Ventuno || 4.56 a.m.

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"Alex..Alex! svegliati Alex!" sobbalzai tra le coperte e soffiai via una ciocca di capelli da davanti agli occhi alla voce di Mason, forte e spazientita nelle mie orecchie.

"c-che c'è!? Cos'è successo!?" domandai spaventata gettando uno sguardo all'orologio sulla cassettiera di fronte al letto: 4.56 a.m.

Perché mai Mason mi dovrebbe svegliare alle 4.56 della mattina!? Pensai e il panico si impossessò ancora di più del mio corpo, prendendone il sopravvento.

Mi misi seduta sul letto sedendomi sui talloni e urlando frasi sconnesse a Mason mentre lui cercava di calmarmi.

"Alex calmati non è successo niente!"

"e allora perché mi hai svegliata alle 5 di mattina!"

"il tuo telefono, sarà mezz'ora che suona" disse e sospirò "ho provato a ignorarlo ma continua a suonare"

Ora me ne accorsi. Il continuo rumore della mia suoneria non mi aveva abbandonata da quando avevo bruscamente aperto gli occhi. Mi calmai recuperando il solito ritmo cardiaco. Chi mi chiamerebbe alle 5 di mattina?

"rispondi" Mason mi porse il mio cellulare stropicciandosi gli occhi e lasciandosi cadere sul letto e nascose la testa sotto al cuscino.

"si?" risposi incerta, perché qualcuno mi dovrebbe chiamare a quest'ora? E per di più un numero sconosciuto...

"Alex, sei tu? Sono Michael" corrugai la fronte al nome apparentemente sconosciuto, prima di ricollegarlo a uno degli amici di Emily e Luke.

"hey Mikey, cosa c'è? È successo qualcosa a Emily-" iniziai con la raffica di domande e per un attimo sentii di nuovo la scarica di panico di qualche minuto fa.

"in realtà ci sarebbe un problema-" mi interruppe lui, ma io lo fermai a mia volta con la mia domanda.

"A Em? Sta bene?"

"no il problema è con Luke" ci fu una pausa nella sua voce, e ne sentii un'altra in sottofondo. Più che delle parole distinsi solo dei suoni, come dei lamenti.

"cos'è successo Michael?" gli chiesi impallidendo, non amavo stare con Luke e quel ragazzo era davvero una pressa al culo, ma non vorrei mai voluto che gli succedesse qualcosa, davvero.

"non è una cosa grave, davvero" mi tranquillizzò e lo sentii ridacchiare "ma in questo momento non sta bene e continua a blaterare cose su di te e sul fatto che vuole solo te-"

"dove siete ora?" lo fermai non sopportando di ascoltare oltre.

"siamo fuori dal Black Night, ma Luke non vuole tornare a casa con noi" rise di nuovo e sentii delle altre voci in sottofondo, pensai fosse con Ashton e qualcun altro.

"cosa vuoi dire? Dovete portarlo a casa" intervenni spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e sedendomi con le gambe giù dal letto.

"dice che vuole parlarti e non se ne andrà finché non l'avrà fatto" disse e fu interrotto da un urlo - probabilmente di Luke - e riprese "devi venire qui, non c'è verso di farlo venir via"

"non posso venire ora Michael"

"Alex devi ven- - no dammelo Luk-" sentii la voce di Michael scomparire dall'altro capo del telefono.

"Mickey ci sei?" domandai allontanando il telefono dall'orecchio e per controllare sul display se la chiamata era ancora attiva.

"Alex?"

"Luke?"

"Alex, devi venire qui okay? I-io io io ti devo parla-re" la voce strozzata e molle di Luke si sostituì alla precedente. Quando sentii quella voce si mosse qualcosa dentro di me - come poteva essersi ridotto così? Perché soprattutto...

"Luke devi andare a casa con Michael okay? Io non posso venire" cercai di convincerlo.

"no io devo confessarti tutto, come stanno le cose io-"

"Luke vai a casa, ti prego" tentai di nuovo.

"Alex sono Michael, visto? Devi venir-" Michael riprese il controllo del telefono ma lo interruppi, furiosa.

"ma si può sapere di che cosa vi siete fatti!? Dimmi che è solo alcol Michael!" gridai nel telefono furiosa - come si può far ridurre qualcuno così!

"non è niente, era solo un po' giù...si riprenderà"

"lo spero, sto arrivando" dissi e chiusi la chiamata.

In men che non si dica mi infilai gli Hug e un maglione.

"che cosa è successo Alex?" mi bloccai all'udire la voce di Mason, e la realtà torno a colpirmi forte.

"Luke ha bisogno di me, torno subito" cercai di liquidarlo.

"c-cosa? Luke? ma cosa stai dicendo Alex" mi seguì lui fuori dalla camera mentre mi infilai una giacca e cercai le chiavi della macchina.

Come spieghi al tuo ragazzo che stai andando a recuperare - per la seconda volta, aggiungerei - il ragazzo con cui lui non sa che sono andata a letto?

"Luke, devo andare da lui, ti spiego dopo okay?" sospirai andando verso la porta.

"perché devi andare tu da Luke?" domandò, e giurerei di aver intravisto un qualcosa che poteva essere inteso come gelosia. "perché chiamerebbe proprio te?"

Come glielo spiego dal momento che non lo so nemmeno io? Gli avevo detto distare fuori dalla mia vita, e da quel momento ci è stato dentro più che mai. In un modo o nell'altro ritorno sempre da lui, sempre lui.

Ma perché?

"non lo so, ma devo andare" mi affrettai.

"Alex non puoi andartene adesso...e perché ci tieni così tanto? Perché è così importante?" chiese di nuovo appoggiandosi alla cornice della porta aperta.

Sospirai.

"non lo so Mason, ma ora devo andare" dissi e gli lasciai un bacio sulle sue labbra chiuse "ti spiego tutto più tardi okay?"

Senza aspettare una risposta uscii e chiusi la porta alle mie spalle. Scesi in fretta i pochi scalini e mi fiondai nella mia auto mettendo in moto.

La domanda di Mason mi torno in mente, chiara e decisa:

Perché è così importante?

+++

N/A: buoooona sera ragazze! quanto sono brava che ho aggiornato in una settimana? so che è un po' tardi, ma sono stata alzata fino ad ora per scrivere questo capitolo per voi, perchè vi adoro, quindi spero che vi piaccia.

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Ricatto d'Amore || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora