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Come è possibile che l’essere stata scaricata da Mason non mi avesse ferita come pensavo avesse fatto? Perché quando quelle parole ambigue ma allo stesso tempo più chiare che mai mi colpirono ‘..devo pensare Alex’ non ero crollata?
Eppure era chiaro, chiarissimo direi, che non sarebbe tornato da me, che le mie scuse non sarebbero più bastate a farlo restare, a convincerlo a spendere ancora delle forze e a riporre ancora delle speranze in noi. Era chiaro. Lo sapevo che mi avrebbe lasciata e, infatti, stamattina il mio letto era vuoto e freddo.
Lo sapevo eppure non sono crollata, forse il dolore non era così insopportabile come mi aspettavo. Certo che faceva male, è stata dura perderlo, e lo è ancora di più pensare che ora sono sola; non ho più il mio ragazzo e nemmeno la mia migliore amica. Non ho nessuna delle due persone che fino a poco tempo fa erano le più importanti della mia vita.
Ho amato Mason per così tanto, abbiamo riposto entrambi il meglio di noi in questa relazione, ci credevo veramente. Ma forse è proprio questa la risposta: troppo tempo ad amare una persona può portarti a rimanergli attaccata solo per abitudine, quando ‘ti amo’ diventa una frase banale e usata eccessivamente, e perde il suo significato.
Credo di essere caduta in questo con Mason, di essere caduta in quel rischio che una volta mi sembrava tanto remoto, ma che alla fine mi ha divorata. Non lo volevo, volevo restare con Mason, ma la testa non decide i tuoi sentimenti, la testa non decide quello che senti dentro, la testa ti guida solo verso ciò che è più giusto. Ma non sempre quello che è giusto è il rimedio per il cuore e i sentimenti.
Forse senza rendermene conto avevo anche trovato la soluzione alle mie domande, forse quello di cui avevo bisogno non era la routine, ma la passione. Avevo bisogno di un amore che mi coinvolga, che mi tenga sulle spine e che mi faccia sentire viva. Un amore che mi faccia provare cose impossibili e che mi riempia di passione. Un amore vivo. Un amore mio.
Il cielo era annuvolato e ingrigito mentre guidavo tra le vie trafficate di Chicago, verso non Dio solo sa cosa. No, non avevo idea di dove stavo andando okay? Capita che una ragazza in preda alle sue emozioni prenda la macchina e inizi a guidare a caso, no? No. Okay, non è normale, ma cos’altro potevo fare? Restare a casa con Becca a rimuginare sulla rottura con Mason, aspettando che come minimo mi chiami per salutarmi o qualcosa del genere?
No credo di aver scelto la soluzione giusta.
Giusto.
Che strana parola, cosa è giusto? Quello che è giusto per me è anche quello che voglio? Quello che p giusto è anche quello che provo? Quello che è giusto per me potrebbe non esserlo per Mason, per Becca, per Emily o per Luke.
Ma allora chi decide cosa è giusto o sbagliato? Se una cosa non è universalmente giusta allora si può dire anche che tutto lo è. Perché se una cosa è giusta per me può non esserlo per qualcun altro, ma può invece esserlo per qualcun altro ancora, e la lista potrebbe continuare all’infinito.
Allora cosa dovrei fare?

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Ricatto d'Amore || Luke Hemmings
फैनफिक्शन..."Scopa con me di nuovo adesso, o farò in modo che ogni persona qui dentro sappia cosa abbiamo fatto io e te quella sera - è quello che vuoi? - vuoi che dica come ti ho toccata, com'era la tua espressione mentre venivi sotto di me...uhm?" Come è...