Capitolo 2

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Claudio lo guarda e gli dice
"Mario comunque sei bellissimo".

*
Mario e Claudio si guardarono l'un con l'altro, ad interrompere quel momento è l’arrivo del  cameriere con le loro ordinazioni, una volta rimasti soli Claudio gli chiede
"come sta Isabel? "
"bene grazie stamani la febbre  non l'aveva.

Anzi ti devo ancora dire grazie per ieri sera se non fosse stato per te non so cosa avrei fatto sai!?! ….prima ad occuparsi dei bambini quando avevano la febbre era sempre Massimo, poi però si è ammalato di cancro, due anni fa purtroppo ci ha lasciati e ......"
Claudio non si aspettava quella confessione da parte del moro
"Mario posso farti una domanda?"
"si certo"
" come mai Isabel ieri indossava un cappello?"
Mario sorride e comincia a raccontare
“sai negli ultimi tempi Massimo, era peggiorato e la maggior parte della sua giornata stava in camera per non farsi vedere in quelle condizioni dai nostri figli, Edward essendo più grande sapeva quasi tutto ma Isabel non sapeva quello che stava succedendo e un giorno mentre stavo portando Edward a scuola lei mi chiese il perché suo padre non veniva più a giocare con noi, e io rimasi senza parole, non sapevo cosa dirgli ma Edward vedendomi in difficoltà, gli disse che aveva la febbre e che doveva stare a riposo, io lo guardai dallo specchietto ringraziandolo in silenzio, una volta tornati a casa Isabel si mise a giocare con i suoi giochi, io andai in camera, dicendo a Massimo che bisognava trovare un modo per farlo alzare perché non si poteva andare avanti e così abbiamo pensato di inventare una specie di gioco per non far notare a nostra figlia che al padre mancassero i capelli indossando tutti un capello.”
“capisco, sarà stato difficile affrontare tutto questo con dei bambini piccoli”
“Si in effetti si ma purtroppo questa è la vita, capitano cose belle e cose brutte e come diceva sempre lui bisogna andare avanti nella vita"
“E tu ci sei riuscito?” che cavolo sto dicendo, penserà che sono invadente, non voglio sembrarlo, voglio solo conoscerlo un po' pensò Claudio.
“la verità?!! Non proprio ma diciamo che mi sto convincendo ad andare avanti o meglio diciamo che qualcuno me lo sta facendo capire"
“beh mi fa piacere che hai trovato qualcuno che ti sprona a farlo, mi farebbe piacere... no niente lascia stare fai finta di niente"
“cosa dimmi adesso sono curioso"
“no niente davvero adesso però devo andare allo studio ci sentiamo ciao" lo salutò con un bacio sulla guancia e scappò via, che cavolo gli diceva il cervello, non posso chiedergli di uscire pensò Claudio andando via.
Mario rimase perplesso dal cambio improvviso di Claudio, chissà cosa gli stava per dire, voleva saperlo e doveva trovare un modo per poterlo rivedere, così con quei pensieri che gli giravano per la testa tornò a casa, passo tutta la giornata con i bambini ma la sua testa era sempre la, a quella frase lasciata a metà, anche Vale se ne rese conto che era distratto ma non gli disse niente lasciandolo per una volta riflettere da solo.

È passata circa una settimana dall'ultima volta che ho visto Claudio, una settimana che non faccio altro che pensarlo, ma che mi sta succedendo? dopo Massimo non avrei mai pensato di pensare a qualcun altro e invece mi ritrovo qui come un ragazzino a pensare a quei due occhi verdi che mi hanno stregato, si finalmente lo ammetto a me stesso, Claudio mi piace ma non penso di piacergli quindi va bene così, e poi non ho nessuna intenzione di provare a stare con qualcuno quindi non c'è nessun problema.

Ha ridestarlo dai sui pensieri è il cellulare che squilla e risponde senza guardare
"pronto"
"ciao sono Rosita, il Dottor Sona mi ha detto di chiamarti per ricordati che oggi pomeriggio devi portare la piccola per un controllo"
"ma veramente non ho nessun appuntamento di controllo"
"Signor Serpa mi dispiace ma non so che dirle, così mi ha detto di dirle il Dottor Sona è così le dico, l'aspettiamo per le 15:00, a più tardi"
Mario non ricordava assolutamente di avere questo appuntamento e decise di chiamare Vale per chiedere a lei se si ricordava, magari gli era sfuggito
"amò"
"hey amò dimmi"
"senti per caso ti ricordi se oggi ho appuntamento dal pediatra per Isabel?"
"no tesò nessun appuntamento perché?"
"perché mi ha appena chiamato la segreteria del Dottor Sona per ricordarmi dell'appuntamento di oggi"
"oh il dottorino cerca una scusa per poterti vedere interessante"
"ma smettila cretina, che vai a pensare, magari vuole solo vedere come sta Isabel dopo quel virus"
"Si amò credici, quello vuole vedè te fidate"
"Si vabbè convinta tu, dai chiudo che vado a prendere i bimbi a scuola"
"ok ciao amò e fammi sapere ci conto"
"Si ciao"
Così Mario uscì da casa, andò a prendere i bambini e li portò a mangiare fuori in modo tale da non far tardi, le 15:00 arrivarono in fretta e l'ansia di Mario si faceva sentire sempre di più, aveva mille domande per la testa ma l'unica persona che poteva dargli delle risposte era Claudio. 
Una volta arrivati allo studio Rosita li fece entrare subito da Claudio
"Ciao Claudio" dissero i bambini
"ciao anche a voi" alzò lo sguardo e "Ciao Mario
"ciao"
"allora dai vediamo come sta questa bimba bellissima " disse Claudio non smettendo però di guardare Mario, che si imbarazzò e abbassò la testa diventando rosso in viso, dopo aver visitato Isabel Claudio disse
"allora la bimba si è ripresa benissimo puoi anche smettere di dargli lo sciroppo che ti avevo prescritto"
"Ok grazie allora noi andiamo"
"aspetta un attimo Mario ho bisogno di parlarti un secondo da solo puoi?"
Mario annuì e disse ai bimbi di aspettarlo seduti nella sala d'aspetto
"Ti prego non dirmi che Isabel sta male"
"no no tranquillo ma che vai a pensare"
"E che ne so, l'hai visitata e poi mi chiedi se possiamo parlare da soli mi so preoccupato"
"scusa hai ragione non ci ho pensato, ma tranquillo Isabel sta benissimo, volevo solo chiederti se magari una sera di queste ti andava di uscire a cena con me, so che ti posso sembrare sfacciato e scusa se ho usato la scusa della bambina ma era l'unico modo per poterti vedere, dall'ultima volta che ti ho visto non faccio altro che pensarti e ho davvero voglia di conoscerti se me lo permetti, sempre se non sei occupato con quella persona che ti sta facendo capire di andare avanti".
Mario rimase scioccato dalle sue parole, non si aspettava che Claudio ricordasse le sue parole e soprattutto non si aspettava che potesse piacere a Claudio
"vedo che ricordi le mie parole, mi fa piacere, si vede che stai attento a quello che dico"
"son super attento quando mi interessa qualcuno"
"senti Cla non me la sento mi dispiace, adesso scusa ma devo andare"
"Mario pensaci, la mia offerta è sempre valida, aspetto un tuo messaggio, tanto hai il mio numero no?!"
"Si certo che ho il tuo numero ma è per l' emergenze"
"Mario non ti ho dato il numero per i pazienti, ti ho dato quello mio privato, usalo quando ti va"
"va bene ci penso"
"grazie" Claudio si avvicinò e gli lasciò un bacio sulla guancia "Ciao Mario"
"Ciao Cla"

Appena Mario si chiuse la porta alla spalle Claudio si lasciò cadere sulla sedia e pensò di aver rovinato tutto.
Mario arrivato a casa mandò i bambini nelle proprie stanze, Edward per studiare e Isabel per poter giocare senza dar fastidio al fratello, lui invece si sedette sul divano e telefonò a Valentina per fargli sapere com'era andata
"amò avevi ragione mi ha invitato a cena, però gli ho detto che mi dispiaceva ma che non potevo"
"amò ma perché fai così?! Certe volte ti prenderei a boffe guarda, è palese che gli piaci anche tu altrimenti non ti avrebbe chiesto di uscire e a te lui piace quindi ora tu stacchi la chiamata con me e gli mandi un messaggio dicendogli che hai deciso di accettare, non precluderti una conoscenza solo per paura, perché parliamoci chiaro Mario hai solo paura, quindi dai su fammi vedè un pò quanto e macho il mio Serpiko"
"no Vale non posso, non me la sento e poi i bambini a chi li lascio?!! No Vale non posso "
"tesò basta non accetto un no come risposta, con i bambini stasera ci sto io e tu esci con quel dottorino e magari ti fai anche controllare che dici"
"Vale ma che dici smettila"
"come se ti dispiacesse"
"va bene va bene mi hai convinto, vado a mandargli un messaggio e ti faccio sapere"
"oh finalmente a dopo cuore"
"Ciao merdaccia"
E così convinto da Vale si fece forza e mando un messaggio a Claudio
"Ciao Claudio, scusa se ti disturbo ma volevo chiederti se l'offerta è ancora valida"
Dopo manco due minuti il cellulare di Mario squillo segno che gli era arrivato un messaggio, con tanta ansia aprì la notifica e lesse
"oddio Mario sei tu?! Devo esser sincero non mi aspettavo un tuo messaggio, pensavo di aver rovinato tutto, comunque si certo che è ancora valida, fammi sapere quando per me è indifferente sono sempre libero, tu magari ti devi organizzare quindi dimmi tu"
"facciamo stasera?"
"Si si Mario va benissimo ti passo a prendere alle 20:30"
"Ok a dopo ciao"
"ciao Mario 😘"
Mario chiamò Valentina raccontandogli dei messaggi che si erano scambiati e chiedendogli se poteva andare da lui subito perché aveva bisogno di lei. "Che ansia mamma mia, starò facendo la cosa giusta? E se hai bambini non va bene che mi rifaccio una vita? No non voglio ferirli, ora chiamo Claudio e gli dico che ho cambiato idea, non posso far star male i miei bambini".
A ridestarlo da questi pensieri fu il campanello, sicuramente era Vale e infatti una volta aperto se la ritrovò davanti
"oh Serpa del mio cuore che stavi facendo con quel telefono?"
"i-io Vale non ce la faccio mi dispiace, ora chiamo e disdico"
"assolutamente no caro mio, adesso noi andiamo di là, scegliamo i vestiti e ti prepari per questa serata, se non vuoi prenderlo come un appuntamento prendila come un uscita con un amico per svagarsi un pò"
"ma Vale non posso prenderla come una semplice uscita, mi piace" sussurrò le ultime parole pensando che l'amica non l'avesse sentito ma si sbagliava di grosso, infatti
"oh finalmente l'hai ammesso, un passo avanti l'abbiamo fatto, adesso su dai andiamo a scegliere i vestiti per far morire il bel dottorino"
"Valeeee"
"Che c'è?! Che ho detto?!"
"niente, niente lascia stare andiamo va che è meglio".

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Ragazze abbiamo deciso di pubblicare oggi visto tutti i messaggi di pressing che ci avete fatto Titty e Ilenia

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