Ventitre || Guarda Chi Si Rivede

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***

Entrai nel mio appartamento cercando di non far rumore. Accostai la porta facendo dolcemente scattare la serratura. Appoggiai borsa e cappotto vicino alla porta e tirai un sospiro di sollievo.

Luke.

Quel ragazzo mi tormentava, l'ha sempre fatto, prima ancora che lo conoscessi, già condizionava la mia vita e le mie azioni. Non ero stata capace di levarmelo dalla testa e ora la situazione non faceva altro che peggiorare, cos'altro mi poteva succedere?

"Alex..? Alex!" la voce di Mason si fece sempre più vicina e mi irrigidii immediatamente "Alex che cazzo è successo!?"

"M-Mason io posso spiegare" mi passai una mano tra i capelli e feci un lungo respiro "Luke, aveva bisogno di me"

"a quest'ora della notte?" chiese avvicinandosi "che cos'ha fatto?"

"aveva un problema e dovevo - uhm - aiutarlo" mormorai incapace di pensare a qualcosa di credibile e abbastanza importante e che giustificava l'averlo lasciato solo alle 5 di mattina.

"problema..?" ripeté facendo questa volta un paso indietro. Abbassò la testa scuotendola "quale 'problema' era così importante da andartene e lasciarmi qui a casa!?" sbottò. Non l'avevo mai sentito così.

"mi dispiace Mason" risposi avvicinandomi a lui ma lui indietreggiò "so che ho sbagliato ma-" tentai di prendere la sua mano nella mia ma lui la ritrasse allontanandosi di nuovo.

"no Alex" disse fermamente scuotendo la testa.

"M-Mason" mormorai con gli occhi gonfi di lacrime.

"non posso credere che tu abbia preferito lui a me" disse caricando 'lui' con un tono disgustato e scioccato e deluso.

"non è così Mason" mi difesi. Perché mi dovrei difendere a questo punto? È chiaro che ho sbagliato e che mi merito tutto quello che mi sta succedendo, ma fa male lo stesso.

"si Alex, è così invece" constatò "ho visto come vi guardate, ma ho cercato di ignorarlo pensando che forse avevate legato di più mentre eri qui da sola, ma poi-" si fermò passandosi una mano tra i capelli e sospirando.

Non lo biasimo. Io stessa non avrei il coraggio di dirlo ad alta voce.

Cosa poi non lo so, ma qualsiasi cosa sia sento già che farebbe male. Farebbe male a me e farebbe male a lui.

"devo-" iniziò di nuovo ma si fermò, la voce spezzata "devo pensare Alex..."

"mi dispiace" sussurrai di nuovo, so che mi sentì lo stesso. Ma scelse di ignorarmi.

Camminò all'indietro un paio di passi prima di girarsi e voltarmi le spalle. Chiuse la porta della nostra camera alle sue spalle e poco dopo vidi la debole luce spegnersi sotto la porta insieme al nostro amore.

Con la testa sottosopra sciabattai fino alla porta della camera di Becca, non avevo le forze né fisiche né mentali per realizzare che Becca sarebbe tornata. Mi gettai sul suo letto e fissai il soffitto bianco.

Una piccola crepa irregolare.

Non piansi.

La crepa si divide in due e si ferma.

Non mi disperai.

Tutto era finito, con Mason. Sapevo che quella era la goccia che fece traboccare il vaso, non pensavo - no non avevo idea - che Mason sospettasse che tra me e Luke ci fosse qualcosa. Ma invece si. Lui sapeva e aveva notato.

Ricatto d'Amore || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora