Mi avvicino a lei per assicurarmi che stia bene, ma neanche la possibilità di stendere il braccio e toccarla che si alza ed esce dalla camera. La seguo giù per le scale chiamandola e cercando di attirare la sua attenzione, ma non si ferma ed esce definitivamente da casa. Rimango impalata in mezzo al salotto come una stupida non capendo perchè abbia reagito in quel modo.~Hey, cosa è appena successo?> domanda Emily stranita, "Ho raccontato a Lauren la verità sulla morte dei nostri genitori, e appena ho finito di parlare se ne è andata, sembrava strana, terrorizzata più che altro", guardo la porta ripensando alla sua reazione.
Dopo la sceneggiata di Lauren esco di casa con la chitarra in spalla e mi dirigo verso la spiaggia, arrivo che sono le 6.56. Mi avvicino a una roccia e mi ci siedo sopra con lo sguardo diretto verso il mare. Guardo le onde che si scontrano lentamente con gli scogli, sento gli schizzi che mi vengono addosso e mi bagnano leggermente, ascolto il suono che l'acqua in movimento emana, rilassandomi completamente. Prendo la chitarra dalla custodia e inizio a strimpellare un po, creando melodie che vadano bene con la canzone che ho scritto giorni fa. Inizio a perdermi nel mio piccolo mondo da non accorgermi del passare delle ore e di aver completato la canzone. Guardo l'ora sul telefono, e noto che sono passate due ore da quando sono qui. Mentre sto sistemando la chitarra dentro la custodia, sento della musica in lontananza, mi alzo in piedi sulla roccia e cerco di vedere da dove proviene ma senza successo. Seguo il suono, avvicinandomi sempre di più a un capannone abbandonato e allontanandomi dalla spiaggia, vengo in contro ad una porta ormai arrugginita dal tempo da dove dietro ad essa proviene la musica. La apro causando uno stridio allucinante che mi infastidisce e non poco. Appena alzo lo sguardo, trovo ragazzi di diverse età sparsi per tutto il capannone che suonano o cantano e rimango affascinata dall'arte che questi ragazzi stanno emanando.
Vedo in fondo al capannone, un ragazzo che si avvicina a me dopo essersi scusato con le persone che stava parlando, ~Hey, non ti ho mai vista qui prima d'ora, dovresti essere nuova~ notando la mia espressione smarrita, capisce che non so di cosa stia parlando, ~Come hai conosciuto questo posto?~ domanda dopo qualche secondo di silenzio tra noi due, "Ero in spiaggia che stavo suonando la chitarra, e ho sentito una musica provenire da queste parti, quindi mi sono avvicinata e ho trovato questo posto" il ragazzo sbuffa capendo come sono arrivata fino a qui e grida ad un altro ragazzo, ~Ash, non ti avevo detto di tenere il volume della musica un po bassa?!Vedi che cosa hai combinato, ci hanno sentito fino alla spiaggia, chissà quante altre persone verranno qui incuriositi~ il ragazzo che ho scoperto si chiami Ash, gli risponde gridando a sua volta – Mi dispiace amico, non era mia intenzione, la prossima volta starò più attento - <Comunque ritornando a noi, io mi chiamo Caleb Jhonson, e questo posto che vedi è il nostro paradiso, il paradiso degli artisti dove possiamo suonare ciò che vogliamo, divertirci insieme e condividere I nostri problemi. Tutti I ragazzi e le ragazze che vedi qui, non hanno avuto una vita facile, questa è la nostra unica via di scampo che abbiamo. Quando ci sentiamo troppo oppressi dalla società veniamo qui e ci sfoghiamo, e io penso proprio che questo sia il tuo caso. Non so esattamente cosa ci fai in giro alle 9.00 di sera, e non lo voglio sapere fin che non ti senti pronta a parlarcene, ma sei la benvenuta~ rimango esterrefatta da tutto quello che mi ha detto, non avendo mai creduto che un posto come questo esistesse. Mi guardo attorno analizzando ogni dettaglio pensando che da un momento all'altro tutto possa svanire come in un sogno. Il capannone è vecchio si, ma ha qualcosa di speciale in se, qualcosa di paradisiaco. Girovago un po' qua e un po' di la facendo conoscenze, cercando di ambientarmi in questo nuovo mondo. Guardo verso l'alto e vedo che il tetto e fatto di vetrate gigantesche che mi permettono di vedere il cielo ormai blu dalla notte, e le stelle splendenti che illuminano nel buio, ~È fantastico vero? Anche io la prima volta che sono arrivata qua ne sono rimasta incantata, è raro trovare posti del genere in questo mondo~ sento una voce femminile accanto a me che parla, ma non mi giro, "Magnifico più che fantastico, forse dovrei andare a ringraziare il ragazzo che si chiama Ash, visto che mi ha permesso di trovare questo posto nel momento più adatto della mia vita. Pensi che dovrei fargli un regalo?" la ragazza ride di gusto, non prendendomi seriamente, ma comunque sta al gioco ~Si penso sia un buona idea, e poi so che gli farà un gran piacere, non riceve mai tanti regali da persone a lui sconosciute~ sorrido leggermente e mi giro verso di lei. Rimango imbambolata a guardarla, non aspettando di trovarmi di fronte una ragazza cosi bella. Ha I capelli biondi lunghi fino alle spalle, occhi di un azzurro celeste da farti venire I brividi, labbra carnose e rosee, leggermente screpolate, e un piercing al lato sinistro del naso. Sembra un angelo caduto in terra. Stende la mano verso la mia e si presenta ~Mi chiamo Perrie, Perrie Edwards, è un piacere conoscerti~ le stringo la mano e a mia volta mi presento "Camila Cabello, e il piacere è tutto mio" sorride soddisfatta della mia risposta e inizia ad allontanarsi, incitandomi a seguirla. ~Ora ti presento altre persone che conosco, tra cui Ash~ così facendo ci avviciniamo al ragazzo con tatuaggi su tutto il braccio destro e I capelli verdi ~Hey Ash, volevo presentarti una persona che grazie a te è riuscita a trovare questo posto~ sentendosi interpellato, Ash ferma ciò che sta facendo e presta tutta la sua attenzione su di noi,- Chi è il fortunato o la fortunata? - chiede con un sorriso talmente largo, che sembra che tra qualche secondo le sue guance possano iniziare a far male, "La fortunata ce l'hai proprio di fronte a te" il ragazzo fa una faccia sorpresa, non avendomi visto insieme a Perrie – Oh hey dolcezza, è bello averti a bordo insieme a noi ,sono felice di aver attirato qui una ragazza bella come te - roteo gli occhi, capendo subito che lui è il solito ragazzo che fa la corte a tutte, ma non riesco a nascondere un sorriso divertito che nasce spontaneamente – Ha mi adora, per un momento ho pensato che mi odiasse, ma non è cosi per fortuna, sennò sarei scappato in un angolino a piangere – questa volta non riesco a trattenere la risata e quindi scoppio a ridere incontrollabilmente. Vedo Perrie con la coda dell'occhio che si schiaffeggia la fronte, incredula del comportamento infantile dell'amico. Guardo l'interazione tra I due, e ipotizzo che si conoscono da un po' di tempo, non essendone sicura lo domando a loro "Vi conoscete da tanto tempo?" - Si, io vengo in questo posta da due anni ormai. Quando sono arrivato qui per la prima volta ho incontrato Perrie che mi ha aiutato molto ad affrontare le mie difficoltà, quindi si direi proprio di si. - annuisco, capendo come ci si sente ad avere qualcuno vicino che ti aiuti ad affrontare I tuoi problemi. "È stato davvero un piacere conoscervi ragazzi ma devo proprio tornare a casa prima che mia sorella si preoccupi e chiami la polizia, spero di rivedervi" ~Ci rivedremo sicuramente, sei mai ci cercassi sai dove trovarci, soprattutto Ash, lui è sempre qui che suona la batteria~ li ringrazio un ultima volta e mi dirigo verso l'uscita – Mi raccomando dolcezza, stai attenta che è tardi, non vorrei che ti succedesse qualcosa di grave – grida Ash, avvertendomi di stare attenta, come un genitore farebbe a un suo figlio. Alzo la mano destra e gli saluto senza girarmi.
Torno a casa il più veloce possibile. Apro la porta di casa e comunico il mio ritorno "Sono tornata a casa!", sento dei passi veloci che scendono le scale pesantemente. Volgo lo sguardo verso di esse leggermente spaventata, ma prima che abbia la possibilità di reagire, sento un corpo schiacciato contro il mio che mi abbraccia. Mi irrigidisco istantaneamente, non aspettandomi un movimento cosi brusco, ma poi mi rilasso riconoscendo le forti braccia che mi stringono. <Cosa cavolo pensavi di star facendo?!Non vedi che ora è, hai fatto preoccupare tutti quanti, soprattutto me. Appena tua sorella mi ha chiamato per chiedermi se eravamo uscite insieme mi sono preoccupata. Vedi l'ora, è mezza notte quasi, la prossima volta che vuoi star fuori di casa cosi tardi, almeno avverti qualcuno> "Ok, ok ho capito scusami, non volevo far preoccupare nessuno, ho perso la cognizione del tempo, mi dispiace" rimaniamo abbracciate l'una all'altra. Nessuna delle due ha l'intenzione di staccarsi sentendosi al sicuro. Mi rilasso sempre di più sentendo il calore che il corpo formoso di Lauren emana. Sospiro soddisfatta di questo momento di relax. Cerco di godermelo il più possibile, essendo sicura che sarà l'ultima volta che avrò quest'opportunità per un lungo periodo, almeno fin che non risolvo tutto. <Ho trovato un posto fantastico dove possiamo andare, sono sicura che ti piacerà> borbotta Lauren, non volendo spezzare quest'atmosfera di pace, "Andare dove?" chiedo non capendo a cosa si riferisca,<Volevi andare via per qualche giorno se mi ricordo bene, quindi ho fatto un po' di ricerche e ho trovato un posto magnifico che sono sicura che ti piacerà> "Davvero? Hai fatto tutto ciò per me?" alzo leggermente la testa dal suo petto per guardarla negl'occhi, <Si per te farei tutto, pensavo lo sapessi già> sorrido al nomignolo che mi ha dato da quando eravamo piccole, essendomi dimenticata di come suonasse detto da lei. Mi stacco da lei per stiracchiarmi, sbadiglio assonnata più che mai dopo aver camminato per ore. Riprendo la chitarra che prima avevo appoggiato per terra accanto la porta e salgo in camera, la metto al solito posto, mi cambio mettendomi il pigiama e scendo giù. Trovo Lauren li dove l'ho lasciata prima. La guardo torva, non capendo perchè sta ancora li, piuttosto che andare a cambiarsi. "Che ci fai ancora li?" vedo il suo sguardo deluso guardarsi attorno nervosamente <Volevo salutarti prima di andarmene, ma penso che sia stata una cattiva idea> esasperata mi butto sul divano, accorgendomi di essermi espressa male, e di aver ferito I suoi sentimenti. Inizio a ridacchiare a sua discolpa, e le ripongo la domanda "Che ci fai ancora li? Sono già le 11:30, ed è abbastanza tardi, io ho sonno e vorrei andare a riposare, quindi perchè non vai a cambiarti e andiamo a dormire in santa pace?" vedo la luce nei suoi occhi riaccendersi. Inizia a spostarsi verso le scale lentamente, probabilmente ancora insicura, per questo vado dietro di lei e la spingo in avanti dalla schiena, facendole in questo modo andare più veloce. "Su Lauren, anche una lumaca con il guscio sarebbe più veloce di te in questo momento." sento la sua schiena vibrare dalle risate. Nel momento esatto in cui arriviamo al piano superiore, la supero ed entro in camera mia. Frugo nell'armadio alla ricerca di qualcosa di comodo da darle. Appena trovo una maglietta e dei pantaloncini abbastanza larghi glieli lancio addosso, facendoglieli finire in questo modo in testa. Grida cose senza senso come una bambina, e si dimena cercando di spostarsi I vestiti dalla faccia, <O mio dio, chi ha spento le luci?!?!Camila, dove sei ti prego aiutami, non vedo più niente, come farò adesso che non potrò più vedere la tua bellissima faccia, quelle sopracciglia folte e nere, quel naso piccolo e quelle labbra carnose, cosa ne farò della mia vita?> rido della sua drammaticità e le tolgo I vestiti dal viso, "Ecco tutto risolto, adesso puoi ammirarmi per il resto della tua vita" sospira sollevata e sorride <Bene, non avrei potuto vivere senza la tua dose mattutina di bellezza> mi allontano da lei sconvolta e mi infilo a letto sotto le scoperte, "Wow Lauren, oggi sei davvero spiritosa" scuoto la testa fingendomi indignata, ma comunque sorridendo, <Io sto solo dicendo la verità, mia bellissima reina> mi sdraio e appoggio le coperte sopra la mia testa in modo che non veda che sto arrossendo. "Ok Lauren ho capito sono bellissima, ma adesso possiamo andare a dormire ho davvero sonno" sento un movimento accanto a me e le coperte che vengono spostate, mi da un bacio sulla fronte e poi sul naso prima di annuire <Ok, andiamo a dormire, buonanotte Camila>mi sposto su un lato per guardarla negli'occhi e bisbiglio mezza assonnata "Buonanotte anche a te Lolo, grazie per essere rimasta qui con me" appena chiudo gli occhi mi addormento, ma non posso dire la stessa cosa di Lauren, che appena nota che ho chiuso gli occhi mi abbraccia a se, tenendomi ancora più al caldo.
<Forse stai già dormendo, ma volevo solo farti sapere che ogni volta che proverai a spingermi via, io continuerò ad avvicinarmi a te, stringerti forte e mostrarti che tutto andrà bene, che affronteremo qualsiasi ostacolo che si presenta di fronte a noi, come se fosse niente. Lo so di averti fatto molto male, ma non e mai stata mia intenzione, a volte l'amore ci fa fare pazzie, e devo dire che quello che ti ho detto e stato uno di quei casi. Sono sicura che accadrà molte altre volte, ma niente fermerà il nostro cammino verso la retta via, farò il possibile per averti con me fin che diventeremo vecchie>
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The Last Word: Goodbye (Camren)
Hayran KurguL'ultima parola detta tra le due scherzosamente? Addio, un addio che si avvererà prima di quanto loro si aspettino. Quando Lauren se ne va, Camila si sente perduta, la persona a lei più cara l'ha lasciata sola in un momento buio. Le sue giornate son...