Staccatami da Cameron, presi la mia giacca e decisi di uscire per calmarmi e stare un po' da sola.
Appena fuori dal dialetto decisi di dirigermi verso la spiaggia, quel posto aveva un effetto quasi magico su di me, riusciva a calmarmi. Mi piaceva osservare il mare di notte vederlo tranquillo e in tempesta, amavo sentire il suono delle onde e la sabbia morbida sotto i piedi.
Arrivata mi misi seduta a una decina di metri da dove iniziava la sabbia bagnata, chiusi gli occhi e feci un bel respiro profondo, godendomi quella meravigliosa melodia. C'ero solo io, perché dopotutto chi sarebbe così coglione da venire al mare alle due di notte?
Senza che me accorgessi sentii delle lacrime calde cominciare a rigarmi il viso, perché? cosa ho fatto per meritarmi tutto questo? ho forse scritto sulla fronte "illudimi e abbandonami"?
Pensavo a quello che provavo per Ethan, quello che credevo fosse amore, ma l'amore non esiste.
Alla domanda: <Cos'è per te l'amore?">
Io risponderei: <l'amore non esiste, quello che tutti chiamano amore in realtà è "abitudine" , l'abitudine di stare in compagnia di una persona che ci aggrada sia in aspetto fisico che in quello caratteriale. Ci sono persone che dopo un po' di tempo si rompono delle abitudini mentre alcune ci convivono per il resto della vita".
Con questo pensiero mi addormentai sulla morbida sabbia e cullata dal vento e dal rumore delle onde.
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Mi svegliai per lo stridio dei gabbiani e mi accorsi essere ancora in spiaggia.
"Mannaggia Zayn e Carter mi uccideranno" pensai.
Guardai l'ora erano solo le 5 e decisi di darmi una scrollata e tornare a casa.
Mentre percorrevo la strada di ritorno mi accesi una sigaretta e mi misi gli auricolari che per mia abitudine tenevo senza musica con lo scopo di isolarmi da tutti i rumori e i suoni.
In lontananza vidi un'alta figura andare nel verso opposto al mio.
"beh non sono l'unica deficiente sveglia alle 5 del mattino" pensai.
Come non detto, preferivo essere l'unica.
Ethan Dolan, l'ultimo essere umano della terra che volevo incontrare adesso, mi si presenta davanti agli occhi.
Abbassai la testa e tirai dritto con la speranza che non si accorgesse della mia presenza.
Dopo aver percorso un tratto di strada alzai lo sguardo verso l'altro lato della strada per controllare di averlo superato, non c'era , era sparito.
"scampato pericolo" pensai.
Sbagliato, mi accorsi di aver sbagliato quando mi sentii afferrare per un polso e me lo ritrovai lì, davanti a me.
"Da quanto fumi?" disse osservando la Black Devil che tenevo fra le dita.
"Da quando ti interessa?" dissi acida.
L'osservai attentamente e vidi subito un taglio sotto lo zigomo e un occhio nero che immaginai fossero tutta opera di Nash.
"Avanti Wild lo sai che mi importa di te" disse guardandomi negli occhi.
"Non mi chiamare mai più così e in più sei pregato di non toccarmi sai non vorrei rischiare altri "incidenti"" dissi fredda facendo le virgolette.
"Senti io... mi dispiace"disse fingendosi sincero.
"Non le voglio le tue inutili false scuse, quelle non mi ridaranno un ginocchio sano, non mi ridaranno fiducia verso di te, ma prima di chiudere questa patetica conversazione devo farti una domanda: Perché? Perché mi hai..." sentii gli occhi bruciare" tradito, cosa tipo mai fatto?" dissi con alcune lacrime.
Molte volte mi sono chiesta il perché lo avesse fatto e altrettante volte arrivavo alla conclusione che la colpa fosse mia. Magari ero una pessima fidanzata, una stronza fuori misura, non ero abbastanza bella. Non ero abbastanza per lui...
"No No No non pensare che la colpa sia tua, perché lo so che lo stai pensando, non sai quanto ho sofferto dopo che mi resi conto di quale cazzata avessi fatto, dopo averti permesso di andare via senza una spiegazione e lasciandoti con mille dubbi in testa, quanto ho sofferto quando ho perso la ragazza che amo" disse posandomi una mano sulla guancia e guardandomi con malinconia.
Mi beai di quel tocco per pochi secondi, poi tornai alla realtà, realizzai ciò che disse e mi liberai in un pianto.
"Io... NO NO NO NO non puoi farmi questo, io avevo imparato ad odiarti e non puoi tornare dirmi che mi ami, non è vero non ti credo" dissi allontanandomi e piangendo.
Cominciai a correre verso casa con lui che mi chiamava e per un tratto inseguita.
Appena entrata mi diressi nella camera di Cameron, mi tolsi le scarpe, alzai le coperte e mi stesi insieme a lui, dandogli le spalle. Piangevo silenziosamente quando sentii il braccio di Cameron tirarmi verso di lui e il suo petto aderire alla mia schiena e le sue labbra lasciare baci tra i miei capelli.
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Who?||Nash or Cam||
FanfictionBianca, una ragazza abbandonata dai genitori che vive con la zia, tornerà nella sua città natale, Los Angeles, dove ritroverà tutti i suoi migliori amici con delle nuove aggiunte. All'inizio tutto va per il meglio quando si scatenano gelosie e verit...