Continuiamo a guardarci senza parlare non sapendo cosa dire in una situazione del genere. ~Ciao, posso aiutarti in qualche modo?~ mi riscuoto dai miei pensieri e rispondo "C-ciao, si scusa, starei cercando Lauren è per caso in casa?" sorride maliziosamente prima di rispondere ~Si, ma era al quanto impegnata, però entra pure, la puoi aspettare seduta sul divano~ deglutisco con grande sforzo, sperando che non abbia fatto quello che penso. Mi siedo, aspettando che scenda giù. Intanto la ragazza gira per casa come se fosse sua, aprendo e chiudendo ante in cucina cercando chissà che cosa. Sento qualcuno scendere le scale e mi siedo ritta pensando che sia Lauren ma è Chris, suo fratello, che mi passa accanto senza notarmi, avvicinandosi alla ragazza e abbracciandola da dietro e baciandole il collo. Solo ora noto che e in mutande e arrossisco sentendomi fuori luogo. I due iniziano a baciarsi facendomi sentire a disagio, sposto la sguardo e tossisco sperando di attirare la loro attenzione, ma continuano a scambiarsi effusioni. Mi rilasso leggermente, capendo che Lauren non è stata in una relazione intima con quella ragazza, ma di aver frainteso tutto. Finalmente scende giù in salotto e si blocca subito dopo avermi visto seduta sul suo divano. Si sposta I capelli dal viso e si avvicina. Mi alzo in piedi mantenendo comunque una debita distanza da lei "Sono venuta a parlarti" <Senti, so cosa vuoi dirmi ma ti prego lasciami spiegare. Le ragazze mi hanno detto tutto e non è come pensi, dammi almeno cinque minuti, è tutto quello che ti chiedo niente di più. Dopo sei libera di andartene oppure di rimanere ma t..> la interrompo prima che possa andare avanti e farmi impazzire "Ho capito Lauren basta, ti do cinque minuti di tempo per spiegarmi tutto nei dettagli, e se le tue motivazioni non saranno valide allora me ne andrò e chiuderemo tutti I rapporti tra noi due, quindi è meglio che ti impegni se vuoi avermi ancora nella tua vita" rimane sorpresa dalle mie parole, non aspettandosi che le dessi qualche minuto per parlare.<O-ok s-si grazie, siediti pure, vado a prendere una cosa in cucina e torno> annuisco e mi accomodo sul divano. Sento Lauren urlare come una pazza entrando in cucina, facendomi venir da ridere ma mi trattengo <Chris che cazzo stai facendo, sei sceso giù in mutande senza notare che Camila è letteralmente nell'altra stanza e stai limonando con la tua ragazza> sento qualcosa cadere per terra e vedo Chris uscire dalla cucina tutto rosso in viso, mi guarda e mi saluta imbarazzato prima di correre su per le scale, seguito dalla sua ragazza. Scuoto la testa indignata dal suo comportamento ma non posso fare a meno di sorridere. Lauren torna qualche secondo dopo con due bicchieri d'acqua e me ne porge uno che prendo con gratitudine, avendo la gola secca e bevo tutto in un sorso senza fermarmi a respirare. Appoggio il bicchiere sul tavolino di fronte a me aspettando che finisca di bere pure lei e che inizi a raccontarmi tutto. Si schiarisce la gola e piuttosto che parlare dell'argomento cruciale della situazione inizia a farmi domande <Chi ti ha aperto la porta? Come sei entrata in casa?> roteo gli occhi con esasperazione ma eventualmente le rispondo con calma non volendo arrabbiarmi "La ragazza di prima" strabuzza gli occhi spaventata e inizia a parlare a vanvera <O mio dio, mi dispiace ti prego scusa, non pensavo che lei avesse potuto aprire la porta. E non è come credi io e lei n-non...> "Immagina la mia sorpresa nel trovarmi davanti una ragazza mezza nuda in casa tua che mi apre la porta come se niente fosse e che poi mi dice che eri leggermente impegnata. Stavo seriamente valutando l'opzione di andarmene e non tornare indietro" le dico interrompendola. Prende le mani tra le sue e guardandomi dritta negli occhi dice <Camila non farei mai una cosa del genere, quella persona è la ragazza di Chris. E anche se non lo fosse non mi verrebbe mai in mente di andarci a letto, per me ci sei soltanto tu e nessun'altro al mondo> restiamo in silenzio a guardarci l'un l'altra come due innamorati farebbero, la vedo avvicinarsi a me e guardarmi intensamente le labbra, sposto lo sguardo in continuazione dai suoi occhi alla sua bocca socchiusa volendola baciare ma alla fine mi tiro indietro non volendomi far abbindolare da uno suo bacio famelico. Stacco a fatica le mani dalle sue che sono calde e grandi e sospiro avendo il bisogno di sentire le sue labbra su di me che baciano ogni centimetro della mia pelle e le sue braccia che mi tengono stretta contro il suo petto facendomi andare a fuoco. Chiudo gli occhi scacciando quelle immagini dalla mia testa e mi mordo un unghia cercando di non fare nessun strano suono che possa allarmare Lauren. Incrocio le mani tra di esse e le appoggio sul grembo "Ti prego, non torturarmi in questo modo. Non posso resisterti a lungo e sai che sono arrabbiata con te ed esigo delle spiegazioni" <Ok si hai ragione. Vuoi qualcosa prima che inizi a spiegare?> nego con la testa volendo solo sentire ciò che ha da dirmi.<Ok. Quella mattina che me ne sono andata senza avvisarti, i miei genitori mi avevano chiamata al telefono dicendomi che dovevo lasciare quello che stavo facendo e tornare a casa urgentemente. Dalla fretta non ho avuto il tempo di scriverti uno lettera o qualsiasi cosa e me ne sono andata con il cuore pesante. Appena aprì la porta principale mi invase un atmosfera tesa e lugubre, sentivo dentro di me una sensazione di tristezza, come se la mia coscienza già sapesse che me ne sarei andata lasciandoti sola a combattere I tuoi demoni. Erano tutti seduti sul tavolo in cucina aspettando solo me, mio fratello aveva uno sguardo abbattuto e deluso, di primo impatto non capì che cosa gli avessero detto I miei genitori da ridurlo in quel modo, ma appena mi spiegarono la situazione la prima persona a cui pensai eri tu, solo e soltanto tu. Provai più volte a convincere I miei genitori di lasciarmi qui sola a Miami con qualche mio parente, non m'importava se fosse dall'altra parte delle stato l'importante era che stessi qui, ma I miei non accettarono, mi confiscarono il telefono non lasciandomi la possibilità di comunicare con te. Tutto era già pronto per partire, le valigie già fatte per andarcene il prima possibile e scappare da qui ma neanche il tempo di uscire dalla porta che suonarono al campanello di casa. Mio padre si pietrificò all'istante, mia madre invece prese me mio fratello e mia sorella portandoci in un altra stanza e dicendoci di stare in silenzio. Fortunatamente alla porta non ci furono le persone che I miei parenti temevano...> ferma il suo racconto per guardare la mia reazione poi continua <Erano I genitori di Ally, Normani e Dinah. Avevano progettato tutti insieme di scappare quello stesso giorno, non sapevo ne de cosa o da chi finché le ragazze non mi spiegarono cosa I nostri genitori avessero combinato> mi prende le mani tra le sue e le accarezza leggermente <Voglio che dopo quello che ti dico tu rimanga qui e mi ascolti fino alla fine, ti scongiuro> spaventata dalla sua premessa annuisco lentamente non aspettandomi cosa mi dirà dopo <I nostri genitori insieme a quelli di Normani, Ally e Dinah erano entrati a far parte di affari loschi, non so quando o come ma solo che hanno fatto una promessa ad una persona a cui non dovevano per dei prestiti enormi di soldi ma sono entrati nei casini. Prima che I tuoi genitori morissero, I miei e gli altri hanno cercato tutti insieme di convincere I tuoi parenti a lasciar perdere la promessa fatta a quella persona e che il denaro che loro stavano cercando li avrebbero ricavati in un altro modo ma loro non accettarono, soprattutto tua madre, che era convinta che niente sarebbe successo e che le minacce fatte da quella persona a qui hanno promesso chissà che cosa erano vane. Noi dopo l'accaduto, siamo rimasti qui per alcuni anni, ti sono stata accanto quando I tuoi genitori non c'erano più, ma poi siamo stati costretti a scappare. I miei genitori avevano iniziato a ricevere minacce di morte alcuni mesi prima che mi allontanassi da te. Ce ne siamo andati dalla Florida e ci siamo spostati a New York per la nostra incolumità, per non subire la stessa fine dei tuoi parenti, di conseguenza costringendo me e le ragazze a lasciare te e Leilani sole> mi alzo in piedi iniziando a camminare avanti e indietro non volendo accettare niente di tutto ciò. Mi prendo la testa fra le mani scuotendola freneticamente non credendoci. L'agente Blake aveva ragione, i miei genitori sono stati uccisi dalle stesse persone che hanno ucciso I suoi parenti. Lauren si alza e mi abbraccia da dietro sussurrandomi parole dolci all'orecchio cercando di calmarmi. <Ok, va bene sediamoci e continua> mi stacco da lei e mi risiedo sul divano aspettando che Lauren faccia lo stesso ma rimane in piedi.<Solo quando ho compiuto diciassette anni sono venuta a conoscenza del fatto che tua madre possa essere viva, ho aiutato l'agente Blake a venire a capo della questione, ma poi è stato trasferito qui a Miami e non ho più potuto fare niente. Il motivo per cui non te ne ho parlato è perchè non volevo darti brutte notizie subito dopo che ci siamo riviste e che le cose stavano, se possiamo dire, andando bene e ti chiedo scusa per questo, so di aver fatto un errore madornale> avvicino le ginocchia al petto e le abbraccio sentendomi frastornata da tutte queste notizie. "Avevi mai pensato di dirmi tutto ciò prima che lo scoprissi da sola?" le chiedo volendo essere sicura che sia sincera e che le sue parole non siano dette per pena <Si, ho sempre voluto dirtelo quando ti vedevo, ma ho avuto paura. Non dormivo la notte per questo motivo, continuavo a pensare a come dirtelo, ad essere più delicata possibile, ma non ho mai trovato il momento adatto> mi asciugo le ultime lacrime rimaste sulle guance e le faccio cenno di sedersi sul divano accanto a me. "Non mentirmi mai più Lauren, non riuscirei a sopportarlo se tu lo facessi" mi si avvicina e annuisce piano. Continua a guardarmi dandomi la sensazione di volersi avvicinare ancora di più. Sorrido leggermente e l'abbraccio di slancio. Si irrigidisce all'istante non aspettandoselo e non ricambia l'abbraccio, ma dopo qualche secondo stringe le sue braccia attorno il mio busto appoggiando la testa nell'incavo del mio collo e annusando il mio profumo <Mi è mancato abbracciarti e sentire il tuo odore. Mi è mancato sentire le tue braccia stringersi attorno a me come se non ci fosse un domani> si stacca e mi guarda <Mi è mancato guardarti negli occhi e notare quell'amore che c'era una volta, ma soprattutto mi è mancato sentire le tue soffici labbra sulle mie che mi mandano in estasi> appoggio una mano sul suo viso e la vicino a me baciandola. Massaggio le sue labbra con le mie lentamente, volendo assaporarle fino in fondo. Passa la lingua sul mio labbro inferiore chiedendo l'accesso che alla fine le concedo. Le nostre lingue si scontrano in una battaglia frenetica che mi fa rabbrividire, mi stacco leggermente per riprendere fiato, ma non mi lascia neanche il tempo di parlare che ricomincia a baciarmi. Mi spinge all'indietro facendomi stendere sul divano mettendosi fra le mia gambe e muovendo il bacino contro il mio facendomi sentire il suo membro eccitato attraverso I pantaloni. Si stacca poi da me mordendomi il labbro inferiore e tirandolo piano. Abbasso lo sguardo e vedo il profilo del suo pene spingere contro I pantaloni ormai stretti e scomodi prima che scenda a baciarmi il collo con baci umidi. Tocca un punto della mia gola che mi fa gemere di piacere e stringere le gambe attorno alla sua vita. Continua imperterrita a solleticarmi il collo con baci non avendo ancora intenzione di fermarsi. Infilo le mani tra I suoi capelli stringendoli, portandola cosi a gemere il mio nome. Passa la mano sotto la mia maglietta accarezzando il mio ventre piatto e tracciando quell'accenno di addominali che sono riuscita a formare negli anni, facendomi ansimare volendo di più. Dopo un po' che continua ad accarezzarmi riacquisto quel poco autocontrollo rimasto e la allontano da me fermandola. <Ho fatto qualcosa che non dovevo?> chiede leggermente preoccupata. Appoggio la fronte sulla sua tempia e respiro affannosamente contro la sua guancia arrossata "No, non hai fatto niente che non dovevi, è solo che penso che dobbiamo fermarci e non andare oltre. Non mi sembra il momento migliore per continuare" mi bacia a lungo sulla fronte annuendo <Ok si hai ragione> ci allontaniamo l'una dall'altra sedendoci composte sul divano. Cerco di trattenere una risata che sta per nascere, ma appena Lauren si gira a guardarmi non resisto più. Stranita dal mio comportamento inizia a ridere piano insieme a me <Ma perchè ridi, che cos'hai adesso?> mi sbellico dalle risate ricordandomi poco fa e quasi mi soffoco con la mia stessa saliva, infatti inizio a tossire come una forsennata, con Lauren che mi dai dei colpetti sulla schiena. <Sei impazzita per caso? Hai iniziato a ridere all'improvviso come una pazza e mi hai fatto preoccupare> scuoto la testa in segno di no con un sorriso sulle labbra "Mi sono solo ricordata la tua reazione a poco fa e mi è venuto da ridere, non sono riuscita a trattenermi" sbuffa leggermente infastidita, ma noto anche che cerca di non farmi vedere il sorriso che ha sulle labbra. Torna improvvisamente seria <Tutto apposto tra noi due allora, vero? C'è altro che vuoi sapere o che non hai capito bene e vuoi che ti rispieghi?> "No, ho capito tutto, grazie per avermelo detto. Mi serve un po' di tempo per abituarmi a questa nuova parte della vita dei miei genitori" annuisce comprensiva e mi abbraccia, facendomi appoggiare la testa sul suo petto. <Ho una sorpresa per te sai?> alzo la testa appoggiando il mento sul suo petto e la guardo corrugando la fronte "Un regalo? Che regalo avresti mai dovuto farmi, è per caso il mio compleanno e me ne sono dimenticata?" chiedo ironicamente non capendo che cosa stia dicendo. Ride scuotendo la testa in segno di negazione <No, non ti sei dimenticata del tuo compleanno non preoccuparti. Ti ricordi qualche giorno fa quando hai detto che volevi andartene da qualche parte per una o due settimane?> annuisco piano non capendo dove vuole arrivare. Mi sposta con cautela dal suo petto prima di alzarsi e salire su. Scende qualche secondo dopo con tre biglietti in mano e me li passa. Leggo quello che c'è scritto su di essi e mi pietrifico. <Camila? Tutto bene? G-guarda che se n-non vuoi più andare via p-posso disdire tutto, pensavo ch...> non la lascio finire di parlare che grido e le salto addosso " O mio dio, hai davvero fatto tutto questo per me?" le do baci su tutto il viso facendola ridere, prima di darle un lungo e dolce bacio sulle labbra. "Grazie Lauren, non vedo l'ora di andare in Mexico insieme a te" sussurro sulle sue labbra. Essendo che sono a cavalcioni poggia le mani sulle mie cosce accarezzandomele con gentilezza, facendomi rilassare e appoggiare il capo sulla sua spalla, con il mio fiato che sbatte sul lato del suo collo. Vedo I brividi formarsi sulla sua gola, facendomi in questo modo avvicinare di più e a prendere un lembo della sua pelle tra I miei denti, mordendo e succhiando in un punto preciso, lasciando un segno violaceo. Sorrido soddisfatta del mio lavoro e ci soffio sopra per alleggerire il dolore, ma ottengo l'effetto contrario. Le sue mani si stringono sui miei fianchi facendomi muovere il bacino contro il suo membro a un ritmo lento e doloroso che la fa impazzire. Continuo a mordere il suo collo e a muovere il bacino facendole ansimare il mio nome "Camila..." sentendola pronunciare in estasi il mio nome aumento la velocità sentendo l'eccitazione crescere. Porta le mani sul mio sedere e stringe le natiche in una stretta forte e decisa facendomi gemere nell'incavo del suo collo. Lascio andare la testa all'indietro sentendo l'orgasmo venire "L-lauren, o-oh d-dio Lauren più v-veloce ti p-prego" con un ultima spinta del bacino mi lascio andare non resistendo più. Mi appoggio a lei, che mi tiene stretta a se accarezzandomi la schiena, respirando a fatica. <Stai bene?> non riuscendo a risponderle a parole annuisco solamente. Notando che sono distrutta mi prende in braccio e mi porta su in camera sua e poi in bagno <Penso che sia meglio che ti faccia una doccia e ti rilassi, vado a prenderti qualcosa per cambiarti e torno, intanto tu fai pure ciò che devi fare> le sorrido grata e inizio a spogliarmi appena esce dal bagno e chiude la porta.
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The Last Word: Goodbye (Camren)
FanfictionL'ultima parola detta tra le due scherzosamente? Addio, un addio che si avvererà prima di quanto loro si aspettino. Quando Lauren se ne va, Camila si sente perduta, la persona a lei più cara l'ha lasciata sola in un momento buio. Le sue giornate son...