CAPITOLO 32

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Sei cappelli per pensare:Edward De Bono.

Qualcuno di voi conosce questo libro? Per chi non lo conoscesse, ve ne parlo io. Introduciamo per prima l'autore; Edward De Bono. È noto per una nutrita serie di libri, in cui ha affrontato argomenti e temi sul pensiero creativo e dei meccanismi della mente, esponendo sue personali teorie. Ha insegnato in prestigiose università quali Cambridge, Oxford, Harvard e Londra. È il creatore del concetto di "Pensiero laterale". Tornando al libro, esso fu scritto nel 1985. In esso De Bono insegna ad affrontare i problemi sotto differenti aspetti, contrariamente a quanto in realtà spesso noi facciamo, affrontandoli sotto un unico punto di vista, molte volte non riuscendo a risolverli. Ecco perché poi sono nati i cappelli. Si suddividono in sette colori diversi, ed ognuno di questi, hanno un compito molto differente tra di loro:

Il cappello bianco; è il ragionamento analitico e imparziale, che riporta i fatti così come sono, che fa analisi dei dati, raccolta di informazioni, precedenti, analogie ed elementi raccolti senza giudicarli.

Il cappello rosso; è l'espressione libera dell'emotività: esprime di getto le proprie intenzioni, come suggerimenti o sfoghi liberatori, come se si ridiventasse bambini: emozioni, sentimenti positivi e negativi come antipatia, rabbia, timore.

Il cappello nero; è l'avvocato del diavolo che rileva gli aspetti negativi, le ragioni per cui la cosa non può andare.

Il cappello giallo; è l'avvocato dell'angelo in questo caso. È l'opposto del cappello nero. Rileva gli aspetti positivi, i vantaggi, le opportunità.

Il cappello verde; indica sbocchi creativi, nuove idee, analisi e visioni insolite.

Il cappello blu; stabilisce priorità, metodi, sequenze funzionali. Pianifica, organizza, stabilisce le regole del gioco. Conduce tutto il gioco dei sei cappelli.

Può sembrare strano, ma sei cappelli per pensare è proprio un gioco. Abbiamo il cappello blu che dirige l'orchestra, che in questo caso è composta dai restanti cappelli.

Se dovessi in qualche modo utilizzare questo metodo su di me ora, consegnerei al mio inconscio il cappello blu, dandogli il compito di farmi seguire il gioco, e al mio conscio invece consegnerei tutti i restanti cappelli. Se in questo momento indossassi il cappello bianco e cercassi di risolvere tutti i problemi che mi circondano, farei uno studio dettagliato sulle probabilità che Lauren ha di vivere. Analizzerei tutti i diversi motivi per cui mia madre sia dovuta morire. Farei un calcolo dettagliato su tutta la mia vita, cercando di trovare una risposta sensata a tutto questo, non facendomi prendere dalle emozioni contrastanti che provo. Con il cappello bianco, quello che sentirei sarebbe apatia totale. Se dovessi invece indossare il cappello rosso, allora la questione cambierebbe. L'apatia provata precedentemente con il cappello bianco sarebbe sovrastata dalla frustrazione, rabbia, e sete di vendetta. Con il cappello rosso, c'è il rischio che io non ragioni più. C'è la possibilità che mi faccia sopraffare dall'istinto e faccia qualcosa che non dovrei fare. Con solo il cappello rosso, in questo momento andrei in ospedale e cercherei in qualsiasi modo di far svegliare Lauren dal suo coma che ormai mi sembra eterno. Piangerei, mi dispererei sul suo corpo, pregandole di svegliarsi.

Se indossassi il cappello giallo, non saprei cosa fare. Il cappello giallo infondo rappresenta il lato positivo delle cose. Un lato positivo di tutta questa questione? Sarebbe forse il fatto che dopo tutto ciò sono ancora viva e non sono ancora impazzita in qualche modo. Il fatto che non ho cercato di togliermi la vita in nessun modo, ed ho continuato a lottare. Ma altro? Non troverei altro di positivo a differenza del cappello nero, . Se indossassi quello nero, molto probabilmente verrei avvolta dalle tenebre. Troverei i lati negativi da per tutto. Partendo dall'assassinio di mio padre, andando all'incidente fatto da Lauren che l'ha portata al coma, continuando con il mio rapimento dove ho assistito ad atti che rimarranno impressi nella mia mente a lungo, arrivando alla morte di mia madre che è avvenuta davanti ai miei, dove ho assistito al suo ultimo respiro prima che se ne andasse e raggiungesse mio padre. E se alla fine indossassi il cappello verde, un'idea che mi verrebbe in mente per superare tutto questo sarebbe scrivere, oppure affogare nell'alcol, ma quella del bere, al momento è un opzione impossibile.

The Last Word: Goodbye (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora