Capitolo 6

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Dopo che Claudio andò via, mario si stese sul letto e inizio a pensare alla serata appena trascorsa, era andato tutto bene, i bambini erano sereni e tranquilli e lui era felice ma una volta rimasto solo con i suoi pensieri iniziò a pensare anche a massimo, “sto sbagliando tutto, non dovrei far entrare un altro uomo in casa nostra e soprattutto non dovevo comportarmi in quel modo sul divano, massì perdonami, ti prometto che lascerò perdere tutto, ho sbagliato nei tuoi confronti scusa” mentre pensava queste cose si addormentò piangendo. L’indomani mattina dopo aver lasciato i bambini a scuola decise di andare da massimo, aveva bisogno di stare un pò con lui e chiedergli scusa per il suo comportamento, si sentiva sporco, aveva un peso sul cuore, non ci riusciva proprio ad andare avanti, quando arrivò sulla tomba di massimo si avvicinò alla foto per lasciargli un bacio e si accorse di una busta vicino alla foto e così la prese, non sapeva chi potesse aver lasciato una lettera lì, non avevano parenti che abitavano vicino a loro e quindi era impossibile che qualcuno di loro l’avesse lasciata lì, spinto da una forte curiosità l’aprì e iniziò a leggere

“ciao massimo, sono Claudio, scusa se ti scrivo...so che non ho nessun diritto di essere qui e soprattutto di parlarti ma dopo tutto quello che è successo in questi giorni sento che è giusto farlo. Mi presento sono Claudio Sona, ho 30 anni e sono un pediatra, sai ho in cura i tuoi bambini e devo dirti che mi sono innamorato di loro e del loro papà mario fin dal primo giorno che li ho visti, sono qui per chiederti il permesso di poter far parte della loro vita, mi piacerebbe tanto poter stargli accanto nella gioia e nel dolore, vederli felici e soprattutto renderli felici, sappi però che non voglio sostituirti in nessun modo, loro faranno sempre parte di te, vorrei solo poter stare a loro fianco. Li amo massimo e so che è strano visto che li conosco da poco ma non so spiegarti a parole quello che mi fanno provare solo a guardarli, mi rendono felice solo con un semplice ciao, penso che tu mi capisca molto bene avendoli vissuti prima di me...provo davvero qualcosa di forte nei loro confronti, è un sentimento che va crescendo giorno dopo giorno e non riesco a farne a meno, ti prego massimo lascia che sia io a prendermi cura di loro. Adesso ti lascio riposare in pace, ciao massimo con affetto Claudio”

Mario leggendo quella lettera scoppiò a piangere, non si aspettava di certo una cosa del genere, era letteralmente distrutto, si sentì in colpa sia nei confronti di massimo per tutto quello che era successo, sia nei confronti di Claudio per non essersi fatto sentire ne la sera prima e né durante la mattina, sicuramente starà pensando che ci stesse ripensando, che non volesse continuare a conoscerlo e a dirla tutta se pensava quello non stava sbagliando proprio per niente, mario si stava tirando indietro ma quella lettera gli fece stringere il cuore, decise così di tornare a casa per cercare di calmarsi un pò perchè in quelle condizioni non riusciva a fare niente, così chiamò il suo collaborare e gli disse che stava male e che non sarebbe andato in ufficio.
Dopo circa mezz’ora arrivò a casa, si stese sul divano e rilesse la lettera, iniziò di nuovo a piangere per la seconda volta, non si aspettava quella parole così forti da claudio e mentre cercava di pensare a cosa fare si addormentò
“Hey tesoro”
“massi che ci fai qui”
“Dai scemotto mettiti seduto e ascoltami bene”
“v-va bene”
“Mario tesoro sono felice di vederti andare avanti, Claudio è una persona fantastica e a quanto vedo ti fa stare bene, i bambini stanno bene, quindi ti prego non farti paranoie, viviti questa cosa così come viene, non aver paura, io sto bene e sono felice per voi, non preoccuparti di portarlo nella nostra casa, a me sta bene tutto quello che stai facendo, ti prego mario sii felice”
Mario si svegliò di soprassalto e ancora incredulo di quello che aveva sognato chiamò Valentina, aveva bisogno di parlare con qualcuno e lei era l’unica con cui poter parlare tranquillamente
“pronto amò”
“Hey che stai a fà?”
“niente amò so uscita adesso dal lavoro, che succede? Ti sento strano”
“tranquilla vale, ma non è che puoi passare da me? Avrei bisogno di parlare con te”
“certo amò tranquillo arrivo subito”
“grazie”
Chiuse la chiamata e aspettò l’arrivo della sua migliore amica, sapeva benissimo che solo a vederla lo facesse stare meglio, dopo nemmeno un quarto d’ora Valentina arrivò, non lavorava distante da casa di mario e per fortuna non c’era traffico e così arrivò presto dal suo amico
“Hey amò eccomi ho fatto prima che potevo, dimmi tutto, devi anche raccontarmi di ieri sera, com’è andata con dottorino?”
“valeee se sto così e per lui ma soprattutto per massimo”
“Mario che ci siamo detti sempre?! Massimo è felice se tu sei felice, smettila di farti paranoie inutili, dai su raccontami che è successo” e così mario iniziò a raccontargli della serata, di quello che era successo sul divano, dei suoi ripensamenti di quella stessa sera, della lettera e del sogno, vale era scioccata di tutto quello che gli stava raccontando il suo amico ma dopo che lesse la lettera e che gli raccontò il sogno gli spuntò un sorriso quanto una casa e gli disse
“Mario tesoro e dopo tutto questo il tuo primo pensiero è stato chiamarmi?! Tu sei pazzo.. il tuo primo pensiero doveva essere Claudio, mario te l’ha detto anche massimo sii felice ti prego, va da lui e vivilo senza pensieri e ripensamenti, ti prego mario vivi”
“Vale non so che fare, mi sento così combattuto, da una parte voglio viverlo ma dall’altra ho paura”
“amò la paura fa parte della vita, si ha paura di tante cose ma senza quella non si va da nessuna parte, amore ti prego te lo dico con il cuore in mano va da Claudio e renditi felice”
“va bene vale mi hai convinto, proverò a farmi felice, lo farò per massimo, per i bambini, per te e per claudio”
“lo devi fare soprattutto per te mario”
“Si vale lo farò anche per me, grazie sei un’amica non saprei che fare senza di te”
“vai scemo che se continui così mi fai piangere”
Mario gli lasciò un bacio sulla guancia, prese giubbino e chiavi della macchina e uscì di casa per correre da claudio con il cuore più leggero e consapevole che anche massimo era felice per lui, per loro.

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Eccoci di nuovo qua, abbiamo accontentato Anniek31 e Nettuno58 che ci hanno stressato per tutto il giorno, speriamo che vi piaccia, noi mentre lo scrivevamo abbiamo pianto, fateci sapere voi....😘😘😘

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