto.

Suona la sveglia e sono le 6.45, mi alzo dal letto vado in bagno mi sciacquo la faccia e lavo I denti. Esco e mi dirigo verso l'armadio, prendo un paio di jeans neri strappati sulle ginocchia, una maglia bianca a maniche corte dei Metallica, una giacca nera e le mie adorate vans.

Scendo in cucina e saluto mia sorella che è seduta sul divano a guardare la TV "Ciao Emily" <Ciao munchkin> rido al suo solito modo di chiamarmi e vado a prendere una mela da mangiare, <Vuoi che ti accompagni a scuola in macchina?> "No non ce ne bisogno, ho voglia di camminare un po, tu invece non dovresti prepararti per andare a lavoro?" le chiedo guadandola <No oggi il mio capo mi ha dato giornata libera visto che lavoro più degli altri> "Oh ok be allora ci vediamo quando torno da scuola che cosi pranziamo insieme" <Ok munchkin, e visto che sto a casa ti preparo il tuo piatto preferito> le sorrido per ringraziarla e esco di casa. Arrivata a scuola cerco Leilani e la trovo con gli altri miei migliori amici vicino al nostro solito muretto, mi avvicino a loro e salto addosso a Shawn. <Hey ma che cazz...> grida lui mentre si gira, appena vede che sono io sorride e mi abbraccia. Mi giro verso gli altri e li saluto. Shawn è un ragazzo alto, occhi e capelli marroni, abbastanza muscoloso e con una faccia da bambino, che però sembra attirare le ragazze, abbiamo poi Alexander, ragazzo biondo, occhi azzurri alto e magrolino, a scuola tutti lo paragonano a un principe azzurro per il suo aspetto, ma lui non ci fa caso. Infine abbiamo Vanessa, è la ragazza di Alexander, alta quanto me, capelli neri, occhi marroni. Ci siamo conosciuti tutti alle superiori, ci avevano messi a fare un lavoro di gruppo insieme e da allora siamo inseparabili. Mentre loro parlano mi guardo attorno spensierata. In fondo verso il cancello scorgo delle ragazze entrare, mi basta solo un occhiata per capire chi sono. "No, non può essere, non proprio ora che stavo iniziando a stare meglio" dico, i miei amici sentendomi si girano e guardano nella stessa direzione, Leilani mi si avvicina e mi prende la mano, "Non preoccuparti Camila, noi siamo qui con te", guardo verso gli altri e loro annuiscono. Mi giro un altra volta verso il cancello e vedo che anche lei mi sta guardando con quei occhi di un verde così acceso da farti immergere in essi.

The Last Word: Goodbye (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora