Ricatto d'Amore || Luke Hemmings

Sette || Non Ti Ricordi?

Emily mi afferrò di nuovo il braccio e mi iniziò a trascinarmi con lei sbandando a destra e a sinistra per evitare le persone sparse per il giardino. Mi girai velocemente indietro per osservare il posto e intravidi una piscina sulla destra, alle mie spalle, ma non avrei potuto dire quanto fosse grande.

Tutto intorno alla cancellata del cortile erano appese delle lampade da esterno che davano un'atmosfera lontanamente romantica, spezzata ovviamente dai disgustosi suoni dei molteplici ragazzi ubriachi impegnati a ballare o a tuffarsi in acqua sbronzi e arrapati.

Finalmente Emily si fermò, di colpo, e andai a sbattere nella sua schiena nuda - in realtà la schiena non era l'unica cosa 'nuda' questa sera: il suo mini-abito non lasciava molto all'immaginazione, non avrei mai detto che fosse una ragazza da feste dopo il nostro primo incontro - lei si girò e ridacchiammo entrambe.

Mi costrinsi ad alzare lo sguardo per notare che ci trovavamo di fronte a una piccola casetta color pesca, in un angolo del giardino, le stesse luci del cancello, solo più piccole, erano appese lungo i serramenti di legno delle finestre e la stessa musica della villa pompava dall'interno. Emy aprì la porta e tutti ci accolsero urlando qualcosa di incomprendibile e alzando i bicchieri rossi di plastica che tenevano in mano.

La casetta era una versione in miniatura della grande villa qui accanto, un soggiorno con divanetti bianchi, eleganti e di pelle, una piccola cucina con alcol per tutti i gusti e credo un paio di camere da letto e un bagno in fondo al corridoio. Era decisamente meno affollata rispetto alla villa e al giardino e potei riconoscere delle facce viste in università, anche se in realtà mi chiedo se Emily conoscesse davvero tutte le persone che si sono presentate al party.

"Eccoti finalmente Alex" mi salutò Becca venendomi incontro e stringendomi in un breve abbraccio, con un mano teneva anche lei un bicchiere quasi vuoto, e al suo fianco - sorpresa sorpresa - Calum "Ce ne hai messo di tempo, tutto okay?"

"Si certo, sto b-" inizia a rassicurarla e la sua fronte corrugata si appianò leggermente prima che un urlo alle mie spalle mi interruppe.

"SEI UN IDIOTA! STAI LONTANO DA ME, PER SEMPRE!

"SE NON TI DIVENTA DURO NON è CERTO UN MIO PROBLEMA!!" mi girai di colpo cercando di capire da chi provenissero quelle urla e, soprattutto, a chi fossero dirette.

Spostai lo sguardo per il piccolo soggiorno cercando tra le persone presenti, intravidi Scott con un paio di ragazzi anche loro intenti ad osservare qualcuno in particolare, appoggiato mezzo di spalle rispetto a dove mi trovavo io; i capelli biondi erano tutti spettinati, le gambe piegate e i piedi appoggiati all'asta dello sgabello su cui era appollaiato e i gomiti appoggiati al passa-bevande della cucina: Luke.

Una ragazza si allontanò velocemente e aggiungerei amaramente da lui, entrò in una piccola stanza - che non avevo notato, ma che suppongo sia il bagno - sbattendo la porta e cessando le urla.

"La solita scena, è davvero un coglione" disse Calum sospirando, devo dedurre che non è la prima volta che tutto questo succede - mi chiedevo che tipo fosse Luke con le ragazze, ma a quanto pare questa è la risposta che mi serviva - "scusate torno subito" mi rivolse un piccolo sorriso e baciò Becca sulla guancia prima di andare verso Luke, al bancone.

"Che cosa è appena successo?" mi domanda Becca con l bocca spalancata.

"N-non ne ho idea" dissi sorridendo - anche se non mi sembra una cosa carina da dire o fare è stato piuttosto divertente assistere a quella scenata - e cercai di trattenere una risata. Subito mi sentii in colpa, insomma non dovrei ridere delle disgrazie altrui, magari a Luke interessava davvero quella ragazza e lei se ne è andata., chi sono io per giudicare se, cito, ' non gli diventa duro'?