Jin:Continuo ad andare avanti e indietro per i corridoi di questo ospedale, fuori piove a tratti sembra grandinare.
I dottori da quando sono qui inziano a prendere veramente sul serio il caso.
Mia mamma é scoppiata a piangere stà mattina in bagno a casa, l'ho vista di sfuggita e lei pensava di non essrre vista.
Pure Bae mio fratello minore ha versato qualche lacrima...finta.
Mio papà invece é stressato e frustrato, ma dentro stà anche lui male, ferma sempre i dottori e chiede.
"Dottore, come stà?"
Il dottore lo guarda negli occhi.
"Questa sera forse, se l'intervento andrà bene, potete vederlo."
I miei annuiscono e il dottore scappa dentro la sala operazioni, vedo degli strumenti medici affilati venire portati verso la sala 13 C e mia mamma trattiene il respiro.
Ore e ore dopo...
Sono le 11:25 di notte e ho paura, i miri sono già tornati a casa dopo questa frase.
"L'operazione richiederà piú tempo del previsto, abbiamo riscontrato dei problemi."
Io invece no, e neanche Bae, ma lui l'ha fatto per evitare di andare a scuola domani e infatti russa sulle sedie d'attesa.
Una dotoressa esce e sembra "sorridere"...
" L'operazione é riuscita..."
I miei occhi brillano di felicità e sorrido positivo.
"Posso...Posso entrare a vederlo?"
"Si."
Stó per entare e gli strumenti affilati escono insanguinati, il mio sorriso si spegne. Ma ho il coraggio di entrare.
"N...Nam?"
Vedo la luce artificiale della stanza molto luminosa rispetto alle altre.
E poi vedo il suo capo sul cuscino e mi avvicino, la sua pelle é palidissima e se la dotoressa non mi avesse detto che l'operazione é riuscita avrei pensato fosse morto, respira appena.
"Namjoon."
Sussurro senza volerlo. Un dottore mi spaventa entrando.
"Non puó sentirti, devi aspettare che il sangue della trasfusione si mescoli al suo. "
Un ore e mezza dopo...
Riprovo a chimarlo per nome sperando che mi senta. Ed é cosí, le sue palpebre si alzano e i suoi occhi...Sono diventati ancora più scuri, sono del nero piú nero come l'universo piú profondo, non vedo neanche l'iride.
La sua voce é rauca e bassa.
"Jin...?"
Annuisco e li chiedo cosa sente preoccupato
"Sento male dappertutto, e ho delle fitte al cuore, uccidimi fà troppo male."
"Ti daranno degli antidolorifici..."
Chiude gli occhi quasi immagazzinando la mia frase per capirla piú o fondo. E li riapre.
"Ti vedo sfuocato."
"É solo perché il sangue della trafusione stà circolando, quando c'é troppo sangue la vista si indebolisce."
Jin...stó morendo?"
"Non stai morendo, ti sembra. E poi hai sempre resistito, resisterai anche adesso."
"Io non resistivo...Io mi arrendevo."
Quelle parole mi colpiscono piú del dovuto.
"Eh?"
"Nessuno resiste al mondo Jin. Le persone nel deserto non resistono alle tempeste di sabbia, loro si arrendono e si abituano. Io non posso combattere una guerra che non mi ricordo neanche di aver inziato e contro un nemico invisibile, non ho i mezzu quindi io mi arrendo al evidente perché non posso fare altro."
Dopo quella parola richiude gli occhi e i dottori inziano a spaventarsi portando antidolorifici. E io stò lì come un idiota a pensare a quella frase.
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✧❥sσττσ iℓ ciєℓσ grigiσ ∂i ραrigi cσท τє☙✧[Vkook, Minjoon Yoonseok]
Fanfiction"Tu hai preferito ascoltare gli amici, ti fidavi di ció che ti dicevano. Adesso sei bello e senza niente attorno, come un isola in mezzo al oceano." ~Namjoon "Volevo solo dirti che tutto questo non é un granché, compare il mare ad ogni curva, ma le...