Mi trovo a casa con il telefono in mano, è da qualche minuto che scrivo un messaggio da mandare a Lauren, ma che cancello subito dopo non sapendo cosa scriverle. Alla fine mi decido e le mando un semplice messaggio.
Quando ci vediamo per finire il progetto?
Sto per riporre il telefono sul tavolo della cucina, quando mi arriva subito un suo messaggio.
Possiamo vederci domani? Quello è l'unico giorno che ho tempo
Leggo ciò che mi ha scritto e le rispondo a mia volta.
Va bene allora, ci vediamo domani dopo scuola, di fronte a casa mia.
Dopo aver parlato con lei mi metto a fare I compiti per domani. Appena finisco di farli entra in camera mia sorella Emily, ~Hey, che cosa vuoi per cena oggi?~ rifletto, pensando esattamente a ciò che voglio e poi le rispondo monotonamente "Quello che vuoi Em, per me non fa differenza, sai che mangio qualsiasi cosa che sia commestibile", con la coda dell'occhio la vedo sedersi sul mio letto matrimoniale. Comincia a giocare con la trapunta, intenta a pensare a chiedermi cosa mi passa per la testa, quando la precedo, "Sto bene Emily davvero, sono solo un po stanca con la scuola, verifiche e interrogazioni varie" so com'è mia sorella, da quando I nostri genitori sono morti è diventata molto protettiva di me, ogni volta che vede che sono giù di morale si preoccupa e pensa che sia successo di tutto e di più. Giro la sedia, mi alzo e mi siedo accanto a lei, le prendo le mani nelle mie e gliele stringo, "Sai già che se mi fosse successo qualcosa di grave, te lo avrei detto subito, ma non è niente davvero, è solo che Lauren ha detto alcune cose che mi hanno fatto davvero male, ma passerà, andrò avanti senza girarmi indietro come ho sempre fatto" continua a guardarmi intensamente, non sapendo se credermi o meno. Per convincerla le sorrido e poi l'abbraccio, <D'accordo, per qualsiasi cosa sappi che sono sempre qui per te, anche quando penserai il contrario> annuisco e mi alzo in piedi "Ok Em, adesso vorrei andare a dormire è un po' tardi, non ho fame. Ci vediamo domani" si alza pure lei e mi prepara il letto come era solita fare quando ero piccola. Mi infilo sotto le coperte e me le rimbocca, mi da un bacio sulla fronte e si avvia verso la porta <Ci vediamo domani munchkin buonanotte e sogni d'oro> mi giro verso di lei, abbraccio il peluche che I miei genitori mi avevano regalato per il mio compleanno e le auguro la buonanotte.
Mi trovo in una stanza vuota dove I muri sono bianchi, mi guardo attorno e mi accorgo di essere sola, di fronte a me c'è una porta, mi avvicino e cerco di aprila ma e chiusa a chiave da fuori, inizio a respirare affannosamente per la paura di rimanere bloccata li. Mi appoggio al muro e scivolo a terra e con le mani tremolanti mi prendo la testa fra le mani per la disperazione, quando tutto intorno a me inizia a girare, i muri scompaiono e mi ritrovo in un corridoio. Mi alzo in piedi e comincio a correre cercando una via d'uscita, sento in lontananza una voce e comincio a gridare cercando aiuto, inizio ad avvicinarmi sempre di più al luogo da dove arriva quel suono quando capisco cosa sta dicendo,<Non provo niente per te, tutto quello che abbiamo avuto era per divertimento>, continua ripetutamente e più cerco di allontanarmi, più sembra peggiorare. Sfinita cado a terra, le lacrime mi scendono copiosamente dagli occhi. Tremo come una foglia dalla disperazione e dalla paura, chiudo gli occhi sperando che tutto questo sparisca, ma non accade, una mano mi tocca la spalla e quando alzo lo sguardo vedo Lauren, si abbassa al mio livello e sussurra <Non provo niente per te, ricordatelo Camila, vali poco nessuno ti vuole>, la guardo allontanarsi, sperando che torni indietro e mi dica che è tutto uno scherzo ma non si ferma.
Mi sveglio improvvisamente tutta sudata, sento qualcosa sulle guance e quando le tocco noto che sto piangendo. Mi asciugo le lacrime e vado a cambiarmi la maglietta che ormai è madido del mio sudore, poso lo sguardo verso l'orologio e vedo che sono appena le 3.47. Sbuffo e scendo giù in cucina, mi verso un bicchiere d'acqua e mi avvio verso il salotto accendendo la TV e cercando di distrarmi. L'orologio segna le 4.30 e sono ancora sveglia non riuscendo a prendere sonno. Spengo il televisore, appoggio il bicchiere sul tavolo e vado in camera di mia sorella, apro piano la porta non volendo svegliarla e la trovo che dorme. Facendo attenzione a dove metto I piedi mi avvicino lentamente, sposto le coperte e mi infilo sotto ad esse. Emily sentendo il letto muoversi si sveglia <Camila, che succede stai bene?> chiede con voce impastata, mi avvicino di più a lei e mi abbraccia, "Ho fatto un incubo e non riesco a dormire, è un problema se per oggi sto qui con te?" le chiedo non essendo sicura della sua reazione e della sua risposta <Ma certo che puoi restare, puoi stare qui con me quando vuoi, non c'è bisogno che tu chieda. Adesso cerca di dormire che domani devi svegliarti presto per andare a scuola> annuisco e appoggio il viso sul suo petto abbracciandola "Notte Emily", la sento mugolare qualcosa di incomprensibile e addormentarsi, sorrido e inizio a guardarmi attorno, avendo bisogno di ancora un po' di tempo perchè mi abitui ad un nuovo letto e cuscino prima di addormentarmi. La camera di mia sorella è molto diversa dalla mia. Appese alle pareti non ci sono foto dei nostri genitori, ma solo di me e lei, e di lei con alcuni suoi amici. Aveva tolto le foto dei nostri parenti subito dopo la loro morte. Dormivo spesso in camera sua, se non sempre, e ogni volta che mi sdraiavo sul suo letto per addormentarmi, guardando le foto di nostro padre e nostra madre piangevo, non dormendo così per tutta la notte e lasciando Emily a sua volta sveglia per prendersi cura di me. Solo una foto di loro non ha mai tolto, è una foto dei nostri genitori abbracciati che dormo sul divano giù in salotto che Emily tiene all'interno dell'armadio tra i vestiti. L'avevo trovata molto tempo dopo l'incidente. Stavo cercando una maglietta da prendere in prestito ad Emily quando cadde ai miei piedi. Era una foto consumata ai lati, e leggermente spiegazzata. Quel giorno, capendo quanto lei tenesse a quella foto la presi e la incorniciai, non facendo molto caso al fatto se ci fosse scritto qualcosa dietro ad essa o no, e la misi poi sul tavolo che si trova nell'angolo della sua camera. Guardo verso il tavolo e infatti la trovo ancora li in bella vista. Con un piccolo sorriso sulle labbra chiudo gli occhi e mi lascio andare tra le braccia di Morfeo rilassandomi completamente.
STAI LEGGENDO
The Last Word: Goodbye (Camren)
Hayran KurguL'ultima parola detta tra le due scherzosamente? Addio, un addio che si avvererà prima di quanto loro si aspettino. Quando Lauren se ne va, Camila si sente perduta, la persona a lei più cara l'ha lasciata sola in un momento buio. Le sue giornate son...