Vestiti a caso neanche piegati in valigia, il telefono in tasca pieno di chiamate perse che non la smetteva di vibrare, un biglietto stretto tra le mani sudate, i capelli in disordine ma mai quanto la testa, Liam Payne era immobile in mezzo all'aeroporto, le persone gli passavano accanto di corsa, tutto intorno a lui era mosso e confusionario, lo sguardo perso nel vuoto, senza mettere a fuoco nulla se non il battito del suo cuore, lo sentiva rimbombare in ogni cellula e li sembrava che riempisse tutto lo spazio circostante. Sentiva la testa pesante, troppi pensieri che si rincorrevano, era come se la sua vita si fosse bloccata e mentre il mondo continuava ad andare avanti, mentre le persone gli passavano accanto ignare del suo dolore, lui si sentiva crollare, sentiva ogni parte del suo corpo ridursi in cenere, non riusciva a pensare, a ragionare, tutto era ovattato, le lacrime scendevano lungo le sue guance ma lui non se ne accorgeva, non sentiva nulla, solo quelle parole che li rimbombavano in testa. "Zayn Malik, ex membro degli one direction, ha appena avuto un incidente, le condizioni sembrano gravi ma non si ha ancora nessuna notizia". Lo aveva detto una donna sulla trentina a un telegiornale, la calma con cui l'aveva detto, come se non fosse nulla di che, sembrava così assurda a Liam che al suono di quelle parole si era visto tutta una vita crollarli davanti. Non avevano detto dove era stato l'incidente ma lui sapeva che Zayn stava andando a prenderlo, sapeva che era diretto all'aeroporto dove sarebbe dovuto atterrare il suo aereo mai preso, proprio mentre stava per montare aveva sentito quella voce e si era fermato, lì, nel mezzo, non riusciva più a muoversi, proprio adesso che lo aveva ritrovato la vita glielo aveva portato via, strappato da lui senza pietà, senza avvertire o chiedere il permesso.Una figura minuta si avvicinava velocemente a lui, non riusciva a mettere a fuoco a causa delle lacrime ma gli sembrava famigliare, poi si sentì stringere in un abbraccio, di quelli fori, di chi cerca di tenere insieme i tuoi pezzi, e lì, crollo, lasciò che il dolore lo portasse sul fondo. Piangeva cercando invano di respirare, le mani che graffiavano e stringevano nella speranza di aggrapparsi a qualcosa, a una salvezza, le gambe cedettero e cadde al suolo trascinando con se la figura che neanche per un secondo aveva smesso di stringerlo. Si sentiva la testa pesante, i polmoni in fiamme per l'aria mancata, gli occhi gonfi e stanchi di versare lacrime e un forte dolore nel petto, era come un grande vuoto ma allo stesso tempo era pieno, pieno di tristezza e disperazione, pieno di un male che non aveva mai conosciuto prima, di un male che non si può spiegare, che non può essere capito, quel vuoto pieno di dolore che si prova solo quando si perde la persona amata, la persona a cui si è dato tutto, per la quale si farebbe tutto, quella persona che per qualche strano motivo è sempre nella nostra testa, che non si dimentica mai, neanche se non la si vede per anni, quella persona che non può essere sostituita e che non ostante tutto sarà sempre la prima che ci verrà in mente alla parola "amore".
Passarono ore, o forse erano soltanto minuti, prima che il respiro di Liam tornasse regolare e anche l'ultima lacrima abbandonasse i suoi occhi, stancamente alzò il viso, nascosto nell'abbraccio, e riconobbe il volto Cheryl che lo guardava preoccupata mentre gli accarezzava dolcemente i capelli. "Che ci fai qui?" Sussurrò privo di forze cercando di mettersi a sedere ma fallendo miseramente, "Mi ha chiamata Gigi, piuttosto, che ci fai te ancora qui?"
"Ancora qui? Dove dovrei essere?"
"Da Zayn" disse semplicemente con uno strano sorriso, un po' malinconico, un po' triste, ma dolce e Liam semplicemente abbassò lo sguardo, non riusciva a guardarla negli occhi consapevole che lei lo amava con tutta se stessa mentre il suo cuore apparteneva ancora al moro.
"Io..." Si interruppe subito, non sapeva cosa dirle, un "mi dispiace" sarebbe risultato banale per quanto vero, ma, in fondo, che colpa ne aveva lui se non riusciva ad amare più nessuno dopo Zayn? È un dato fato che l'amore non si sceglie, non si controlla, arriva all'improvviso e basta e quando arrivava, quando arriva l'amore quello vero, che ti corrode, ti consuma, non te ne puoi più liberare e allora sei completamente fottuto, questo, Liam Payne, lo sapeva bene.
"Shh... non dire nulla, è tutto okay" sussurrò lei dolcemente cercando di nascondere il suo dolore, fingendo che fosse veramente tutto okay. Prima che lui potesse dire qualcosa si alzò e porgendogli una mano forzo il suo miglior sorriso e con più allegria del dovuto esclamò: "Allora? C'è un volo che ci aspetta, bisogna andare subito da Zayn"
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Memories [ziam mayne]
FanfictionIl nostro non era uno di quelli amori dove si dice "ti amo" e si fa l'amore sotto le stelle, il nostro era un amore nascosto dietro l'odio, le urla, le bugie, le lacrime. -Zayn Ci ignoriamo fingendoci sconosciuti pur sapendo che non lo saremo mai...