vecchie ferite

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Bianca

-Non puoi riportare a galla il passato!-

Sbotto irritata. Sono davvero stufa di ascoltare sempre le solite stupide scuse, perché sono scuse davvero banali quelle che mi stava rifilando Liam da un decina di minuti.

Quanto lo sto odiando

-Ferma la macchina.-

Dico d'un tratto. Lui mi guarda con astio e poi riporta lo sguardo alla strada. Adesso mi sto pentendo di avergli chiesto di riportarmi alla stazione.

-No.- risponde dopo secondi interminabili.

-Ferma la macchina!-

-Devi smetterla di scappare!-

Con uno sbuffo abbandono la testa contro lo schienale del sedile. Era morbido e se si faceva attenzione si poteva ancora sentire l'odore di un profumo femminile. Questo profumo è delicato e rilascia un retrogusto di lavanda e margherite, quelle ancora incolte, quelle fresche e che odorano ancora di terra bagnata. Questo è un profumo che io non avrei mai usato e mai userò perché non voglio somigliare alle innumerevoli ragazze che lui si è portato a letto dopo di me.

La situazione non mi piace. Odio essere arrabbiata e non mi piace provare la strana sensazione di essere osservata passivamente da troppo tempo, proprio come sta facendo adesso Liam con me. Non mi giro per guardarlo e magari coglierlo con le mani nel sacco, non serve perché li sento i suoi occhi che iniziano a bruciare di rabbia per il mio comportamento, ma dovrei essere io quella furiosa, dovrei essere io quella che dovrebbe urlare per la disperazione e dirgli che non ho ancora dimenticato il male che mi ha fatto, ma come ha detto lui..sono una che scappa dalle situazioni, sono la tipica ragazza egoista che preferisce sparire per non farsi vedere mai più. Sono semplicemente me stessa ed è questo che mi fa più schifo.

-Non sto scappando adesso..-

Mi volto verso di lui solamente quando smette di guardarmi.

Lo vedo mentre è intento ad imprecare contro un gatto che si è buttato in mezzo alla strada, lo vedo con le sopracciglia folte corrucciate, lo vedo mentre storce il naso e vedo un piccolo sorriso, un sorriso che non coinvolge anche gli occhi e questo mi turba profondamente.

-Ma vorresti farlo, ammettilo.-

È vero, lo ammetto. Stavo già programmando la mia fuga, stavo già pensando ad una scusa plausibile per lasciarmi in mezzo ad una strada, ma per come sono fatta mi lascio abbattere troppo velocemente dalle sue parole e, colta in flagrante, mi giro per guardare fuori dal finestrino. Non ho ancora raccimolato il coraggio necessario per affrontare il mio passato, il nostro passato. Ma la domanda che mi pose qualche minuto dopo mi lasciò a bocca asciutta e con una ferita al cuore ancora aperta e dolorosa

-Vuoi sapere perché l'ho fatto?-

Lo voglio davvero sapere? Voglio davvero sapere il motivo che l'ha spinto a fare quel che ha fatto? Voglio riaprire una vecchia ferita e lasciarla bruciare?

Voglio davvero tutto questo?

Ormai non so più quello che voglio. In questo momento dovrei piangere per la perdita di due persone importanti della mia vita Zayn e Alice, ma invece sono qui a parlare con Liam, nella sua auto diretta alla stazione di Londra dove tra due ore dovrei prendere il treno diretto a Gullimber per lasciarmi, ancora una volta, tutto alle spalle.

-Sono tutta orecchi..-

Sussurro. Forse non dovevo dirlo e per un attimo spero che lui non mi ha sentito, ma le mie speranze vanno a farsi fottere appena lo sento respirare velocemente.

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