Si asciugò una lacrima poi prese al volo la borsa e la giacchetta di pelle ed uscì di casa. Lo sguardo baso per nascondere gli occhi lucidi, la borsa stretta al petto e le cuffie nelle orecchie. Canticchiava sottovoce sentendo una fitta al cuore quando dalle cuffie partì la sua voce, la voce dolce e melodiosa di Liam. Strinse più a se la borsa tirando su con il naso, sapeva che doveva lasciarlo andare, era lì per quello, ma non riusciva a cambiare canzone, voleva ascoltare ancora una volta la sua voce prima di dire addio al suo ricordo una volta per tutte.
Arrivato ai pressi del parco si avvicinò a un cestino, con mano tremante tirò fuori dalla borsa il diario dove per giorni aveva scritto ogni loro ricordo, se si voleva liberare di lui quella era la prima mossa.
Sfogliò le pagine leggendo qualche frase ora sbafate dalle sue lacrime che cadevano dalle sue guance.
Strinse a se il diario e sussurrò un "Ti amo Lee" interrotto da i singhiozzi poi, cercando di calmarsi, buttò il diario nel cestino.
Rimase a guardarlo per minuti interi, consapevole che era la cosa giusta ma con una fitta al cuore e il desiderio di riprenderlo e completarlo non più con i ricordi ma con il suo presente con lui perché non ostante tutto lui ci sperava, ogni cellula del suo corpo sperava nel suo ritorno.
Si asciugò le lacrime e facendo un lungo respiro si allontanò da quel diario che conteneva il loro amore ora buttato in un cestino.
Mentre si dirigeva per la strada costeggiata dagli alberi prese il telefono e cancellò ogni sua canzone, foto o qualunque altra cosa potesse ricordargli che lui esisteva e sapeva che era sbagliato, fingere che non era mai esistito non avrebbe fermato il suo amore.
Aveva lo sguardo perso su i contatti in cerca del suo per eliminarlo quando inciampò in una pallina, una volta ripreso l'equilibrio si chinò e prese in mano la piccola palla, la rigirò fra le sue grandi mani poi si guardò in torno in cerca del proprietario.
Pochi passi più in là vide un piccolo bambino di giusto qualche mese allungare le mani nella sua direzione piangendo, sorrise alzandosi e avvicinandosi al passeggino dove era seduto il piccolo.
Si inginocchiò per poterlo guardare negli occhi e per un attimo gli parve di vedere quelle di Liam, scosse la testa per scacciare il pensiero poi sorrise al piccolo accarezzandogli una guancia.
"È tua piccolo?" Chiese con voce dolce, Il bambino annuì allungando le mani verso il gioco che Zayn non esitò a dargli.
Si perse a guardare il bambino sorridere giocando con la sua pallina e non si accorse dell'arrivo di una donna.
"Scusi, chi è lei? Cosa vuole da mio figlio?"
La voce leggermente infastidita della donna lo riportò alla realtà, si alzò di scatto cercando di spiegare ma le parole gli si bloccarono in gola non appena si accorse chi era la donna.
"C-Cheryl?" La voce gli tremava e sentiva le lacrime lottare per uscire, abbassò lo sguardo adesso consapevole che quel bambino era figlio del suo amato.
Lo guardò a lungo
riconoscendo in lui la somiglianza con il padre, sorrise al bimbo quando i loro occhi si incrociarono poi riportò l'attenzione sulla donna.
"Scusa gli era caduta la pallina e gliela ho riportata"
Mormorò sperando che Cheryl non si fermasse a parlare e quindi di essere libero di andarsene e poter piangere in pace.
"Oh... grazie Zayn" la donna sorrise e lui, guardando quelle labbra, non poté fare a meno di immaginarsele su quelle di Liam, Sentì una fitta al cuore e cercherò di forzare un sorriso.
"Zayn?"
Liam si stava avvicinando lentamente guardandolo incuriosito
"Oh ciao amore" Cheryl si voltò verso di lui quando l'abbracciò da dietro, lui sorrise alla donna prima di riportare l'attenzione sul ragazzo che li fissava con gli occhi lucidi.
Davanti a quella scena Zayn sentì il cuore sprofondare e le lacrime farsi sempre più difficili da trattenere, si morse il labbro tremante e sussurrò un "Devo andare" abbassando lo sguardo.
Non diede il tempo agli altri due di rispondere che già si era voltato e a passo svelto e si dirigeva a casa con le lacrime che scendevano senza sosta e un peso sul cuore."Dove vai amore?"
Lo richiamò la dolce voce di Cheryl mentre si allontanava
"Devo fare una chiamata"
Rispose prima di prendere il telefono e comporre velocemente il numero del ragazzo che pochi attimi prima era scappato da lui,
Fissò quel "Zayn" scritto sullo schermo mordendosi il labbro indeciso se chiamarlo o no.
Sapeva che non avrebbe dovuto farlo perché così gli avrebbe impedito di andare avanti ma al solo pensiero di lui che amava qualcun altro sentì una fitta al cuore e lo chiamò.
Uno, Due, tre squilli Poi partì la segreteria telefonica.
Sbuffò portandosi le mani tra i capelli, stava per attaccare quando ci ripensò e con lo sguardo perso nel tramonto parlò e magari da fuori poteva sembrare un pazzo mentre piangeva parlando da solo al telefono ma adesso non importava, importava solo di quelle parole dette con il cuore."Sai io ci credevo, io credevo a quelle parole, quando mi hai detto che saremo rimasti amici io ci ho creduto sul serio, ci speravo. Ma gli amici si cercano, si mandano messaggi, noi no, o meglio, te no, avevi detto che saremo rimasti amici ma gli amici se si incontrano per strada si salutano, noi no. ci incontriamo per strada e sembriamo due sconosciuti, ma gli sconosciuti non perdono un battito se si incontrano, gli sconosciuti non si fissano per poi distogliere lo sguardo per non farsi beccare, fallendo miseramente, gli sconosciuti non si studiano notando quanto sono cambiati, non sentono una fitta al cuore e le lacrime agli occhi, lo stomaco in subbuglio e i ricordi riaffiorare, gli sconosciuti quando si incontrano per strada non conoscono la storia dell'altro e non provano il desiderio di avvicinarsi e sapere come va, gli sconosciuti sono solo sconosciuti, persone che si passano accanto senza neanche vedersi, persone che non si accorgono neanche della presenza altrui ma quando noi ci incontriamo ci accorgiamo l'uno dell'altro, ci ignoriamo fingendoci sconosciuti pur sapendo che non lo saremo mai, perché gli sconosciuti non si sono amati come abbiamo fatto noi. Ci siamo amati e non possiamo fingere che non sia mai successo, per quanto ci proveremo non saremo mai due sconosciuti perché le nostre anime si sono appartenute così come i nostri cuori e quando ce ne siamo andati, ognuno per la sua strada, un pezzo della mia anima è rimasto incastrato nella tua così come la tua nella mia e ogni volta che ci incontreremo ci fingeremo sconosciuti mentre sulle labbra sentiremo il sapore l'uno dell'altro.
Che poi davvero te ci credevi quando hai detto quel "rimaniamo amici"?
Lo sappiamo entrambi che no, noi non potremo mai essere amici, perché gli amici non si amano, gli amici non sento il continuo desiderio di baciare l'altro, gli amici non dormono abbracciati e non sussurrando "ti amo" pensando che l'altro dorma, gli amici non si guardano come ci guardiamo noi, con gli occhi pieni di desiderio e amore, gli amici non perdono un battito ogni volta che sfiorano per sbaglio la mano dell'altro.
Noi non saremo mai ne amici ne sconosciuti, noi saremo per sempre due ragazzi che si amano.
Possiamo negarlo a chiunque, possiamo fingere che non ci pensiamo più, che adesso siamo andati avanti e siamo felici così, ognuno con una persona diversa, possiamo fare finta di niente quando a letto con un altro ci scappa il nome a l'uno dell'altro, possiamo negare di essere delusi quando appena svegli nel letto accanto a noi troviamo un altra persona, possiamo addirittura negare di tutte le volte in cui abbiamo detto "ti amo" a qualcuno ma pensando a noi, possiamo farlo sai, fingere di non amarci, ma ogni volta che per sbaglio ci incontreremo tutte quelle bugie che abbiamo raccontato pure a noi stessi sfumeranno nel nulla e rimarranno solo i battiti accelerati dei nostri cuori, le lacrime trattenute, la voglia di correre uno dall'altro, e i nostri sguardi che come sempre si sussurrano quei "ti amo" che non abbiamo avuto il coraggio di dire. "Tirò su con il naso e attaccò una volta finito il lungo monologo, sentiva gli occhi pizzicare ma il cuore più leggero. Fece un lungo sospiro prima di girarsi e tornare dalla sua famiglia inconsapevole che Zayn non avrebbe ascoltato quel messaggio.
Spazio autrice🌹
Heii, come sta andando la scuola? A me abbastanza bene anche se domani non ho per nulla voglia di andarci visto che non ci sono materie artistiche.
Ieri mentre scrivevo questo e il diciassettesimo capitolo mi sono accorta che manca sempre di meno alla fine della storia e aiut non sono pronta.
Ora, per mettervi un po' d'ansia, secondo voi perché Zayn non ascolterà il messaggio?
Ci sentiamo al prossimo capitolo
~Cecilia🌻♥️
STAI LEGGENDO
Memories [ziam mayne]
FanficIl nostro non era uno di quelli amori dove si dice "ti amo" e si fa l'amore sotto le stelle, il nostro era un amore nascosto dietro l'odio, le urla, le bugie, le lacrime. -Zayn Ci ignoriamo fingendoci sconosciuti pur sapendo che non lo saremo mai...